Capitolo 9 - Una chiacchierata con la Morte

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"Salve Morte,"
"Salve Emris!"
"Oddio sembra che siano amici di infanzia, questa cosa è seriamente inquietante!" Ovviamente il commento di Galvano non poteva mancare.
"È quasi più inquietante il fatto che fino a qualche giorno fa noi eravamo morti e ora siamo vivi, e quella cosa aveva deciso se eravamo destinanti al paradiso o all'inferno, e soprattutto che noi non ricordiamo niente di quel momento!" Aggiunse Lancillotto.
"Ma vogliamo parlare del fatto che la Morte sembra un dissennatore di Harry Potter?!" Si intromise Parsifal.
"Diavolo hai ragione!" Disse sorpreso Lancillotto.
"La Morte sembra cosa?" Chiese Galvano.
"Harry Potter sono una serie di libri e film su un mago, in queste notti ci siamo fatti la maratona con Lancillotto in soffitta, e i dissennatori sono una sorta di spiriti che ti succhiano via i ricordi felici, lasciandoti nell'angoscia più totale!"
Galvano li guardò impietrito per un attimo, scioccato da ciò che aveva appena sentito.
"Sconvolto?" Chiese Parsifal.
"Non riesco a capire se essere sconvolto su questi dissennatori, o sul fatto che non mi avete coinvolto nello stare svegli fino all'alba a guardare dei film!" Rispose Galvano.
"Ma ce la fate a stare cinque minuti zitti?" Urlò Gaius.
"Avrei dovuto aggiustare qualche rotella prima di rispedirli indietro!" Disse la Morte.
"Ehi!" Urlò il trio all'unisono.
"Senti Morte!" Disse Merlino cambiando argomento. "Abbiamo bisogno del tuo aiuto!"
"Dimmi pure Emris."
"Morgana è riuscita a scappare dal tuo mondo e si è portata dietro tutti loro assieme a Nimue."
"Sono perfettamente cosciente di questa cosa! Del resto, l'ho lasciata andare io."
"Aspetta che?" Interruppe sir Leon. "Ma sei scema?"
"Sir Leon!" Lo ammonì Gaius.
"Perché l'avresti lasciata andare?" Continuò Merlino.
"Beh perché abbiamo fatto un patto. Io le avrei dato la possibilità di tornare in vita e portarsi dietro chi voleva, in cambio lei mi cede un anno della sua vita. Un'anima per un anno di vita, è uno scambio equo non vi pare?"
"Si!" Disse Artù. "Specialmente la vita delle streghe, che sono immortali e non hanno fine fin quando non le uccidi tu! Guarda Merlino, ha un sacco di secoli di età!"
"Grazie per avermi dato del vecchio!" Disse Merlino girandosi verso il suo re. La Morte rimase in silenzio, sorpresa da come Morgana l'aveva ingannata, ma non poteva permetterle di vincere e doveva aiutare Emris.
"Sono sorpresa di questa sua mossa!" Disse infine. "Ma purtroppo io non posso lasciare questo posto per andare dai vivi e riportarla indietro, anche perché se riportassi indietro Morgana, dovrei riportare indietro anche tutti voi!"
"No!" Esclamarono alcuni.
"Oddio per favore no!" Esclamò Gwen.
"Non può riportarci indietro, non ho ancora avuto il tempo di assaggiare il tè inglese!" Disse Galvano.
"Per questo non ho intenzione di tornare nel regno dei vivi, almeno per ora!" Tutti fecero un respiro di sollievo. "Però posso aiutarvi, potrei far tornare io qualcuno che conosce Morgana meglio di chiunque altro, e mettendo magari qualche rotella a posto, posso fare in modo che stia dalla vostra parte almeno per un po'."
"In che senso per un po'?" Chiese Merlino.
"Purtroppo i miei poteri sono anche limitati. Ho la possibilità di fare tornare indietro qualcuno, ma senza un patto, come con Morgana, il morto può tornare vivo solo per ventiquattro ore, dopo di che, dovrà tornare quaggiù."
"Capisco." Disse Merlino. "E chi faresti tornare per aiutarci?" La Morte non rispose, si girò e si avviò verso le luci. Sparendo poi nel rosso dell'inferno.
"Per un attimo ho sperato che andasse in paradiso, possibile che ci devono toccare sempre i cattivi a cui fare da baby sitter?" Commentò Galvano, con l'approvazione di Lancillotto.
Dopo un'ultima ammonizione di Gaius si sentì un piccolo urlo di una voce maschile, tutti si spaventarono e sentirono salire l'ansia quando la Morte riapparve davanti a loro, assieme a qualcun altro. Dalla sua tunica nera uscì un uomo avanti negli anni con due grandi occhi azzurri che studiavano ogni cavaliere.
"Uther..." sussurrò Gaius.
"Uther Pendragon vi aiuterà a trovare un modo per sconfiggere Morgana. Gli ho modificato la memoria, ora è pentito delle sue azioni e vuole rimediare. Sta attento Uther, perché quando tornerai, forse le luci del paradiso potranno accoglierti. Ora andate!"
Uther si avvicinò agli altri, pronti per tornare indietro, si voltarono credendo di trovare una porta ma trovarono solo un muro di pietra nera.
Artù era rimasto immobile, mentre osservava suo padre avvicinarsi a lui con un sorriso sul volto.
"Papà..." sussurrò.
"Figliolo!" Rispose Uther mettendogli una mano sulla spalla. "Sei un re ora, non potrei essere più orgoglioso di te."
"Davvero?"
"Si!" Artù riconobbe sincerità per la prima volta nelle parole di suo padre e gli rivolse un sorriso.
"Eh, mi scusi, Morte!" Galvano li sorpassò con passo spedito verso la Morte che aveva tirato un lungo sospiro di pazienza: la prossima volta avrebbe tappato quella boccaccia a quel manzo, si ammonì. "Ci potrebbe dire come uscire da qui? Sa com'è Morgana e Nimue sono dai vivi, e noi siamo dai morti e dobbiamo portarci via, casualmente, un morto. Ci puoi aiutare?"
"Galvano!" Lo ammonì di nuovo Gaius.
"Va bene. Ma lo farò solo perché siete voi, se foste stati altre persone vi avrei fatto aspettare la fine dell'ora!" Rispose la Morte.
"Oh grazie mille cara, se vuoi in cambio ti lascio l'indirizzo della casa di Merlino!" La Morte schioccò le dita.
"Galva..." Lo ammonì Merlino. Ma non fece in tempo che subito si ritrovarono a volare nel vuoto e atterrare di schiena sul giardino della casa del giovane del mago.

Merlin: una guida nel mondo moderno || MerthurWhere stories live. Discover now