Capitolo 37

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Vari colpi di pistola spezzarono il silenzio, finché Jungkook accompagnato dall'FBI irruppe nella stanza accorrendo dal fidanzato seduto per terra con lo sguardo perso, mentre gli altri andavano dal corpo senza vita del padre.

«Tae? Tae? Amore come stai?» chiese il piccolo guardando ragazzo sconvolto e tremante della persone che amava.

Dolci lacrime cominciarono a venir giù dagli occhi del maggiore con lo sguardo perso, mentre in mente sua faceva i salti di gioia, nascondendolo al compagno.

Non poteva assolutamente dirgli la verità.
Non poteva saperla la verità.
Non doveva saperla la verità.

Lo avrebbe ferito e Tae non voleva assolutamente fargli del male, anzi forse lo avrebbe reputato un mostro per quello che aveva fatto.

Taehyung voleva solamente proteggere il suo amato, il suo piccolo Jungkook, dal male che gli avrebbe potuto fare suo padre.

Non avrebbe retto mentalmente lo shock di perdere la persona che amava, per colpa di persona che aveva amato e che l'aveva messo al mondo. Non se lo sarebbe mai perdonato.

Quell'uomo ha sbagliato a mettersi contro suo figlio. Alla fine ci ha rimesso solamente.

Jungkook era sempre più preoccupato. Tae continuava a fissare la parete davanti a lui dove erano rimasti gli schizzi del sangue di suo padre.

Gli aveva sussurrato, attimi prima, di assecondarlo nell'inscenare un litigio che avrebbe poi potuto permettergli di chiamare aiuto.

Tae aveva recitato benissimo la sua parte, così tanto bene che per un attimo il minore aveva avuto paura di lui, scacciando subito quella brutta sensazione.

Era il suo ragazzo e non gli avrebbe mai fatto del male.

ehm,
-1
ciao
- joji🍃

My Savior | VkookWhere stories live. Discover now