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Nei media:
BTS ー Let go

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<<Bene Jimin! Oggi ti dimetteremo dall'ospedale!>> esclamò il dottor Hang, Jimin stava mangiando il suo pranzo portatogli dall'infermiera Lee ed aveva un piccolo sorriso sulle labbra contornate da delle guanciotte piene.

<<I tuoi genitori mi hanno chiesto di dirti che non potranno venire a prenderti e portarti a casa, quindi uscirai con un tuo conoscente ok?>> Jimin annuì.

<<Con chi?>> chiese, aveva la gola secca.

<<Kim Taehyung, dovrebbe essere qui a breve>> ed infatti, mezz'ora dopo un Taehyung visibilmente eccitato e allegro si fece spazio nella stanza 129.

Jimin stava infilando in un borsone tutti i vestiti che gli aveva portato sua madre e che aveva indossato durante quelle due settimane <<Sei pronto?>> gli chiese Tae mentre batteva la punta del piede sul pavimento. Il biondo annuì e si passò una mano fra i capelli <<Pronto>>.

Salutarono il dottor Hang e l'infermiera Lee ed insieme si incamminarono verso casa di Jimin. La strada era silenziosa ed i due non spiccicarono parola durante il tragitto.

Ben presto si ritrovarono davanti casa di Jimin, questo sorrise a Taehyung <<Bhe, da qui posso fare fa solo>> Taehyung sorrise scuotendo la testa, <<Sicuro che non vuoi che ti faccia compagnia?>> il biondo scosse la testa.

<<Non c'è bisogno, voglio solo riposarmi un pò>> Taehyung si infilò le mani nelle tasche dei suoi jeans.

<<Ok, allora... suppongo che ci vedremo stasera a casa di Seokjin>> borbottò mentre si guardava la punta delle scarpe. Jimin sgranò gli occhi ma Taehyung non se ne accorse. Quella sera sarebbe stato presente anche Yoongi?

<<Certo. A stasera Taehyung>> il castano gli fece un cenno col capo <<A stasera>> e se ne andò.

Jimin percorse il vialetto di casa sua nel modo più lento possibile e quando si ritrovò sul pianerottolo si sentiva stanco e a corto di fiato.

Estrasse le chiavi ed aprì la porta.

Varcò la soglia di casa, si tolse le scarpe all'ingresso e lasciò il borsone con dentro i suoi effetti personali.

Respirò a pieni polmoni l'aria di casa sua, andò in salotto e rivide un Jimin bambino che sul tappeto giocava con le costruzioni, il trenino di legno che gli aveva regalato suo padre e rideva mentre i suoi genitori si facevano coinvolgere dai suoi giochi.

In cucina vide una madre più giovane, con i capelli castani che scendevano delicati sulla schiena avvolti in piccoli boccoli che le davano un'aria aggraziata <<Caro hai sistemato il tavolo in giardino? Io ora porto i bicchieri
e i piatti di plastica!>> Jimin ricordò quel giorno, era il suo undicesimo conpleanno ed i suoi genitori avevano organizzato una festa in giardino.

Broken [M.yg, P.jm]Where stories live. Discover now