XII

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Irama

Oggi è sabato e sono tranquillamente seduto al mio banco, accanto alla ragazza dai capelli corti e neri. Il pubblico applaude quando Maria inizia a parlare e, quindi, il programma ha inizio. Alcuni urlano il mio nome, con cartelloni davvero meravigliosi, composti da foto mie e frasi fantastiche, alcuni lanciano pupazzi o portafortuna. Sono davvero molto carini. Con tutti noi, ovviamente. Non solo con me. Sono dell'idea che tutti qui abbiamo un talento particolare. Però c'è chi piace di più ai professori e meno al pubblico, c'è chi piace di più al pubblico e meno ai professori, c'è chi piace ad entrambi. Nicole mi sorride, dolcemente. -Sono emozionatissima!- urla piano e sorride a trentadue denti. Annuisco deciso e veloce, concordando con la sua affermazione. Giro lo sguardo verso i professori e porto di nuovo l'attenzione verso Maria. Inizia a parlare del casting di questa ballerina, che dovrà fare ora. -Fate entrare Iris Rossi.- a quest'ultima frase della presentatrice, mi manca il respiro. I miei occhi si spalancano. La mia bocca e la mia gola sono asciutte. Lei entra. Ed è proprio lei. La mia Iris. Non posso credere che sia qui con me. Nella stessa stanza. Che stia facendo il provino per entrare ad Amici. Mi sembra surreale. Ma sono troppo felice. Mi blocco non appena sento quella voce che mi mette i brividi. Si presenta -Buongiorno a tutti. Grazie Maria per avermi dato questa meravigliosa opportunità. Non ci posso ancora credere di essere qui, sul serio.- ride flebilmente -Comunque mi chiamo Iris Rossi, ho diciannove anni, vengo da Monza e ballo moderno, classico e latino americano.- finisce con un sorriso. Ora che me ne rendo conto, io non le ho mai chiesto che danza facesse. Non ne abbiamo mai parlato. Non l'ho mai vista ballare e tutto questo mi fa sentire incredibilmente in colpa. Ora però la vedrò ballare, finalmente. Chissà perché non mi ha avvisato. La prof. Peparini le sorride -Bene Iris, inizia da un paso doble insieme ad un nostro professionista. Ho letto la tua lista e mi piacerebbe vederlo.- continua seria. Iris annuisce sicura di sé. Il ballerino a torso nudo si presenta in studio, salutando tutti. Saluta Iris e si posizionano, aspettando la base, che viene annunciata da Maria subito dopo. Iniziano a ballare. Io mi focalizzo su Iris che si muove davvero benissimo. Non sono un professore di danza, ma posso notare le sue espressioni facciali inerenti al contesto, il suo fisico magro ma formoso, giusto per una ballerina e l'interazione con il professionista. Dopo l'esibizione, la maestra Celentano le chiede un ballo classico che lei esibisce, secondo me, alla perfezione. Non l'ho mai vista muoversi così aggraziatamente. È qualcosa di unico ed emozionante. I professori di danza vanno dietro le quinte per discutere sulle sue esibizioni. Lei chiede una bottiglietta d'acqua che le viene subito portata dallo staff. È molto dolce e tutti le sorridono. Ho l'ansia io per lei. Se non dovesse entrare? Sarebbe un colpo duro per entrambi. Scambia qualche chiacchiera con Maria, che successivamente annuncia la pubblicità. Cerco il suo sguardo, ma non mi viene dato. È una cosa molto strana e mi sento incredibilmente triste. Perché non viene a salutarmi? Mi sento picchiettare la spalla, mi giro e trovo Biondo che sorride -Oh, Irà. Ma sta ragazza nun è la tua tipa?- il suo accento romano mi piace un sacco, ma uscito dalla sua bocca mi fa ridere troppo. Lui, Einar e Nicole sanno tutto e l'hanno vista in foto. Annuisco e sorrido imbarazzato. Nicole mi salta addosso, urlando -Ma è magnifico, Ira!- Sì, se non ci fosse qualcosa di strano. Il programma ricomincia e, dopo gli applausi delle persone sugli spalti, i professori rientrano nello studio. -Allora, parlo io a nome di tutti i professori.- inizia Alessandra -Dovrai esercitarti molto, studiare non tanto, di più. Devi migliorare in qualcosa. Ma l'esperienza ce l'hai, lo studio anche. Quindi abbiamo deciso di darti il banco.- seppur da dietro, posso vedere le sue mani andare sugli occhi. Si accascia a terra. -Non ci posso credere.- sussurra, ma si sente grazie al microfono auricolare. Si sentono anche i suoi respiri affannati. Maria le porge la felpa rosso scuro e lei viene verso di noi. Dato che nella scorsa puntata se n'è andata Claudia, lei prenderà il suo posto. Vicino a Zic, nella squadra del Ferro. Lei si presenta a tutti. È così bella, sorride, facendo intravedere i suoi denti dritti e bianchi. Si lega i capelli in una coda disordinata. Si avvicina a me, io le sorrido e lei mi guarda. Mi avvicino per baciarla, perché mi è mancata tantissimo. Forse l'ho un po' trascurata, forse non l'ho sentita molte volte. So che in un due mesi non ci siamo visti. Ma ho avuto molto lavoro da fare. Dovevo studiare e devo continuare a farlo. Ora che anche lei è entrata qui dentro, capirà che significa impegnarsi fino a non riuscire a fare ciò che si vuol fare. Ad impegnarsi per le cose urgenti e mettere da parte le cose importanti. Purtroppo ammetto di averla messa da parte e so che l'ho delusa. Anche io ci sarei rimasto male, ma so che lei mi comprende e che ora che è qui sarà più facile restare uniti.
Continua a guardarmi. Poi avvicina una mano fragile al mio corpo. -Iris.- sorride amaramente.
Un tuffo al cuore. Prima c'erano le crepe. Ora sento il rumore dell'organo che si spezza. Si spezza in tanti piccoli pezzettini. In minuscoli granelli. In cenere. Che se ne vola via col vento.

Iris

Per me è difficilissimo vederlo incredulo, distrutto, sofferente di fronte alla mia mano. Dietro il mio sorriso ci sono due mesi di strazio, sofferenza, dolore. E quello che lui sta provando ora, non è assolutamente nulla a quello che io ho provato a causa sua. Ma non giocherò il gioco che ha giocato lui. Perché io a differenza sua, non voglio altro che vederlo felice. Ma devo anche concentrarmi su me stessa. Per questo, penserò solo ed esclusivamente al mio percorso.

Nel mare dove non si tocca {IRAMA}Where stories live. Discover now