XV

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Irama

E neanche sta notte sono riuscito a riposare per bene. Perché penso, penso troppo. Vorrei aprirmi la testa e tirar fuori il cervello e poi rimetterlo al suo posto il mattino seguente. Ho pensato alla sera scorsa, Iris che se ne andava disgustata e Carmen che piangeva isterica. Io che ero tra due fuochi. Ma io e Carmen non abbiamo avuto un bel niente. È lei che a volte si appiccica troppo. Forse le do troppa corda, ma mi dispiace ferirla. Il problema però è che se cerco di non ferire Carmen, ferisco Iris e viceversa. So che non posso metterle a paragone, infatti non lo sto facendo e mai lo farò. Solo che Carmen è diventata una mia amica e mi trovo bene con lei, ma si deve togliere dalla testa una possibile relazione tra di noi, perché non ci sarà mai. Io voglio Iris, mi piace da impazzire e mi sono innamorato di lei. E mi sembra molto ingiusto non averle fatto godere a pieno la sua entrata nella scuola. Per quanto riguarda i miei sentimenti verso la ragazza bionda, le ho detto più di una volta che per lei non provo niente, se non semplice amicizia. Lei sembrava capire, ma ogni volta tornava a comportarsi come prima. Non le ho voluto raccontare di Iris perché mi sembra una questione molto personale, molto fragile, molto preziosa e la voglio tenere per me e per le persone di cui mi fido in assoluto. Senza Carmen posso stare? Ovvio che sì, per me è solo una conoscente, quasi amica, tutto qui. Senza Iris posso stare? Senza pensarci neanche un attimo, piombo giù dal letto e raggiungo in fretta e furia la sua stanza. È nel mio stesso corridoio. Quando arrivo, busso violentemente, fremendo dalla voglia di parlarle. Mi apre una testa bionda e mossa. Alzo gli occhi mentalmente, Zic non mi sta molto a genio. Non c'è una motivazione ben precisa, semplicemente mi sembra molto altezzoso e falso, ma infondo non lo conosco bene, quindi non lo giudico -Ciao Zic, Iris? Dov'è?- chiedo velocemente, ho davvero bisogno di chiarire questa maledettissima situazione -É in bagno, si sta facendo lo chignon perché ha la sua prima lezione di danza con il maestro Garrison. Perché?- indica dietro di sé, con il pollice. Mi infilo nella stanza e corro verso il bagno. Apro bruscamente la porta -Iris.- sussulta, portandosi una mano al petto, mentre l'altra si trova sullo chignon -No ma dico, sei impazzito? Mi hai spaventata e che diamine vuoi ancora?- ha lo sguardo furioso e le guance rosse. Mi avvicino alla sua figura minuta, ma slanciata allo stesso tempo -Ho bisogno di chiarire questa situazione. Non ce la faccio più senza di te, è terribile quello che ci sta accadendo e non dovevamo finire così. Ma noi non finiremo così, vero?- la guardo impaurito, con le labbra tremanti e che non comando io. Vorrei farle smettere di tremare ma non ci riesco -Se è successo questo, se siamo finiti così è solo colpa tua. Io la promessa l'ho mantenuta, ma a quanto pare le parole non funzionano. Sono i fatti che contano, Filippo. E tu i tuoi fatti li hai fatti vedere benissimo. Le tue intenzioni le hai fatte capire alla perfezione. E non solo a me, ma a mezza Italia.- non mi guarda e continua ad infilarsi le forcine nere nei capelli legati e super tirati. Sospiro frustrato e mi tiro una ciocca del mio ciuffo -Non sai quanto mi faccia sentire male il fatto che tu sia qui, con me ed io non ti possa avere.- la guardo, la fisso, la ispeziono. Si gira verso di me, piano, gira il collo in modo lento -Pensi che per me sia facile?- parla lentamente, scandendo bene ogni singola lettera. Avrei preferito mi urlasse addosso, piuttosto che vederla trattenere le sue emozioni che spingono sempre di più per uscire. -Spostati che devo andare a lezione.- mi fissa dritto nelle pupille, intensamente, facendomi percepire ogni più piccolo pezzo di ghiaccio che sta costruendo uno scudo attorno a lei. Rimango rigido -Prima risolviamo la questione.- si avvicina velocemente e mi spinge in modo che possa passare ed andare alla lezione di danza. Emetto un urlo rauco di fronte alla figura abbastanza possente di Zic.

Iris

Esco dalla sala prove tutta sudata ma felice del bellissimo ballo che sto preparando con l'aiuto del maestro Garrison. Il mio chignon si è un po' rovinato, tanto da fare cadere alcune ciocche lungo le mie spalle e che mi provocano un leggero solletico. Mi asciugo il collo ed il viso con l'asciugamano e prendo il mio cellulare dal borsone. Vibra e, senza guardare, rispondo. -Ehi, Ris!- è Lori. Ha iniziato a chiamarmi in questo modo qualche giorno fa, trovandola una cosa carina. Lasciamoglielo credere. Prima lo avevo chiamato per raccontargli ciò che era successo con Irama -Ho una notizia da darti. Irama mi ha appena mandato un messaggio e te lo sto per inoltrare su WhatsApp. Ora però ti devo lasciare che ho un servizio urgente da svolgere.- senza darmi il tempo di rispondere, chiude la chiamata. Manco fosse un agente dell'FBI. -Ciao eh...- parlo tra me e me. Subito dopo mi arriva una notifica su WhatsApp da parte di Lori:

Lori, ciao sono Irama. Te lo specifico perché non so se tu hai ancora il mio numero, dato il casino che ho combinato. Parto con il domandarti le mie scuse. Te lo giuro, mi manchi un bordello e non volevo ferirti così tanto. So che ti ho trascurato ma ho pensato al mio percorso e allo studio che dovevo e devo fare. Mi dispiace di aver ferito i sentimenti tuoi e di Iris, di essermi comportato malissimo nei vostri confronti. So che delle scuse non servono granché, ma giuro che riparerò e te lo dimostrerò. Per quanto riguarda Iris, io ci sto provando mattina e sera e chi meglio di te può capire quanto ci tenga a lei? Mi manca nonostante sia qui con me. Ma non posso averla e questo mi fa male. Quando si è presentata a me ad Amici mi ha spezzato il cuore nel vero senso della parola, ma me lo merito tutto. Bro, mi sto innamorando. Mi sono innamorato di Iris. E non è una domanda.

Appena finisco di leggere il messaggio, un sorriso spontaneo cresce sulle mie labbra. Corro verso la sua stanza perché so che è lì. Ho voglia di baciarlo, accarezzarlo, toccarlo, risentirlo con me. Apro la porta e qualcuno sta già facendo ciò che io avevo appena pianificato in pochi attimi nella mia testa. Carmen e Irama si stanno baciando. Un bacio lieve. Lei su di lui. Si girano a guardarmi ed io corro via. Via da loro. Via da lui.

Nel mare dove non si tocca {IRAMA}Место, где живут истории. Откройте их для себя