Capitolo 5

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ZAYN'S POV

Seduto sulla solita panchina del solito parco, chiudo gli occhi e lascio che il sole di settembre mi accarezzi la pelle.

<< ehi Zayn >>

Apro gli occhi e seguo i movimenti di Louis, si siede accanto a me e accende una sigaretta.

<< ciao Louis >>

<< eri strano al telefono, ho interrotto il lavoro solo per te. Problemi con Valerie? >>

<< no, no assolutamente. Con lei va tutto benissimo... mio padre é il problema >>

<< chi?! >>

Chiede sbalordito, con voce stridula.

<< Ieri é tornato, era sotto casa di Valerie >>

<< che voleva? E perché proprio ora? >>

La voce di Louis si alza di un'ottava ogni domanda. Sembra quasi più sconvolto di me.

<< Ha scoperto che sono nel giro della droga e si é messo in testa di volermi tirare fuori. Beh, é un po tardi che si interessi a me dopo otto anni >>

<< che merda... mi dispiace Zayn, davvero >>

Mi abbraccia, un po impacciato e mi da una pacca sulla spalla.

<< Sta notte ho avuto gli incubi. Non ho dormito, nemmeno un po' >>

<< allora vai a casa e prenditi un po di tempo con te stesso, Valerie capirà >>

<< grazie Louis >>

Lui alza le spalle e poi mi passa una sigaretta. La accendo tenedo la mano davanti alla fiamma dell'accendino, per proteggerla dal vento. Poi inspiro e il fumo denso mi riempie i polmoni, so che mi fa male, ma ormia é una dipendenza. Quando sono nervoso o teso fumo.

É il mio unico sfogo.

.

VALERIE'S POV

Appena esco da scuola sento il mio vellulare vibrare in tasca. Alzo gli occhi e non vedo Zayn, spero che non gli sia successo qualcosa.

- Sto a casa mia per un po'. Ho bisogno di tempo. Ti amo xx -

Leggo il breve messaggio e sospiro amareggiata.               

Sapere di tornare a casa e trovarla vuota mi da una tristezza infinita.

Silenzio.

Troppo per i miei gusti.

L'unico rumore é la mia chiave che gira nella toppa.

Niente "Ciao amore, come é andata a scuola?". Niente di niente.

Mangio in silenzio un panino con un paio di fette di formaggio, davati alla finestra, mentre guardo il cielo.

L'abitudine di avere Zayn che girava dentro casa era ormai insostituibile. Mi faceva sentire meno sola.

Stare senza di lui era come vivere senza un pezzo di cuore. Vivere a metà insomma. 

Oh andiamo, non fare la melodrammatica, dico tra me e me. Non se ne é andato per sempre, é semplicemente a casa sua e ha bisogno di tempo per se stesso.

Non dovrebbe mancarmi così. Mi sto attaccando a lui come se fosse l'unico cosa che mi fa sopravvivere. Sta diventando una cosa troppo più grande di quello che avevo pensato. Ho sedici anni e gia convivo con un ragazzo. La nostra vita si basa l'una sulle routine dell'altro, come una vecchia coppia sposata.

Forse dovrei rallentare tutto.

Oppure no, sono solo io che mi faccio paranioe inutili. La nostra relazione é come tutte le altre, se non più forte e bella.

Ecco si, deve essere così, cerco di convincermi.

ZAYN'S POV

Entro in casa mia e noto che la polvere copre lievemente i mobili. Era un bel po' che non passavo tempo a casa.

Con passo testo mi dirigo in camera da letto e apro l'ultimo cassetto del comodino in mogano.

Una foto sgualcita, rovinata, riparata ripetutamente con dello scotch.

Io e mio padre in vacanza.

Una foto di tanti anni fa.

Sorridevamo entrambi e io ero tutto fiero di stare in braccio a mia padre.

Avevo sei anni e il sorriso stampato in faccia. Immaginavo una vita diversa da quella che vivevo. Credevo tutto fosse rose e fiori. Ero solo un illuso. Mi sdraio sul letto e continuo a guardare la vecchia fotografia. Una sorta di nostalgia. Nostalgia di una famiglia da cui mi ero allontanato troppo presto.

- to be continued -

Scusatemi se é pessimo ma ho avuto poco tempo per scriverlo

Ray of Light (sequel of Shadows)Where stories live. Discover now