Capitolo 19

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VALERIE'S POV

Resto sdraiata a letto, aspettando che le ore scorrano lente e interminabili nella mia solitudine.

Poi vengo sorpresa da un rumore.

Apro gli occhi e vedo un altro ragazzo entrare nella stanza.

É molto più basso di Zayn. Ha i capelli marroni e gli occhi nocciola. Ha un viso dai lineamenti dolci e le sue labbra scoppiano in un bellissimo sorriso quando mi vede.

A quanto pare i pochi amici che avevo erani dei fighi assurdi.

<< ehi ciao >>

Mi dice e mi stringe in un caldo abbraccio. Avrebbe almeno potuto aspettare, dato che non ho la più pallida idea di chi sia.

<< io sono Liam. Lavoravamo insieme al bar >>

Zayn mi aveva accennato ad un qualche lavoro che facevo per racimolare qualche cosa.

<< oh, ciao >>

É così imbarazzante vedere delle aspettative negli occhi della gente e doverle deludere. Io proprio non mi ricordo lui.

<< come stai? >>

<< bene grazie. Meno male che sei arrivato, mi sentivo sola da quando Zayn se ne era andato >>

<< É venuto anche lui? >>        

<< Si, se ne é andato un'ora fa, più o meno >>

Si irrigidisce senza un apparente motivo. Forse tra di loro c'é qualche attrito. Ma perché?

<< di che avete parlato? >>

Mi chiede con una punta di gelosia nella voce.

<< mi ha raccontato un po' del mio passato, dell'incidente... cose così >>

É perplesso e si tortura le mani.

<< ti ha detto che tipo di rapporto avevate? >> 

<< si, mi ha detto che eravamo migliori amici >>

Resto un attimo stupita dalla sua domanda. É quì da meno di due minuti e già vuole sapere troppe cose. Gli rispondo, ma la strana sensazione che ci sia qualcosa che non va continua a  farmi sentire leggermente in imbarazzo.

Liam dopo la mia risposta sembra rilassarsi e si accascia sulla seggiola vicina.

<< raccontami un po' cosa ti hanno detto i medici >>

Lo metto al corrente della mia              condizione di amnesia. Gli dico anche che potrebbe essere temporanea, ma che non ci spero troppo.

Lui allora mi racconta delle nostre giornate al lavoro. A quanto pare ci divertivamo un sacco e avevamo anche una buona complicità.

Lo guardo e non posso fare a meno di sorridere. É bellissimo e ha l'aria pulita da bravo ragazzo della porta accanto. Ha un sorriso dolce e due occhi molto espressivi.

Ma niente brividi quando sorride, e nessuna voglia irrefrenabile di toccare la sua pelle, come con Zayn.

Con lui era più una intesa da amici.

Con Zayn invece una forte e ingiustificata attrazione sin dal primo momento.

É Liam ad un certo punto a mettermi al corrente di cosa eravamo noi. Anche se per me era più che ovvio essere solo amici.

<< eravamo davvero molto legati >>

Sottolinea il "molto" toccandomi la mano.

<< molto quanto? >>

<< beh, davvero molto >>                

Fa intendere di più di una semplice amicizia. Possibile che fosse il mio ragazzo? Si era possibile, dato che Zayn mi aveva detto che era una ragazza per bene e seria, e lui sembra proprio il classico ragazzo di cui una come me potrebbe innamorarsi.

Lo guardo con una luce diversa ora. Forse potrebbe piacermi se lo conoscessi di nuovo.

<< so che per te é come se fossi un estraneo ma tu mi manchi. Vorrei tornassimo come prima >>

Si avvicina con la sedia e intreccia la sua mano alla mia.

<< Liam mi devi dare tempo >>

<< tutto il tempo che vuoi. Ma torna da me, presto >>

Sorride e cerca i miei occhi, ma io sfuggo perché sono confusa.

Non voglio deluderlo, perché tutti i momenti che forse avevamo vissuto per lui erano stati importanti, ma io non potevo mentirgli. Non sentivo niente di particolare per lui.

Ma con il tempo probabilmente avrei imparato ad apprezzare ció che amavo di lui prima dell'incidente.

Dovevo riporvarci. Glielo dovevo.

Liam resta con me fino a quando l'orario delle visite finisce e arriva una infermiera con il vassoio della cena.

<< allora ci vediamo >>

Liam si china e mi da un bacio pericolosamente vicino alle labbra.

Poi esce dalla stanza.       

Sospiro pesantemente e cerco di mettere ordine nella confusione che ho in testa.

Oggi ho saputo tantissime notizie sul mio passato.

Sono una ragazza per bene e ho un piccolo lavoretto ad un bar con quello che pare essere il mio ragazzo, Liam.

Poi ho un migliore amico. Si chiama Zayn e sembra l'opposto totale di me.

Non so come l'ho conosciuto, ma so che provo una forte attrazione per lui.

Talmente forte da farmi dubitare che Liam fosse davvero il mio ragazzo.

Forse lo avevo tradito proprio con Zayn. E tornavo da casa sua quando avevamo fatto l'incidente.

Ecco spiegata la reazione di Liam al suo nome pronunciato dalle mie labbra.

Che persona orribile ero se avevo tradito il mio ragazzo?

E se invece qualcuno mi stava mentendo? Magari quei due si stavano divertendo alle mie spalle a raccontarmi cose sbagliate.

Infilo con violenza un pennetta al sugo della mia cena e la porto alla boca. Mastico nervosamente e finisco la cena cercando di non impazzire.

I pensieri che mi frullano nella testa non hanno intenzione di stare zitti, nemmeno un attimo.

Tutti i dubbi, le perplessità le domande, si affacciano ripetutamente senza che io possa trovare risposte.

La seconda giornata dopo il coma e senza memoria é stata un inferno, tranne per il breve momento in giardino con Zayn. Dove tutto sembrava così giusto, incastrato nella geometria perfetta della mia nuova vita.

Fare una bella dormita mi aiuterà a stare meglio e schiarirmi le idee.

- to be continued-

Ray of Light (sequel of Shadows)Where stories live. Discover now