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I quattro ragazzi avevano avvertito Taehyung della situazione, in risposta questo aveva iniziato ad urlare e sbraitare come un uomo delle caverne.

Non poteva crederci che Jimin provasse qualcosa per Yoongi, li aveva sempre visti uniti, la loro era una bella amicizia, ma non pensava ci potesse essere qualcos'altro sotto.

Così tra lo stupore e la confusione generale, si erano tutti e cinque diretti a casa di Jimin con l'intenzione di parlargli e di chiedere spegazioni.

Durante tutto il tragitto Hoseok aveva ribadito più volte che lui e Seokjin non erano del tutto certi dei sentimenti che Jimin provasse per il più grande, ma gli altri tre erano più testardi di un mulo così alla fine fecero quello che vollero loro: andare a casa di Jimin.

<<Jimin non c'è, è uscito con Yoongi. Io ora dovrei uscire quindi che ne dite di restare qui ed aspettarlo mentre torna?>> propose loro Hyeoyin una volta fatti entrare in casa.

I ragazzi avevano da subito accettato, Jungkook era un pò scosso, perché Jimin era uscito con Yoongi? Cosa stava succedendo?

La donna disse loro che se avevano un pó di fam
e, c'era della pizza sul piano cottura e se volevano bere dovevano soltanto aprire il frigo e prendere i bicchieri.

<<Fate come se foste a casa vostra ragazzi!>> si congedò lei e chiuse la porta. I cinque si sedettero sul divano.

Taehyung continuava a fare un rumore fastidioso con il tacco della scarpa al contatto con il pavimento, ma nessuno dei presenti gli disse niente.

Dopo minuti che parvero ore, la porta di casa Park si aprì e da lì entrò Jimin, che guardò sorpreso i suoi amici mentre lo circondavano all'ingresso, era ancora giù di morale per quello che era successo nella metropolitana, sperava che non ci fosse nessuno a casa così avrebbe potuto farsi una doccia e piangere sotto il getto d'acqua.

<<A... cosa devo la vostra visita?>> chiese il biondo guardandoli, Jungkook parve un pò arrabbiato i  quel momento.

Il moro fece un passo verso di lui, uno sguardo truce in volto <<Perché non ci hai detto che provi qualcosa per Yoongi?>> chiese così, a brucia pelo.

Jimin strabuzzò gli occhi e aprì la bocca, non sapeva cosa dire, era davvero così evidente? Sul serio non era in grado di nascondere un briciolo dei suoi sentimenti?

<<Ahm... io... uh...>> biascicò, ma non aveva la forza per fingere, le lacrime che prima avevano minacciato di uscire, ora erano ben visibili sulle sue morbide e candide guance.

Taehyung gli carezzò la spalla, Jimin abbassò il capo, i singhiozzi lo fecevao tremare <<Luiㅡ lui non mi vuole...>> sussurrò mentre risollevava la testa per fronteggiare i suoi amici.

Altre lacrime gli solcavano le guance, aveva la vista offuscata e gli occhi gli bruciavano leggermente, fece un altro singhiozzo.

Jungkook lo abbracciò d'istinto e lo strinse al suo petto mentre Jimin gli bagnava la giacca con le sue lacrime amare.

Quando sciolsero l'abbraccio, Jimin si strofinò gli occhi e guardò tutti i suoi amici <<Miㅡ mi dispiace non avervelo detto prima...>> borbottò con voce debole.

<<Non preoccuparti, è tutto ok>> gli disse Namjoon mentre gli faceva un cenno con la mano.

<<Tua madre ci ha detto che sei uscito con Yoongi... dove siete andati?>> chiese Taehyung, l'espressione quasi serena di Jimin si rabbuiò, Hoseok sollevò un sopracciglio, non capendo.

<<Mi ha chiesto di accompagnarlo a comprare delle cose per suo figlio>> disse in tono freddo, o almeno, ci provò.

I suoi amici lo guardarono dispiaciuti,  Jimin si vergognò quando vide tutti quegli occhi pieni di compassione, che schifo.

<<Non voglio farvi pena. Smettetela di guardarmi così>> li ammonì. Sui volti dei suoi amici comparvero dei piccoli sorrisi, sapevano quanto Jimin odiasse essere compatito, era una sensazione che odiava e purtroppo l'aveva dovuta provare un pò troppe volte sulla sua pelle.

All'inizio delle scuole superiori era un ragazzo solitario, sempre solo nei corridoi, mangiava da solo al tavolo in mensa e si rintanava a studiare in biblioteca, la maggior parte degli studenti o lo ignorava o provava compassione per lui. Quanto poteva essere orribile venire compatito da persone false e superficiali? Era una situazione penosa, grazie al cielo aveva incontrato quelli che ora sono i suoi migliori amici, senza di loro, sarebbe stato perso.

<<Senti Jimin, nessuno di noi vuole pressarti su questa situazione, sappiamo che non è facile, vogliamo solo che tu sappia che se hai bisogno, noi ci siamo, non sei solo.>> gli disse Seokjin.

<<Non possiamo fare molto ma->> provò a dire Hoseok, ma Jimin lo fermò.

<<No, no, voi state già facendo moltissimo per me, il fatto che voi mi diciate che per me ci siete, è già una cosa importante, è stato un inferno divermi tenere me questo segreto e non poter dirlo a nessuno e... vi sono grato, sul serio. Grazie ragazzi>> li ringraziò il biondo.

<<È a questo che servono
gli amici, no?>> gli disse a braccia aperte Taehyung.

Jimin annuì. Quando i suoi amici se ne andarono, lui era stremato, aveva trascorso una lunga e dolorosa giornata.

Fece cenno a sua madre facendole capire che non avrebbe cenato, lei annuì e Jimin salì in camera sua.

Si buttò sul lettò e si nascose sotto le coperte, fissava il soffitto con sguardo spento. Pensava a Yoongi, al suo sorriso dolce e luminoso, caldo, capace di illuminare le stanze più buie e di sciogliere i cuori più gelidi.

Era bello vederlo così, felice e spensierato, poi però si ricordava che non sarebbe mai stato suo, ed il senso vuoto tornava alla carica, lo avvolgeva, e con lui il buio.

Odiava quelle insistenti presenze, soprattutto perché, sapeva, quando si è innamorato non sono quelle le sensazioni, le emozioni che si dovrebbero provare.

E le detestava, perché non poteva avere anche lui una storia d'amore intensa e maravigliosa come quelle che vedeva nei film o leggeva nei libri?

Se arriva il dolore,
cosi farà la felicità.

Si diceva a volte, eppure però, si sentiva distante anni luce da quella tanto agognata e desiderata felicità.

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Sto pianificando un'altra storia ma per ora non vi dico nient'altro.
Ily.

Broken [M.yg, P.jm]Onde histórias criam vida. Descubra agora