Capitolo 17

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ZAYN'S POV

Entro in camera e sbatto la porta con rabbia. Appoggio malamente il cellulare sul comodino e mi butto nel letto. Sprofondo la faccia tra i cuscini e nulla ormai mi trattiene più dal piangere. Soffoco i singhiozzi nella federa bianca e stroppicciata.

Devo riflettere lucidamente su alcune cose e devo smetterla di piangermi addosso.

*Il giorno dopo*

VALERIE'S POV

Gioco con le foglia di insalata insipida che mi hanno dato. Il menù qui in ospedale é davvero pessimo.

Non ho mangiato quasi nulla da quando mi sono svegliata.

Guardo fuori dalla finestra e un raggio di sope spunta fra le nuvole grigie. Gli ultimi strascichi dell'autunno. Ho tanta voglia di uscire e sentire l'aria fresca sulla pelle.

Ma non mi é permesso. Sono sotto controllo ogni istante e mi sento privata della mia libertà.

Guardo l'orologio bianco sulla parete davanti a me. Sono ormai le tre ed é ora di visite. Spero ardentemente che qualcuno venga a strapparmi via dall'angoscia che provo. 

Tento ogni tanto di scavare a fondo nella mia mente ma non trovo altro che buio. Come se davvero i sedici anni passati fossero stati cancellati, senza tracce.

Dei passi si avvicinano alla porta. Assottiglio l'udito e mi sembrano un paio di scarpe da ginnastica. È una persona sola.

Quindi non sono i miei genitori.

Bussa con delicatezza.

<< avanti >>

Dico sporgendomi in avanti per scoprire la figura misteriosa.

<< buon giorno >>

Il ragazzo di ieri mi saluta. Zayn aveva detto di chiamarsi.

Mi fa piacere che decida di venire nonostante sia frustrante per lui ricominciare da capo con me.

<< ciao Zayn >>

Lo sorprendo, chiamandolo per nome. Sorrido alla sua strana reazione.

Si blocca un attimo su due piedi e sembra perdersi nei suoi pensieri.

<< tutto bene? >>

<< si... ehm... si tutto bene grazie. E tu? >>

Prende una sedia e la trascina vicino al letto.

Scopro di odiare il rumore delle sedie che stridono al contatto con il pavimento.

<< credo di stare bene, anche se mi sento sola >>

<< adesso ti faccio compagnia io >>

Sorride ed ringrazio il cielo di essere seduta, perché sento un vuoto nello stomaco. Come se mi fosse mancato il pavimento da sotto i piedi, tutto ad un tratto.

Ha un sorriso bellissimo e luminoso. Vorrei vederlo e rivederlo a ripetizione.

<< grazie >>

Rispondo e abbasso gli occhi. Le mie guancie si tingono di rosso senza alcun apparente motivo.

<< allora, che mi racconti? >>

<< i medici mi hanno detto che la mia amnesia potrebbe essere temporanea, anche se c'é solo una remota possibilità, che la recuperi >>

Ray of Light (sequel of Shadows)Where stories live. Discover now