Capitolo 42

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ZAYN'S POV

Ero andato al lavoro con quel tarlo in testa.

Volevo che Valerie si trasferisse da me per iniziare una convivenza. Lei aspettava il nostro bambino e presto o tardi questa decisione doveva essere presa.

Prima avevo pensato di aspettare fino al settimo mese di gravidanza, poi avevo accorciato il tempo al suo compleanno. Si ero certo che aspettare ancora una settimana non mi avrebbe di certo ucciso.

Ero uscito dal lavoro dieci minuti prima, visto che di clienti ce ne erano stati ben pochi.

Mi ero fermato a comprare il regalo per Valerie. Un portachiavi a forma di ancora. Era color argento e una corda dello stesso colore passava intorno alla forma, per poi intrecciarsi in un simbolo dell'infinito.

Poi ero passato velocemente dal ferramenta per fare una copia delle mie chiavi di casa.

Ero davvero soddisfatto del risultato. Ma terribilmente impaziente di sapere la risposta di lei.

Noi in pratica vivevamo già insieme. Ero con lei tutti i giorni e le notti, tranne quando avevamo dei piccoli e stupidi litigi, che si risolvevano però nel giro di pochi giorni.

Non so perché la domanda mi era sfuggita dalla bocca cosí presto.

Forse vederla qui, abbracciata a me, mi aveva fatto desiderare ardentemente di viverla ogni giorno, sempre di piú.

Fatto sta che ormia glielo avevo chiesto.

Era presto, per me che non mi ero preparato ad un imprevedibile rifiuro.

Ed era presto per lei, perché non avevo avuto il tempo di darle piccoli segnali, che le avrebbero fatto capire i miei intenti.

Valerie si separa da me e mi fissa.

La fronte é corrucciata e lo sguardo confuso.

<< io... Pensavo che andasse benissimo cosí. Infondo é già come se vivessimo insieme. Sto con te tutto il giorno, sempre >>

<< lo so, Val. Ma mi piacerebbe avere un posto sicuro dove possiamo sempre trovarci dopo i miei turni di lavoro e la tua scuola. Siamo sempre vaganti tra due case e non sappiamo mai dove staremo un giorno e poi l'altro. Adesso dobbiamo stabilizzarci, capisci? E io vorrei che tu venissi a stare da me, nel mio appartamento >>

Cerco di mettere insieme le parole per far scorrere un discorso appena sensato.

Ma il problema é che non mi aspettavo questa sua reazione. Ero sicuro avrebbe accettato subito e con entusiasmo.

Invece era titubante.

Chissà cosa passava per quella sia testa imprevedibile.

Pagherei oro per sapere cosa sta pensando adesso.

<< Zayn non puoi chiedermelo cosí, non posso decidere su due piedi. Io.. Io ho bisogno di un attimo per pensare >>

Dice balbettando in modo confuso. Si alza, ed esce velocemente dalla stanza, urtando la porta con una spalla. Ma non si ferma.

Solo quando sento una porta scricchiolare e poi chiudersi capisco che é andata in camera.

Mi do un attimo per pensare con lucidità.

L'avevo spaventata. Avevo fatto una cazzata a chiederlo adesso.

Scarico la rabbia e la frustrazione dando un pugno al cuscino accanto a me.

Ray of Light (sequel of Shadows)Where stories live. Discover now