Capitolo 11 - Nessuno mette Nimue in seconda linea

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Nessuno deve mai più osare dire che Nimue è inutile!
La rabbia nella strega era sempre più forte e voleva vendetta. Dopo essere scappata dalla capanna di Morgana, Nimue si era avventurata in città ed era seduta sulla piazza di Buckingham Palace, osservando il cambio della guardia.
Gli farò vedere io chi comanda! Si pentiranno di avermi dato dell'inutile!
Il piano prese vita nella mente della strega in un attimo: per prima cosa doveva trovare un rifugio, in un posto dove nessuno l'avrebbe mai cercata. Vedendo delle persone in fila davanti a un piccolo chiosco con scritto "biglietteria" e dopo aver fatto due chiacchiere con una giovane ragazza, li facevano entrare a Buckingham, Nimue pensò che qualche stanza libera lì dentro ci fosse. Ma scartò quasi subito l'idea: troppe guardie.
Si alzò e si avviò verso il centro di Londra, guardandosi intorno, c'erano molti palazzi ma nessuna la soddisfava. Camminò fino ad arrivare quasi fuori città, e si ritrovò in una strada piena di villette chiamata Privet Drive, si una di quelle casette faceva al caso suo.
Si guardò intorno, fino a scorgere una piccola villetta che sembrava abbandonata, i muri erano ancora intatti e il colore era ancora acceso. La porta era aperta e Nimue entrò: era su due piani, al piano terra c'era un piccolo salotto e una cucina, una scala portava a un corridoio con camere e bagno, era pure munita di un sottoscala. Si era perfetta.
Si stupì del fatto che nessuno abitava in una casetta così carina e andò a controllare il cognome sul campanello: il numero 4 di Privet Drive aveva come cognome Dursley e una piccola targa diceva "La casa di Harry Potter". Nimue alzò le spalle ed entrò.
È il momento di fare qualche modifica a questo posto...
Aprí il sottoscala e con un movimento lento della mano, la parete pian piano divenne polvere, allargando lo spazio. Nimue scavò nel terreno e fece formare una piccola scala che portava sottoterra; una volta che la buca diventò abbastanza profonda, Nimue scese e con un altro movimento lento delle mani, fece trasformare la terra in pareti di pietra, fece apparire una luce potente, un pavimento anch'esso di pietra, degli scaffali e un enorme calderone al centro.
Qui metterò in atto la mia vendetta, e visto che ormai Morgana mi ha spiegato le sue intenzioni, comincerò proprio da lei. Farò in modo che non si senta solo messa in secondo piano, ma che tutti le voltino le spalle facendola sentire più sola di quello che già è. Vuole uccidere Uther per far tornare Mordred? Io non credo proprio, signorina.
Prima di mettere in atto il suo piano, però, doveva prima mettersi nelle condizioni di non essere scoperta. Uscì fuori dalla casa e aprí le braccia, alzando la testa al cielo. Una piccola nube grigia le uscì dal petto e formò una cupola attorno alla piccola casa diventando poi trasparente. In questo modo, nessun mago o strega poteva intercettare la sua magia, e agli occhi degli umani la casa sembrava semplicemente vuota.
Un incantesimo per evitare che mi riconoscano mi farà di certo comodo. Spero ancora di essere in grado di utilizzare la magia anche per le pozioni.
Mi serve una pozione che allo specchio io veda solamente il mio riflesso, ma gli altri vedano un'altra persona.
Vediamo, occhio di rana, crine di unicorno, semi di girasole del nord, un pizzico di polvere solare. Pestiamo e mischiamo il tutto e...
Nimue schioccò le dita la polvere si trasformò in un liquido rosso scuro. Lo versò in un piccolo calice e se lo avvicinò alla bocca, aveva un sapore di rosa e Nimue lo cacciò in fila tutto d'un fiato. All'inizio non sentì niente, ma iniziò a sentirsi ribollire dentro fino quasi a bruciare. Non era doloroso, ma non era neanche piacevole. Se si ricordava bene, questa pozione aveva l'effetto di un'ora.
Passarono alcuni secondi e poi l'effetto svanì. Nimue si palpò il volto, sentiva qualche lineamento diverso ma non sentiva nulla di preciso. Non poteva neanche guardarsi allo specchio perché avrebbe visto solo il suo riflesso, quindi doveva fare una prova.
Andò nel salotto e aprí un armadio, sorpresa di trovare dei vestiti totalmente disgustosi e colorati. Ne prese qualcuno trasformandoli di suo gusto, si infilò dentro dei pantaloni attillati e una maglia scollata e uscì di casa.
Nei suoi nuovi vestiti si sentì scomoda ma non le importava, la sua priorità era di scoprire se la pozione aveva funzionato o no.
Uscita di casa si avviò verso l'uscita di Privet Drive quando vide un'anziana signora assieme a un bambino andare verso una casa.
"Mi scusi!" Urlò Nimue attirando l'attenzione della donna. "Mi può dire che aspetto ho?"
"Mi scusi?" Chiese la donna stupita.
"La mia faccia! Come la vede?"
"Beh è molto bella, tondina, occhi verdi e il volto pieno di lentiggini. Perché?"
"Curiosità! Grazie!" Nimue corse via entusiasta della risposta.
Era riuscita a fare una pozione e sapeva padroneggiare la magia, cos'altro era ancora in grado di fare? La magia nera poteva essere dietro l'angolo, doveva solo trovare il modo di sperimentarlo su qualcosa, o meglio, qualcuno.
Rientrò in piena Londra e subito venne circondata da persone che potevano essere buone cavie per la strega, ma chi avrebbe avuto l'onore di essere la prima?
Vagò per le strade, tra i negozi, guardò le vetrine fino ad arrivare in una piazza che riconosceva: Buckingham Palace.
Si guardò intorno fino a quando non vide Merlino e Gaius camminare assieme guardandosi intorno preoccupati. Che stessero cercando lei?
Nimue si fece prendere dal panico e iniziò a guardarsi attorno cercando un posto dove rifugiarsi. Si avviò verso la biglietteria, mettendosi in coda come tutte le altre persone cercando di sembrare normale.
Continuò a fissare i due maghi che si avvicinavano sempre di più e sentì il suo respiro mozzarsi.
Ad un certo punto Gaius la guardò perplesso e lei posò lo sguardo a terra. Solo dopo quel gesto si ricordò che loro non vedevano le sue vere sembianze e si rilassò. Li guardò andare via dalla piazza e lei vide l'inizio del cambio della guardia. I cancelli si aprirono improvvisamente e un gruppo di persone entrò. Presa dall'entusiasmo si tolse dalla coda, infilandosi nel gruppo di persone che entrarono nel cancello. Ma appena entrò si staccò dal gruppo, scappando da un lato del cortile, lontana dagli occhi della gente e delle guardie. Si guardò intorno e cercò una porta per poter entrare nel castello, non sapeva da dove proveniva questa sua attrazione per quel posto e continuò a vagare fino a quando non sentì qualcuno.
"Ehi!" Si voltò e una guardia fece per afferrarle il braccio. Presa dal panico, Nimue gli lanciò un incantesimo di confusione in volto facendo ondeggiare la guardia. Ripreso l'equilibrio, la guardia fissò l'immagine della strega, ormai l'effetto della pozione stava svanendo e i suoi occhi stavano tornando azzurri. Nimue si sentì bruciare di nuovo e sperò che Merlino e Gaius non avessero deciso di passare improvvisamente da quella strada.
La guardia fissò Nimue per qualche secondo poi si inginocchiò davanti a lei.
"Mia Regina!" Nimue, presa dall'euforia sorrise alla guardia.
"Alzati, mio servo!" La guardia obbedì e il sorriso della strega si allargò: sapeva padroneggiare ancora la religione antica. "Dimmi, chi comanda questo regno?"
"Intendete la regina mia signora?"
"Si, proprio lei! Portami dalla regina!"
La guardia non fece discussioni e la fece passare dal portone principale. Tutte le altre guardie presero precauzioni, bloccando il passaggio ai due, ma con rapido movimento uguale della mano, Nimue incantò tutte le guardie sul loro cammino fino ad arrivare alla sala del trono.
"Ma che diavolo?" Chiese la regina dopo che la porta si spalancò e Nimue si avvicinava con paso spedito. "Guardie, guardie!"
"Già già!" Disse Nimue con tono calmo fermandosi ai piedi del trono, la regina sempre più spaventata. "Guardie, guardie!" schioccò le dita ripetutamente.
Tutte le guardie presenti nella stanza si unirono attorno a Nimue, pronti a prendere i suoi ordini. La regina si alzò di scatto sorpresa e spaventata allo stesso tempo. "Tenetela ferma!"
Due guardie si avviarono verso la regina, la presero per spalla e braccia costringendola a sedersi di nuovo. Nimue si avvicinò lentamente osservandola negli occhi.
"Vuoi uccidermi? Fallo, almeno ti farò vedere come muore una regina!"
"Ucciderti? No non ho nessuna intenzione di prendere il tuo posto, farai solo qualcosina per me!" Un ultimo movimento della mano e una polvere viola andò sulla faccia della regina, incantandola.
"Ai suoi ordini mia regina!" Disse la regina.
"Ottimo!" Commentò Nimue.
Ebbene si signori, il suo piano era cambiato, ora non aveva più bisogno di nascondersi in una casetta usata per un famoso film, ora aveva il castello della regina e ancora più importante, controllava la regina stessa, di conseguenza controllava tutta l'Inghilterra, ma soprattutto controllava la gente che ci viveva, compresa la compagnia della tavola rotonda.

Merlin: una guida nel mondo moderno || MerthurHikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin