Capitolo 38.

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POV HAILEY.

Respiro piano, ispirando quel profumo che ormai conosco, allungo la mano verso il comodino ancora con gli occhi chiusi mentre due braccia mi stringono più forte.

Tutto tace, appena la mia mano sfiora il comodino tasto la superficie finché non trovo ciò che volevo, il mio cellulare, o almeno un cellulare che mi dica l'ora.

Lo porto a me con estrema lentezza, per non svegliarlo o per tutta la giornata sarà un Lupo, apro gli occhi e accendo lo schermo, guardo l'orario, le sei e mezza del mattino.

Ormai è come un abitudine svegliarsi a quest'orario, dove tutto ancora è calmo e nessuno ha fretta o nervoso.

Osservo "il Lupo" dormire abbracciato a me, è così tranquillo mentre dorme che sembra un bambino.

L'ho chiamato Lupo perché nella favola di Cappuccetto Rosso il lupo si mostra amichevole, poi diventa cattivo, per me è una sorta di Bipolarismo nell'essere umano essere quel lupo.

Con calma lo stacco da me come tutte le mattine a questa parte, lo osservo mettersi di fianco dandomi le spalle ma un'immagine bellissima della sua schiena nuda.

Non abbiamo fatto sesso, lui dorme sempre e solo con il pezzo di sotto del pigiama e con la coperta, io invece dormivo con il pigiama e essendo che mi fa dormire con la coperta e lui di sopra e morivo di caldo, quindi ho iniziato a dormire con l'intimo e una sua maglietta del pigiama.

Ormai stando qua sembra che io non sia più un'assistente sanitaria ma la sua ragazza e la cosa mi fa arrossire.

Mi metto seduta per stirarmi i muscoli, dopo di che vado in bagno, mi lavo la faccia, faccio i miei bisogni e il resto.

Poi andando in camera mi cambio e mi metto un leggins nero e una maglietta semplice, vado in cucina e controllando l'ora mi faccio una coda.

"Buongiorno William" saluto il nostro maggiordomo che sta preparando da mangiare, ne abbiamo due di maggiordomi ma il secondo l'ho visto solo due volte e non mi ricordo il suo nome.

"Buongiorno signorina" ricambia educato mentre io prendo le pillole che deve prendere Federico, le metto accanto alla tovaglietta di Federico con un bicchiere d'acqua pieno.

Riempio anche il mio, lo bevo e dopo averlo rimesso sulla mia tovaglietta vado da Federico per svegliarlo.

E' sempre un'impresa farlo svegliare, ma credo che oggi non ce ne sia stato bisogno essendo che sento il rumore dell'acqua della doccia scorrere fin dal corridoio.

La casa anche se è bella grande e moderna non è insonorizzata.

Entro in camera e rifaccio il letto, so che poi lo avrebbe fatto William, ma sono stata educata a fare da sole cose senza chiedere aiuto a nessuno, e questo è uno dei motivi del perché ho scelto di fare l'assistente sociale.

Appena finisco osservo Federico entrare in camera con solo l'asciugamano alla vita e lo spettacolo è bellissimo.

Ogni volta che lo vedo non ci credo che lui possa essere malato, lo so che chi soffre di Bipolarismo può condurre una vita normale se viene trattata bene, ma lui è speciale.

Quando sto con lui sto bene, non ho paura che mi ferisca.

Non posso permettermi però di provare qualcosa per lui...

Al cuor non si comanda.

Lo so ma... lui non prova niente per me, sono solo la sua assistente...

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora