Capitolo 33.

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After.
Sto correndo via come nel mio sogno.
La differenza è che sono in una strada e non in un corridoio.
Senza guardare ne dietro ne di lato giro a sinistra.
C'è un silenzio assordante, sento solo il mio cuore battere fortissimo, sembra che stia per esplodere.
Mi fermo un secondo e mi giro dietro riprendendo fiato per vedere se è ancora dietro di me.
Non c'è nessuno, o almeno spero. È tutto buio non si vede nulla.
Qualcuno mette la mano sulla mia spalla.
Terrore puro.
Before.
"Da quanto continua questa storia?" Dice quasi urlando Rick mentre cerca disperatamente di sfuggire a quel tizio.
Quasi sobbalzo dalla paura per il tono di voce di mio fratello.
Non mi ha mai urlato contro.
"Forse da un mese non lo so!" Dico nel panico.
È vero che non so da quanto vengo inseguita, non ci facevo caso.
Impreca qualcosa mentre gira improvvisamente a destra.
"Può essere qualcuno che sia molto legato ad Hanna?" Domanda Teylor.
Non lo so, davvero.
Può essere chiunque.
"Credo di si" risponde Rick con più calma.
"In ogni modo Angel dammi il cellulare" continua.
Non mi faccio domande e glielo do.
Lo prende e lo da a Teylor.
"Rompilo" ordina guidando più velocemente.
Stiamo andando ad una velocità esorbitante.
Se la polizia è nei paraggi non si fa tanti problemi a darci una multa.
Lei fa come detto con un po' di fatica.
Povero mio cellulare... mi ricordo ancora quando Derek me lo comprò...
Dopo alcuni metri la macchina ci perde essendo che stiamo facendo curve e stradine varie.
Rick parcheggia in un vicolo buio, vedo a malapena le mie mani.
Siamo vicino casa.
Scendiamo tutti e tre.
"Ti fidi di me?" Mi domanda mio fratello.
Annuisco.
"Prendi la macchina e fatti inseguire, io porto Teylor a casa e poi torno a prenderti...ok?" Mentre lo dice noto che nei suoi occhi c'è una scintilla di...paura?
E se succederà qualcosa?
Faccio per parlare ma parla lui.
"Ti ho promesso che sarò sempre con te e ti salverò sempre. Non succederà niente, ne a me e ne a noi" mi abbraccia per tranquillizzarmi.
Ricambio e ci voleva, in tutto questo casino avevo bisogno di sentirmi a casa e al sicuro.
Ci sono due persone che mi fanno sentire a casa e al sicuro, lui e Derek.
Dopo essersi staccato mi bacia la fronte.
Ci guardiamo per un ultimo secondo per quanto c'è lo permette il buio, poi salgo in macchina e parto.
Inizialmente guido piano per capire se il tizio c'è ancora ma poi sbuca e inizia di nuovo la corsa.
Sembra una routine.
Aumento la velocità e prego Dio, Zeus, Buddha e tutti gli altri di non schiantarmi da qualche parte.
Sento uno sparo e sobbalzo dallo spavento.
Sento un rumore stridulo, la gomma si sta sgonfiando merda!
Accosto e prendendo la pistola che ha lasciato Rick scendo dalla macchina correndo per le stradine.
Che cazzo sto combinando!
Non sento più l'altra macchina e deduco che sia sceso a inseguirmi.
Sta giocando almeno alla pari.
Corro più veloce possibile verso una metà indefinita.
Sento i polmoni bruciare.
Un'altro sparo e mi prende la gamba di striscio.
Gemo dal dolore facendomi rallentare per un secondo.
Quanti proiettili ha?
Ancora tanti forse.
Sto correndo via come nel mio sogno.
La differenza è che sono in una strada e non in un corridoio.
Senza guardare ne dietro ne di lato giro a sinistra.
C'è un silenzio assordante, sento solo il mio cuore battere fortissimo, sembra che stia per esplodere.
Mi fermo un secondo e mi giro dietro riprendendo fiato per vedere se è ancora dietro di me.
Non c'è nessuno, o almeno spero. È tutto buio non si vede nulla.
Qualcuno metta la mano sulla mia spalla.
Terrore puro.
Non posso neanche urlare ma posso fare una cosa.
Mi giro di scatto, pronta a sparare.
"Buona cazzo!" Dice una voce troppo famigliare prendendomi la pistola dalle mani.
Derek.
Riprendo a respirare e mi butto tra le sue braccia. La pace.
"Non possiamo tornare a casa, Rick ha notato che sono più macchine che stanno dando la caccia, dobbiamo andare in qualche posto." Dice ricambiando l'abbraccio e accarezzarmi la schiena.
Si ma dove?
Rilasso i muscoli del mio corpo contro il suo.
"Avevo pensato a casa di mia madre, poi gli altri ci raggiungeranno" mormora leggendomi nella mente.
Chiudo gli occhi e annuisco.
Basta che siamo al sicuro.
Ci stacchiamo dopo pochi secondi e mi lascia un leggero bacio sulle labbra per poi prendermi per mano e dirigersi in mezzo al buio.
Mentre camminiamo nel buio mano nella mano mi dice il piano.
È fattibile, dobbiamo solo arrivare a casa di Derek, ovviamente separati, senza prendere strade popolate e mezzi pubblici.
Fortunatamente l'incubo di quella sera è cessato e Derek sta suonando alla porta di casa.
Subito la sorella apre e appena ci vede ci abbraccia.
Lei sapeva del piano infatti ci stava aspettando.
"Manca solo Rick, Theo e Teylor sono in soggiorno" dice staccandosi e chiudendo la porta alle nostre spalle dopo essere entrati.
Ci dirigiamo in soggiorno per aspettare mio fratello.

Un rumore poco percettibile mi sveglia.
Apro gli occhi e il buio mi avvolge, inizialmente ho paura e non capisco dove sono, poi connetto e mi ricordo di tutto.
Sento delle voci che sussurrano.
Ma che ore sono?
Ci siamo accampati in soggiorno per stare tutti insieme.
Mi giro dall'altra parte e Derek non c'è.
Dov'è andato?
Prendo il suo cellulare che ha lasciato lì vicino e noto che sono le tre e mezza del mattino.
Ho tanto sonno.
Sbadigliando mi alzo e noto che da una porta semiaperta esce della luce.
Sarà la cucina.
Mi dirigo verso la luce e aprendola le voci si fermano.
Cristo quanta luce.
"Sei tornato finalmente" dico morta di sonno verso mio fratello che stava parlando con Derek, cercando di aprire per bene gli occhi.
Mannaia alla luce.
"Sono appena arrivato" dice baciandomi la guancia.
"Ritorna a dormire" continua.
Faccio no con la testa e chiedo di cosa stavano parlando.
Non possono nascondermi le cose, è inutile.
"Rick crede di aver visto la macchina di mio fratello" rivela Derek.
Che c'entra Kyle in tutto ciò?
"Se uno degli inseguitori è lui, non rischiamo stando qui?" Chiedo a tutt'e due.
Cioè insomma, se Kyle centrasse qualcosa porterebbe tutti gli altri qui per ucciderci.
Non è stupido quel ragazzo.
"Si, infatti dobbiamo andare a Los Angeles e in fretta" spiega Rick.
Ma in tutti i posti del mondo perché proprio a Los Angeles?
Bah.
Noto che sul tavolo dove c'è appoggiato Derek, c'è un cellulare rotto.
"L'ho rotto mentre venivo qui, ho capito che hanno messo qualche cimice o localizzatore dentro ad esso" spiega Rick notando che l'osservavo.
Quindi ha rotto il mio cellulare perché forse c'era una cimice dentro?
Questo spiega tante cose.
"Teylor non deve rischiare, che facciamo?" Dico sedendomi seguita da Rick.
Derek è andando da qualche parte senza dire niente.
"Dai suoi genitori con Theo, saranno al sicuro a San Francisco" dichiara.
Derek ritorna con del disinfettante e del cotone e uno specchio portatile, sicuramente di sua sorella.
Tanto cotone.
Vero, sono ferita.
Rick si avvicina lo specchio e prende del cotone.
È ferito?
Derek gira il mio volto verso di lui e posso subito immergermi nei suoi occhi grigi.
Mi sono mancati.
Sorride per poi spostare una ciocca ribelle dietro il mio orecchio.
"Brucerà" sussurra prima di iniziare a disinfettarmi la ferita all'orecchio.
Brucia un po', credo pure di star facendo una smorfia dalla risatina del mio ragazzo.
Poi successivamente passa alla ferita della gamba.
Rivolgo lo sguardo a mio fratello e lo vedo concentrato a disinfettarsi il braccio.
Non prova dolore o almeno è quello che fa vedere.
È magico.
Poi ricordo che ha sofferto anche di peggio.
La paura, il buio, il caos...l'inferno, non se ne sono mai andati eravamo noi inconsapevoli di esserci dentro.
L'inferno e il paradiso sono dappertutto, e noi siamo dentro ad essi.

Hey, scusate per il ritardo e la cortezza del capitolo ma ho iniziato ad andare al mare e il telefono non lo calcolo.
Spero però che vi sia piaciuto lo stesso.
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Vi voglio bene e ciao ciao♥️
Lya_ju.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now