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Jimin aprì gli occhi, sentì le mani formicolare ed un fastidioso pulsare sul retro del collo e per tutta la nuca.
<<Mhhh>> mugugnò.

Si rese conto di non essere in camera sua, ma in un letto d'ospedale, nella sua mente riaffiorarono i ricordi dellla sera precedente, si rese conto che lo schermo alla sua destra produceva un rumore assordante, un bip davvero fastidioso, dovette aprire e chiudere più volte gli occhi per vedere delle linee spezzate, verde brillante, fare sù e giù sul monitor.

La porta della stanza si spalancò, un uomo con addosso un camice bianco, gli occhiali tondi a dargli un'aria da intellettuale, capelli brizzolati, con addosso una camicia celeste camminò verso di lui, maneggiò quell'arnese che non ne voleva sapere di tacere e poco dopo non ci fú più alcun suono.

Jimin sospirò, <<Ben svegliato Jimin>> gli disse l'uomo, il biondo lo guardò, si morse il labbro quando il dolore al collo si fece più forte.

<<Sono il dottor Hang, sei stato in coma per due settimane in seguito ad un incidente stradale, stavi attraversando la strada e non hai visto l'auto arrivare.>> disse l'uomo mentre gli porgeva un bicchier d'acqua.

Jimin sgranò gli occhi, <<D-due settimane in in c-c-coma?>> sussurrò, il bicchiere stretto tra le mani ed il cuore che gli batteva come un tamburo nel petto. Il dottor Hang annuì.

<<Si Jimin, un'infermiera è andata ad avvertire i tuoi familiari ed i tuoi amici, a breve saranno da te. Tu riposati okay? Se hai bisogno di qualcosa basta che spingi quel bottone alla tua sinistra e l'infermiera Lee verrà da te va bene?>> gli disse con un sorriso in volto.

Jimin annuì a fatica, gli faceva ancora male il collo. La porta si richiuse ed il biondo si ritrovò nel silenzio più totale.

Ricordò di quella sera, sotto la pioggia, mentre scappava via da Yoongi, lui che lo strattonava e lo costringeva a dirgli cosa c'era che non andava, lui che piangendo gli rivelò i suoi sentimenti, Yoongi che gli lasciava il braccio e Jimin che correva in mezzo alla strada, lontano da lui, poi un urlo coperto dallo scrosciare della pioggia, un tonfo, il dolore alla testa, Yoongi che gli implorava di tenere gli occhi aperti, poi il buio.

Jimin venne scosso dai singhiozzi, tremava e strinse con entrambe le mani le coperte del letto, portandosele fin sopra il mento, voleva sparire, Yoongi non gli avrebbe più parlato, lo avrebbe odiato per tutta la vita, Byungee lo avrebbe guardato con disprezzo, ne era sicuro.

Ed i suoi amici? Aveva rivelato loro il suo segreto, ma sarebbero rimasti al suo fianco?

Continuò a piangere silenziosamente.

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Il telefono squillò e Hyeoyin accettò la chiamata tremando, era il numero dell'ospedale. <<Pronto?>> sussurrò con voce timorosa la donna.

Broken [M.yg, P.jm]Where stories live. Discover now