Capitolo 11

18.5K 645 63
                                    

ZAYN'S POV

L'ultima cosa che ricordo e l'impatto con il terreno, dopo che una macchina ci aveva travolto in pieno.

Valerie.

Dov'é Valerie?

Il panico mi assale. Vorrei alzarmi, andarla a cercare, correre fino a trovarla. Voglio sapere se sta bene.

Poi un dolore lancinande alla gamba mi mozza il fiato. Ho dolore in tutto il corpo e la mia vista si offusca.

L'ultima cosa che vedo sono i fili verdi del prato su cui sono caduta, e sento dei passanti che urlano, ma non capisco cosa.

.

Voci confuse mi martellano in testa. Apro gli occhi e delle facce incorniciate da dei camici verdi e azzurri appaiono nel mio campo visivo.    

Mi muovo. Sono su una barella, probabilmente sto sfrecciando a gran velocità per i corridoi dell'ospedale più vicino.

<< Valere... sta bene? >>

Domando confusamente ma nessuno mi risponde.

<< ha una frattura scomposta alla gamba destra, escoriazioni in tutto il corpo e potrebbe aver ricevuto un lieve trauma cranico. É stato furtunato, dato che non aveva nessuna protezione >>

Dice una infermiera, passando una cartellina bianca ad un omone alto e imponente. Un medico presumo.

Ascolto attentamemte cercando di capire la mia condizione, ma le parole scivolano dalla mia mente. Non riesco a capirle perché sembrano svanire nel nulla dopo pochi secondi.

Cerci di mantenere il respiro regolare e mi accorgo di avere una mascherina per l'ossigeno.

Mi sembra di vivere la vita di un altro, mi fa male la testa, sono confuso e l'unico pensiero fisso e Valerie.

Ma non ho tempo di pensare ad altro perché tutto si offusca e svengo di nuovo

*Qualche ora dopo*

<< Sono arrivato appena ho potuto >>

La voce di mio padre, che si sovrappone ai singhiozzi di mia madre, mi riporta a galla dal limbo in cui ero stato fino a poco fa.

Socchiudo gli occhi e vedo i miei genitori seduti su delle sedie bianche di plastica, accanto al mio letto.

Dopo pochi secondi alzano gli occhi su di me e vedo dei grandi sorrisi di sollievo su entrambe le faccie.

Mia madre mi abbraccia fortissimo e mi da ripetutamente dei baci aulla guancia.

<< mi hai fatto spaventare da morire. Come stai ? >>           

Si separa da me in po riluttante ma mi continua a stringere la mano. Perché nonostante tutti i casini che avevo combinato lei mi aveva sempre voluto bene, e non avrebbe mai smesso.

Anche mio padre si avvicina con fare apprensivo.

<< mi sento un po'... strano. Cosa mi é successo? >>

<< hai fatto un incidente in moto, non ricordi? >>

Tutto risale dal velo opaco che si era formato sulle ore precedenti. Tutto mi assale con violenza e scatto a sedere sul letto.

<< Valerie? >>

Chiedo con il cuore in gola. Sento il battito trapanarmi le orecchie e l'ansia salire.

Ray of Light (sequel of Shadows)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora