Capitolo 21

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ZAYN'S POV

La porta di vetro del bar sbatte con violenza e si richiude alle mie spalle.

Liam si volta allarmato e quando mi vede drizza la schiena e la paura si dipinge sul suo volto.

<< Tu! Figlio di puttana. Come cazzo ti sei permesso di approfittare di Valerie?! >>

<< Ehi stai calmo amico. >>

Mi dice trascinandomi sul retro, mentre i pochi clienti ci guardano spaventati.

<< Calmo un cazzo e amico lo dici a qualcun altro. >>

Lo spintono lontano da me e lo guardo con occhi truci.

Se il mio sguardo uccidesse, lui a quest'ora giacerebbe sul pavimento.

<< Tu sei stato così idiota a dirle che eravate solo amici. Sei davvero un idiota Zayn. Ti credevo molto più furbo. >>

<< Non dirmi cosa devo fare. Io la amo, per questo non voglio costringerla a stare con me, voglio solo sia felice. Mentre tu ... Tu pensi solo a te stesso. Lei non ti amerà mai quanto ha amato me. Nemmeno un centesimo del sentimento che c'era tra di noi. >>

<< Io sono quello giusto. Come puó lei stare con uno senza palle, che non ha nemmeno il coraggio di prendersi quello che é suo? >>

Pallone gonfiato del cazzo.

<< Sei tu quello senza palle che preferisce usare le bugie perché sa che non avrà mai speranza di essere ricambiato nel suo sentimento. E lei non è un oggetto, non é mia o tua adesso, non sa nemmeno chi é! >>

Cala il silenzio. Liam sembra aver esaurito il sarcasmo e le frasettine pungenti.

Poi sbotta.                         

<< Anche se glielo dicessi a chi crederebbe? A te o al suo ragazzo? Beh ... Prova ad immaginarti la risposta. >>

Mi prudono le mani, un bel livido viola ci starebbe bene su quella sua faccia da schiaffi.    

Ma cerco di trattermi. Altrimenti peggiorerei solo le cose.                   

Infondo ha ragione. Crederebbe a Liam, al suo "ragazzo". Non di certo a me.

Do un pugno ad un tavolo vicino con rabbia. Non voglio riversarla su Liam. Altrimenti passerei a parte del torto e Valerie non mi avrebbe mai perdonato.

Dovevo trattenermi e lo avrei fatto. Ma solo per lei.

<< vedremo alla fine chi l'avrà vinta >>

Dico e me ne vado, prima di fare una qualsiasi cazzata.

Me ne vado quasi correndo, con la risatina idiota di Liam nelle orecchie.

Valerie diceva sempre che era una persona fantastica, una amico sincero e qualcuno di cui fidarsi. Ma questa volta si era sbagliata.

La sua ostinazione nel voler vedere sempre e solo la parte migliore delle persone la aveva colta in fallo.

Su Liam si era sbagliata di grosso. Lui era solo un approfittatore, e le aveva mentito dicendole che ormai lui aveva spostato il suo interesse su un altra. Quall'altra non era mai esistita.

C'era sempre stata solo Valerie nella sua mente malata. E aveva aspettato tutto questo tempo per mettere in atto il suo piano.

Portarla via da me.

Ma no, non ci sarebbe riuscito. Perchè io e lei avevamo avuto una relazione che andava oltre ogni confine. Non era una semplice storiella da ragazzini. Era un mix di sentimenti profondi, che ero sicuro fossero ancora radicati in qualche parte nascosta di lei.

Dovevo solo tirarli fuori. E avere pazienza.

Molta pazienza.

Ma l'avrei riconquistata con dolcezza e delicatezza. Come avevo fatto mesi fa quando l'avevo vista per la prima volta e avevo pensato "lei deve essere mia".

Salgo sulla macchina di Louis e faccio un lungo giro, giusto per schiarirmi le idee. La macchina mi porta in un posto. L'appartamento dove risiedeva temporaneamente mio padre.

Dovevo parlare con qualcuno. Qualcuno che sapeva di più della vita di chiunque altro conoscessi. Ma anche qualcuno che sarebbe stato capace di rassicurarmi e farmi sentire a casa dopo tanti anni.

Scendo e suono senza ripensamenti.

<< Chi é? >>

<<  Sono Zayn >>

<< Oh ciao! Entra pure >>

Mi apre e io salgo le scale a due a due.

<< Ciao Zayn. Tutto bene ? >>

Si ferma sull'uscio e mi squadra da capo a piedi.

<< No tu non stai bene >>        

Dice dopo aver atteso una risposta che non era arrivata.

Mi fa entrare e mi accomodo sul divano di pelle bianca.

Mio padre torna dalla cucina con due birre ghiacciate. Mi conosce meglio di me nonostante la sua prolungata assenza.

<< Raccontami tutto dai >>

Mi da una pacca sulla spalla. Amichevole e paterna.

Stavo facendo un discorso da uomo a uomo con mio padre. Avevo sognato questo momento nella mia adolescenza, sapedo che non lo avrei potuto mai vivere. Come é strana la vita eh?!

Gli racconto tutto, bevendo a piccoli sorsi la birra, per mascerare i momento di debolezza, quando le lacrime minacciavano di scendere.

Termino il racconto senza mai essere interrotto, tranne che da sospiri e borbottii di disassenso.

<< Senti, io non conosco la situazione così bene, ma posso dirti che devi avere fiducia. In te stesso prima di tutto. Devi credere di essere il meglio per lei, solo così potrà capirlo. Valerie ti ama Zayn. Ti ama da impazzire. L'ho visto nei suoi occhi quando ti guardava, nei suoi gesti. Non puó essere tutto andato perso, lei ha ancora questi sentimenti dentro. Devi solo aiutarla a tirarli fuori >>

La chiacchierata con mio padre si stava rivelando più utile di quando pensassi.

<< grazie papà >>

La prima volta che lo chiamo papà perché lo sento, non perché sono obbligato dalle circostanze.

Lui mi circonda le spalle con il suo braccio forte e beve un sorso di birra.

<< Sta sera rimani da me. Ci guardiamo una partita o un film. Una serata tutta per noi >>

<< Va bene >>

Ci guardiano e sorridiamo.

Questo é un nuovo inizio tra noi. E sta volta entrambi siamo disposti a far funzionare davvero le cose.      

- to be continued -

Ray of Light (sequel of Shadows)Where stories live. Discover now