Capitolo 34.

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Guardo per l'ultima volta la stazione di New York, non so quando la vedrò di nuovo.
Sospiro al pensiero.
"State attenti" dice Derek staccandosi dall'abbraccio di Theo.
Lui annuisce e gli raccomanda la stessa cosa al mio ragazzo.
Teylor si avvicina a me e mi abbraccia, io ovviamente ricambio.
"Non farti ammazzare" mi sussurra all'orecchio.
Ridacchio alla sua affermazione.
"D'accordo" smetto di ridere staccandomi da lei.
Io e Theo ci scambiamo un rapido abbraccio per poi salire sul treno appena arrivato.
Osservo fuori dal finestrino mentre il treno si avvia.
Appoggio la testa sulla spalla del mio ragazzo che sta digitando qualcosa al computer.
Non guardo ciò che fa, non sono una ragazza gelosa e poi lui mi direbbe se sta chattando con qualcuna.
"Rick mi ha scritto" dice girandogli il computer verso Rick che stava anche lui al suo computer.
Distoglie lo sguardo dal suo e lo posa su quello di Derek.
Ora sono curiosa però.
"Chi è?" Domando e Rick e Derek si guardano per decidere se dirmelo o no.
Derek sospira e poi mi risponde.
"Dylan" dice al dunque.
Dylan?
Perché dovrebbero parlare con lui?
Che c'entra in tutto ciò?
"Lavora con me e aveva chiesto soldi a un parente di Hanna però non vuole dire il nome di chi" spiega.
Annuisco con la testa.
"E dobbiamo chiedere alcune cose a nostro padre, ah, ci ospiterà" continua a Rick.
Avrei messo la mano sul fuoco che lo avrebbe detto.

Rick suona al campanello dell'appartamento di nostro padre.
Io sono dietro di lui con Derek che mi tiene la mano.
Mi appoggio a lui stanca dal viaggio.
Alzo lo sguardo verso di lui che mi sorride.
"Ti amo" gli sussurro.
"Mai quanto me" mi bacia a stampo provocandomi dei brividi.
Non mi abituerò mai ai suoi baci.
Papà ci apre e ci fa entrare.
Sapeva del nostro arrivo?
Evidentemente si.
Osservo casa di mio padre, è carina.
"Avete fame?" Domanda mentre tutti noi ci sediamo sul divano.
Io sono in mezzo a Rick e Derek.
"No abbiamo mangiato mentre venivano, qualcuno qui aveva fame" risponde Rick.
Che ci potevo fare se il viaggio mi ha messo fame?
"La prossima volta paghi tu" lo minaccio.
"Ma se pago sempre io" ride.
Hai perso.
Lo so.
Non parlo più e vado in bagno chiedendo dov'è.
Mi chiudo dentro non a chiave e subito mi chino a vomitare nel water.
Mi sono tenuta tutto dentro, soprattutto la paura.
Era tutto finito, non dovevamo più rischiare... e invece siamo di nuovo qui.
Una mano che al momento non riconosco mi tiene i capelli mentre l'altra mi accarezza la schiena.
Appena finisco una delle due mani mi pulisce mentre io chiudo gli occhi.
Tira lo sciacquone dopo di che sento che si siede per terra e mi fa appoggiare il mio corpo al suo.
Respiro lentamente e solo ora riconosco dall'odore chi è.
Il mio eroe.
"So di cosa hai paura" dice all'improvviso.
Mi conosce fin troppo bene.
"Hai paura che qualcuno si faccia male o che muoia. Ma nessuno si farà del male." Conclude obbligandomi a guardarlo.
Dio.
Ogni volta mi perdo in quei occhi.
C'è l'infinito dentro.
Appoggia le sue labbra sulla mia fronte per poi toglierle.
Sento ancora le sue labbra di di essa; sorrido e sorride pure lui.
Dopo un paio di minuti ci alziamo e prima di lavarmi la faccia mi guardo allo specchio.
Sobbalzo vedendomi.
Sono molto pallida e le mie labbra rosse sono molto più chiare.
Non ho una bella cera.
Mi lavo la faccia e senza fiatare andiamo di nuovo in soggiorno.
Mi siedo di nuovo in mezzo e appoggiando la testa sulla spalla di Rick sospiro esausta.
"Va meglio?" Chiede mio fratello cingendomi le spalle con un suo braccio.
Faccio si con la testa.
Sono solo un po' stanca.
Mio padre mi fa un piccolo sorriso che io ricambio.
Io e lui ci vogliamo bene, ma ancora -o almeno per me- c'è della strada da fare per fidarci.
Invece con Rick lui ha un bel rapporto, anzi alcune volte quando era alla villa parlava con lui.
Rick è più fiducioso.
Papà sospira prima di cominciare a parlare, sa che è giunta l'ora di raccontarci tutto, per capire chi mi sta dando la caccia.
"Il mondo è così tanto piccolo che non immaginate quanto." Ridacchia mentre noi non capiamo.
"26 anni fa conobbi Hanna, era una donna bella, simpatica e speciale. Ammetto che avevo dei prosciutti davanti. Iniziammo a conoscerci e a frequentarci. Non ci sposammo mai, lei era contro i matrimoni. Una sera eravamo a cena a casa di suo fratello e sua moglie, quella sera svelò a tutti che era incinta. Io ero felicissimo anche se ero giovane, tutti quel mese lo erano, lei però era malata. Soffriva di Bipolarismo, ma in quel mese era più tranquilla. Dico un mese perché un mese dopo la moglie di suo fratello era incinta anche lei. Peggiorò, fece molte nuove conoscenze, io ero preoccupato ormai del bambino e speravo che guarisse. Poi partorì e il mese dopo anche lei..." venne interrotto da Derek.
Mi giro verso di lui e vedo che si alza e va da qualche parte.
Che ha?
Lo seguo e vado da lui.
Siamo in cucina e lui sta facendo avanti indietro.
"Derek?" Lo chiamo preoccupata e si ferma guardandomi.
Il labbro gli trema e ha gli occhi lucidi.
"Quella donna...è mia madre" mi rivela.
Quindi..
"Ti prego andiamo di la" dice prendendomi la mano e andando di la.
Io sono sconvolta.
Ci sediamo e Derek parla.
"La donna, è mia madre ha partorito Kyle...mio fratello" dice e Rick dalla faccia è sconvolto.
Kyle è nostro cugino.
Questo spiega delle cose.
Logan conferma ciò che ha detto il mio ragazzo. Derek non è mio cugino, essendo che ha un'altro padre.
"Poi l'anno successivo nacque Rick" continua Logan.
NO.
Aspetta.
"Abbiamo un fratello maggiore?" Chiedo scioccata e sconvolta allo stesso tempo.
Oltre ad avere un cugino ho pure un fratello che ha 25 anni?! Ma stiamo scherzando!
"Si" dice netto lui.
"Come si chiama?" Domanda Rick.
"Federico"
Tutto il silenzio cala.
Il racconto non è finito.
Non siamo arrivati al punto dell'adozione.
Che fine ha fatto mio fratello?
"Io e Hanna ci lasciammo ma Federico era legato a suo cugino quindi ogni tanto andavamo a far visita a Melyssa che dopo due anni ebbe Derek. Poi un anno e mezzo dopo rincontrai Hanna ad una festa e commisi l'errore di ubriacarmi, fatto sta che una settimana dopo lei mi disse di essere incinta. Io da una parte ero felice di avere un terzo figlio ma dall'altra no. Lei fece di tutto per abortire e anche dopo la tua nascita ti voleva morta. Una notte Hanna appiccò fuoco alla casa dove stavo con voi riuscì a salvare voi due, Federico non morì però. Lo prese la madre facendolo un suo soldatino. So che è più bravo della madre in quell'ambito." Finisce il discorso.
Ho bisogno d'aria.
Esco fuori in balcone respirando irregolarmente mentre sono appoggiata alla ringhiera.
Tutto quando in una botta sola fa male.
È come se non so respirare.
"Angel!" Quasi grida mio fratello scuotendomi dalle spalle per farmi ragionare.
Connetto il cervello e respiro più piano.
"Così brava" sorride facendomi alzare un angolo della bocca.
"Abbiamo un fratello..." mormoro mentre ci sediamo per terra.
Lui sta un attimo in silenzio guardando il pavimento, per poi rivolgermi uno sguardo.
"Che faremo?" Chiedo.
Ormai è chiaro a tutti che è lui che mi vuole morta. Hanna gli avrà sicuramente fatto il lavaggio del cervello.
"Proveremo a farlo ragionare senza sparare, così vivremo in pace. Se invece non ragionerà e sparerà noi risponderemo" dice sicuro.
Annuisco.
Ormai siamo difronte a un vicolo cieco.
E con Kyle?
"Kyle ci servirà per far ragionare Federico grazie a Derek, anche se lo considero pazzo. Ma per il momento non dobbiamo fare niente nessuno sa che siamo qui a Los Angeles" dice come se mi abbia letto nella mente.
Il piano è stato fatto.
Bisogna solo metterlo in atto.
Ma per il momento come ha detto lui non dobbiamo farci scoprire o succederà l'opposto.
Spero solo che quel giorno che arriverà non succederà niente di cattivo.
Non voglio sparare a mio fratello, voglio salvarlo.
Perché si, lui è una vittima di Hanna e non un assassino.
Nessuno lo è, lo si diventa per colpa di un'altra persona.



Lya_ju.

Due cuori Simili ma Diversi. [IN REVISIONE]Where stories live. Discover now