IV

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-Ciao.- sorride lievemente. L'amica dai capelli rossi viene verso di noi. Ha dei capelli lunghissimi e crespi, il trucco è molto pesante ed è "vestita" con un top nero, un pantaloncino di jeans stracciato con, al di sotto, le calze a rete e, per finire, degli stivaletti in pelle con tacco a spillo.
Lei indossa un vestito molto attillato, nero e degli stivali lunghi fino al ginocchio in tessuto nero.
-Ti va di fare un giro?- domando, ammiccando al sedile accanto al mio.
Incuriosita, fa un cenno all'amica che si allontana. Fa il giro della macchina e si infila dentro. Non mi guarda, visibilmente imbarazzata.
Metto in moto la macchina, noto che sono le 11:35. -Non ti interessa sapere quanto prendo?- mi si gela il sangue -Preferisco sapere il tuo nome.- Le sorrido. Continuo a guidare, aspettando una sua risposta che non tarda ad arrivare. Ridacchia -Anch'io voglio sapere il tuo.- scuoto la testa, divertito -L'ho chiesto prima io, com'è che si dice? Prima le donne.- si morde il labbro per nascondere un sorriso lieve.
Il fatto che sia così misteriosa non fa che intrigarmi. Non parliamo per il resto del viaggio e, dopo qualche minuto, arriviamo sotto il mio palazzo. Parcheggio e scendiamo. Mi guarda, come se cercasse spiegazioni -Stiamo andando a casa mia,- non mi fa finire di parlare che mi interrompe -Mi hanno sempre portato in un hotel.- guarda in basso. Ignoro la sua affermazione -Stiamo andando a casa mia, così ti cambi e usciamo.- sgrana gli occhi ed io apro il portone. Cerco di fare l'indifferente a ciò che ho appena detto, ma so perfettamente che per lei sia una cosa diversa, non se l'aspettava. Non la biasimo. Entriamo in ascensore e, appena allungo la mano per premere il bottone, me la sposta prontamente -Posso cliccare io?- domanda eccitata. Sorrido, annuisco -Terzo piano.-
Entriamo nel mio appartamento e, per fortuna, non c'è nessuno. Si guarda attorno, scrutando ogni più piccolo dettaglio. A volte aggrotta le sopracciglia, ma è sempre serena. -Seguimi.- mi incammino nella mia stanza, sento la sua presenza dietro di me, -Aspettami qui vado a prendere dei vestiti..uh più decenti.- sorrido per non offenderla. Annuisce, ricambiando il sorriso e si siede sul mio letto.
Non ha trucco e i capelli sono sciolti sulla schiena e finiscono in boccoli disordinati. È bella.
-Perché la tua stanza è tutta bianca?- eh.. -Mi piace così.-
Vado nella stanza di mia sorella e prendo uno skinny nero e un maglioncino bianco a righe verticali nere. Nella scarpiera trovo anche delle Converse bianche e le afferro. Torno in camera mia e lei è ancora seduta sul mio letto, mentre si guarda attorno. Mi vede e le porgo i vestiti. Li guarda sorridendo. Ha un bellissimo sorriso. -Spero tu porti trentotto.- spero, corrucciando le labbra. Annuisce. Resto lì a fissarla perché è davvero bellissima, i suoi boccoli scuri, le labbra piene, gli occhi cangianti tra il verde ed il grigio, il fisico magro, la voce melodica e il viso angelico.
-Non credo inizierò a cambiarmi se resti qui.- ride di gusto ed io mi sveglio dal mio stato di trance ed esco dalla stanza.
Che io sia andato da lei, l'abbia portata qui, le abbia prestato i vestiti di mia sorella e ora usciremo non è contro la mia volontà.
Sono io che voglio passare del tempo con lei e conoscerla. Non so perché, è questo il punto.
È il mio istinto a comandare, ma sono comunque consapevole delle azioni che compio. Voglio conoscere la sua storia, mi hanno sempre insegnato di non giudicare un libro dalla copertina. E così farò.
Sento la porta aprirsi e la ragazza esce con i vestiti e le scarpe che le avevo dato ed i capelli legati in una coda di cavallo. Ora indossa anche degli occhiali a goccia, di ferro argentato.
-Porti gli occhiali?- la domanda mi esce spontanea, ma subito dopo averla pronunciata, mi accorgo di quanto possa essere scontata.
Non aspetto la sua risposta, perché è ovvia, -Non mi hai ancora detto il tuo nome.- le faccio notare. -Neanche tu.- sorride soddisfatta ed usciamo insieme dall'appartamento.
Ci avviamo a piedi nel centro di Milano, più precisamente per la zona del Duomo.
Lei cammina al mio fianco, a volte saltella, a volte si gira intorno. Mi piace il suo essere così bambina, spontanea e menefreghista nei confronti del pensiero altrui. Una domanda mi viene spontanea -Quanti anni hai?- si gira verso di me, continuando a camminare e, come se si vergognasse, a bassa voce pronuncia -Diciannove.- guarda in basso e il suo sorriso è scomparso. Un po' mi sento in colpa, ma non riesco a tenere dentro la mia incredulità. Fa comunque quel che fa per avere diciannove anni. -So a cosa stai pensando e, sì, se può interessarti, non ho altra scelta.- alza un po' il tono della voce, ma non la biasimo. Vedo una gelateria-yogurteria a qualche passo da noi e, senza pensarci, la prendo per mano e la tiro con me verso il luogo che ci accoglie con un grosso cono gelato finto di vari gusti. Appena entrati, notiamo la varietà di gusti che caratterizza quel posto e, se pensavo di avere le idee chiare su quelli da prendere, ora non ne sono più tanto sicuro.
Lei si porta l'indice sinistro al mento, pensierosa. -Cosa prendi?- mi domanda infine. -Credo menta e fragola.- mi guarda incerta -Io prendo Nutella e Kinder Pinguì.- sorride per la differenza di gusti tra di noi.
Lo faccio anche io.
Dopo aver preso e pagato i nostri coni, andiamo in un parchetto lì vicino e ce li gustiamo su una panchina. -Il mio è più buono.- afferma ad un tratto -Oh no, non direi affatto. C'è solo cioccolato lì! Non ti viene il mal di stomaco?- scuoto la testa, in evidente disaccordo.
-É proprio questo il bello. Non è colpa mia se sei troppo fit!- gesticola.
Continuiamo così fino alla fine della nostra uscita, ridendo, scherzando e sporcandoci, inizialmente per sbaglio, con il gelato.
-Puoi fermarti qui, grazie.- mi accosto e la faccio scendere in una piazzetta. Mi dà un leggero bacio sulla guancia -Grazie della bellissima uscita, Filippo.- sorridiamo -Come sai il mio nome?- io non glielo avevo mai detto. -Iris.- farfuglia. -Cosa?- domando, non avendo capito.
-Mi chiamo Iris.-

Nel mare dove non si tocca {IRAMA}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora