Capitolo 34

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VALERIE'S POV

Mi sveglio la mattina dopo ancora avvinghiata a Zayn, nella stessa identica posizione di ieri sera.

La sua mano é ancora sulla mia pancia, con un fare quasi protettivo.

Sguscio via dal suo abbraccio e vedo a preparare la colazione.

Intanto che preparo il caffé e le tazze immagino come potrà essere Zayn in versione papà.

Sicuramente sarà dolce ma molto protettivo. Se lo é con me, non immagino come potrà esserlo con suo figlio. Soprattutto dopo quello che ha passato lui da piccolo.

Sono sicurà che sarà un buonissimo padre. Il migliore.

Il caffé sale velocemente e prima che possa spegnere il gas é gia colato sui fornelli.

<< oh merda >>

Impreco tra i denti e pulisco quel casino. Non c'era una mattina in cui non succedesse.

<< Buon giorno imbranata >>

<< Buon giorno a te simpaticone >>

Dico facendo un sorriso sarcastico.

Mi cinge i fianchi da dietro e mi lascia un bacio sul collo. Chiudo gli occhi e mi lascio andare al suo abbraccio.

<< Oggi dobbiamo andare dai miei e dire tutto >>

Ecco la nota stonata della giornata. Qualcosa si incrina e infatti mi irrigidisco sotto il suo tocco.

Non sono pronta a dirlo a tutti. Lo rende piú reale.

Ma non posso rifugiarmi in questa casa con Zayn per sempre, anche se l'idea é parecchio allettante.

<< vedrai che saranno comprensivi >>

Annuisco e verso il poco caffè rimasto nelle nostre tazze.

<< Valerie, se troppo preoccupata, devi rilassarti. Sarà piú facile del previsto >>     

<< oh beh, infondo gli stiamo solo dicendo che diventeremo genitori anche se siamo giovanissimi. La prenderanno benissimo >>      

Le mie previsioni sono piuttosto pessimistiche.

Proababilmente ci sbatteranno fuori dalla porta e nessuno vorrà piú parlarmi. Chi vuole avere a che fare con una ragazzina di sedici anni che si é fatta mettere incinta dal suo ragazzo dopo nemmeno un anno? Nessuno.

Scaccio questi pensieri negativi e mi concentro su Zayn. Soffia sul caffé bollente e le sue labbra si bagnano della bevanda amara. Ha la fronte leggermente corruccita. Solo una piccola rughetta in mezzo alle sopracciglia nere e folte.

Scendo con gli occhi, accarezzandogli la guancia e poi sul collo, dove ha un segno rosso. Un mio succhiotto di ieri sera.

Poi mi fermo ad osservare le sue braccia piene di tatuaggi. La sua pelle non tatuata sulle braccia e sul petto sembra essere una leggenda ormai.

Sorrido e inizio a bere dalla tazza pure io, distogliendo gli occhi dalla visione angelica di Zayn.

<< Adesso devo andare al lavoro. Non posso accompagnarti piú a scuola. A volte inizerò alle sette e mezza ma la maggior parte delle volte alle sei >>

Mi spiega con dispiacere.

Rispondo con un vago "ok" e lo lascio andare a prendre il giubbotto. Passa a darmi un bacio veloce e poi esce di casa.

Ray of Light (sequel of Shadows)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora