Capitolo 28.

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POV RICK.
Entriamo dentro la stanza dove mia sorella si precipita dal suo ragazzo.
È bello che lei abbia qualcuno da cui amare alla follia.
Io ho amato e di questo ne ho sofferto, anche troppo.
Ho sofferto così tanto che non l'ho detto a nessuno e questa cosa mi sta mangiando vivo.
Forse è questa la causa della mia misteriosa malattia.
Avendo le mani in tasca sento vibrare il cellulare sulla mia mano, il che mi fa sussultare.
Non lo prendo e ignorandolo vado a salutare Derek.
Sicuramente sarà qualche numero sconosciuto.
"Finalmente hai finito di circumnavigare l'Italia?" Ridacchia Derek.
Era da un mesetto che lo stronzo del mio capo mi faceva andare in Italia con la mia stagista Benedetta al posto suo.
È stato bello da una parte, dall'altra parte no.
Benedetta era un po' triste in quei giorni, stava sempre al telefono quando avevamo un po' di tempo libero.
Non ho voluto intromettermi per chiedere se era tutto apposto.
Infondo sono il suo capo e lei la mia stagista.
Quella volta mi ha ricordato una persona e ho fatto la pazzia di partire con lei alle Hawaii.
Ci siamo allontanati tanto per volonta mia, ho pure avuto un richiamo disciplinare per come mi sono arrabiato con lei un giorno. E' stato un bene perchè lei non mi conosce e io non conosco lei.
"Per il momento si" sospiro accennando un sorriso.
Mi vado a sedere sul divanetto che c'è nella stanza. E' molto scomodo, qui vanno sull'economico non c'è niente da stupirsi quindi.
"Rick ma prima di essere un avvocato che facevi?" Dice Theo sistemandosi sulla sedia.
Una cosa che mi hanno tolto dalle mani.
"USMC" dico la sigla e mi guardano storto.
Ridacchio per la loro stupidità.
Credo che non sanno cosa significhi questa sigla.
"United States Marine Corps" gli faccio capire e loro prima mi guardano sbalorditi, poi iniziano con le domande.
Li zittisco tutti e faccio per parlare.
Non glie l'ho mai detto quindi sono curiosi. Troppo curiosi.
"Ho fatto le tre Fasi, ho fatto tutto. Infatti stavo per fare la mia prima missione, ma poi è successo un fatto che mi ha strappato tutto. Ho avuto un crollo, ho ripreso la mia vita mi sono messo a studiare e sono diventato avvocato" dico con parole povere.
Non sono pronto a dirgli tutto della mia vita.
Iniziamo a parlare su questo argomento senza digli cose importati e su quello che facevo per allenarmi.
Mi ammazzavo e mangiavo lo schifo questo è per riassumere tutto.

È pomeriggio tardi, io sono dentro la stanza dove ho fatto i controlli per prendere i risultati.
Sono in ansia.
Accanto a me c'è Angel che mi tiene la mano per darmi forza.
Sembra il giorno che siamo andati a vedere se realmente eravamo fratelli. Sorrido a quel ricordo.
Una infermiera mi da i risultati, dopo aver fatto cosa ci chiedeva di fare saliamo da Derek.
Ho deciso di vedere insieme alla mia famiglia cosa ho. Ormai questi ragazzi sono diventati tutto per me.
Mentre saliamo le scale mi fermo un secondo e respiro profondamente.
Non mi sono mai piaciuti gli attacchi di ansia.
"Ti senti bene?" Domanda mia sorella preoccupandosi.
Inspiro prima di annuire e per poi proseguire.
Devo affrontare ciò che ho.
"No aspetta ho paura di quella tipologia di insonnia" dico fermandomi di nuovo.
Non voglio morire sono troppo giovane.
Angel si avvicina a me e mi spintona come per dirmi di ragionare.
Sorellina potevi uccidermi se cadevo dalle scale.
"Tu ti sei bevuto il cervello" dice per poi continuare a salire le scale. Forse ha ragione.
La guardo per dei secondi imbambolato, ma a riportarmi alla realtà c'è il cellulare che inizia a squillare.
Lo prendo e vedo che è Benedetta.
Che faccio?
Rispondo o non rispondo?
Sospiro e silenziando il cellulare raggiungo mia sorella che nel frattempo era arrivata in camera.
Sicuramente Benedetta mi deve dire qualcosa sul lavoro, ma al momento non ho voglia di sentire le mie faccende lavorative.
Mi siedo sul divano con i fogli dentro la busta che ho in mano.
Mi tremano le mani.
Per di più c'è un silenzio tombale qui dentro.
Apro lentamente la busta e tiro fuori i fogli.
Devo leggere.
Respira.
Non mi sono nemmeno accorto che non sto più respirando.
Ricomincio a respirare e leggo.
"Il soggetto Rick Collins è affetto di: Insonnia Transitoria Atipica" leggo ad alta voce.
Che?
Ho letto tutti i tipi di insonnie ma tranne questo.
Leggo ad alta voce la spiegazione che c'è scritta sul foglio, cioè carenza di Serotonina, qui spiega pure che potrei curarla prendendo degli integratori.
Emetto un sospiro di sollievo, finalmente so cosa ho e posso curarla.
"Alleluia!" ridacchia mia sorella scatenando la risata di tutti. Lei mette gioia anche nel momento più brutto.
Iniziamo a parlare sul fatto di Alex che da poco gli è arrivata un'offerta lavorativa dall'Italia. E' una cosa positiva essendo che il suo sogno era di andare a lavorare in Italia, ma ora lui è conflitto con se stesso perchè qui ha la famiglia e tutto e non vuole andare via ma lì esprimererà il suo sogno. Secondo me deve accettare e andare.
Qualcuno bussa alla porta e Theo va ad aprire.
"Ciao Kyle" dice sorridendo Theo verso lultima persona che voglio vedere in questo momento.
Kyle entra salutanto tutti fino a che non si accorge che ci sono anche io qui. Non scorre buon sangue tra noi due anche se so che è il fratello di Derek.
Mancava solo lui a rovinare tutto. Devo essere maturo e fargli capire che non sono più quello di una volta.
"Non ti avvicinare o ti spacco la faccia" dico quando si sta per avvicinare a me.
Bel modo di fargli capire che sei più maturo.
Son parito con il piede sbagliato, perchè ho mostrato il fianco a lui.
Fa un sorriso compiaciuto e va a sedersi accanto al fratello. Ha la faccia da sciaffi questo essere vivente.
Contieniti.
Ce la sto mettendo tutta per non alzarmi e andarmene. E' già tanto che sto seduto su questo divano.
"Vi conoscete già?" dice Derek essendo che non sa niente di me e suo fratello.
"Si" diciamo all'unisolo e ci scambiamo uno sguardo di contesa.
"Diciamo che quando ci siamo conosciuti eravamo amici, poi lui è diventato un ragazzino con il cervello rimpicciolito. E Credo che gli sia rimasto" aggiunge sorridendo.
Ma vaffanculo.
E' colpa tua che ho avuto il crollo.
Derek guarda stranito me e il fratello e apre la bocca per domandare ma Kyle lo precede.
"Tu sai che sono un Marine, bene. Lavoravo con lui e per vendicarmi di.." spiega ma lo interrompo dicendogli di starsi zitto.
Non si deve permettere di sparare cazzate. Non era la sua ragazza ma la mia.
"Melany aveva scelto me quella sera, sei stato tu lo psicopatico che mi hai fatto perdere il lavoro e la ragazza! Soltanto perchè non aveva scelto te! Ti ho sempre detto che ti devi far curare Kyle Slive" grido contro di lui.
Non voglio restare un minuto di più in questa stanza. Troppi ricordi mi stanno venendo in mente.
Esco dalla stanza e scendo velocemente le scale dell'ospedale per poi uscire.
Ho bisogno d'aria.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now