Capitolo 14 - Bar La Tavola Rotonda

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"Tutti i cavalieri della tavola rotonda, giurano solenne, eterna fedeltà a sua maestàààà, re Artùùùù!"
Anche se le intonazioni non erano delle migliori, i clienti erano già diventati i migliori amici dei tre soci, per non parlare della loro gioia nel sentire che sapevano delle loro storie senza neanche sapere che fossero effettivamente loro i protagonisti... poverini, un po' facevano pena.
"Ehi Ehi Parsifal!" Sussurrò Galvano al collega mentre si stava caricando il vassoio di birre da portare al tavolo. Parsifal lo guardò curioso. "Servi senza maglietta!"
"Cosa?" Chiese sbizzarrito. "Fratello sono un cameriere, non uno spogliarellista!"
"Si ma pensa quante ragazze attireremmo! Andiamo Parsi, da quant'è che non vedi una donna!"
Parsifal non rispose subito, anzi abbassò lo sguardo per qualche secondo, poi ritornò a guardare Galvano, questa volta arrabbiato e se ne andò verso il tavolo con le birre.
"Quella potevi evitartela!" Disse Artù, avvicinandosi e asciugando un bicchiere.
"Ma è vero, voglio dire, non l'ho mai visto con una ragazza! Volevo solo fargli capire che oggi è un suo diritto divertirsi!" Fece una pausa e guardò Artù mentre metteva via il bicchiere. Appoggiò le mani al bancone e lo guardò con sguardo perverso.
"No! Assolutamente no!" Disse Artù secco capendo le sue intenzioni. "Non me la tolgo la maglietta!"
"Ehi Artù, allora questo sex on the beach, quando arriva?" Chiese una ragazza che era venuta lì con due amiche, sperando di divertirsi.
"Arriva subito!" Disse Artù guardandole con un finto sorriso. "Perché non provi te a divertirti con loro, mi sembrano disponibili..." sussurrò poi a Galvano.
"Me la menerai a vita lo so... ma volevo fare un favore a un amico e fargli conoscere qualcuna!"
"Magari lui non vuole qualcuna..."
"Che vuoi dire?"
"Pensaci!" E se ne andò.
In quel momento nel bar entrarono Lancillotto ed Elian, sorpresi dalla dolcezza del locale: semplice, di legno e ricordava molto le tavole calde dei loro tempi.
"Ehi ragazzi! Grazie per essere venuti, davvero..." Si fermò a fissarli. "Wow!"
"Cavolo, se reagisci così ogni volta che ci vedi..." cominciò Elian.
"No no, non voi... lei!" Galvano indicò una ragazza che era appena entrata, dall'aria graziosa. Era bellissima, i capelli castano chiaro, quasi biondi, due occhi verdi smeraldo e alcune lentiggini su un viso dolce, dai lineamenti definiti ma non troppo seri, il fisco ne troppo magro ne troppo grasso, semplicemente bellissima.
Galvano non aspettò un secondo di più a catapultarsi verso la ragazza, presentandosi.
"Beh alcune cosa non cambiano mai!" Commentò Lancillotto mentre si sedeva al banco con Elian.
"Benvenuta alla Tavola Rotonda! Piacere, mi chiamo Galvano!" Disse allungando una mano.
"Grazie! Piacere, Cindy." Anche la voce era graziosa. Si strinsero le mani e Galvano sentì come una scossa lungo la schiena.
"Posso offrirti qualcosa?"
"Oh no ti ringrazio, in realtà sono solo di passaggio! Vedi, abito qua vicino, ma sentendo la musica mi ero incuriosita e sono venuta a dare un'occhiata."
"Oh, beh, quando vuoi, il bar è aperto... per te..."
"Per me?"
"Si... per te sarà sempre aperto!"
"Sei molto gentile!" Si fissarono per qualche secondo in silenzio. "Beh, allora penso che un Moscow Mule non me lo può negare nessuno, quindi se non..."
"Accomodati dove vuoi, te lo porto subito!" E corse via, lasciando Cindy in una dolce risata mentre sceglieva dove sedersi.
"Guardalo, è da almeno tre ore che sta attaccato a quella ragazza!" Commentò Merlino, che era arrivato da poco.
"Eh dai Merl, lascialo divertirsi!" Disse Artù mentre gli metteva davanti un succo di mirtilli. "Come sta Ginevra?"
"È a casa con Gaius che dormono, hanno fatto un po' di pulizie oggi!" Disse il mago.
"Non ti sembra strano? Che Gaius stia sempre in casa da solo, senza mai uscire."
"Ha paura del mondo nuovo, non sa come comportarsi... prima o poi uscirà anche lui." Artù non rispose.
Parsifal stava portando l'ennesimo Spritz a una coppia che non faceva altro che slinguazzarsi, quando una ragazza chiaramente ubriaca gli si lanciò addosso e fu costretto a prenderla al volo, prima che volasse lei.
"Oooooh... scusami, non volevo ti giuro... ohhh no!" Iniziò lei, ubriaca fradicia. "Ti ho macchiato la maglietta, perdonami, sono un disastro!"
"Non ti preoccupare ne ho un'altra" la ragazza fece per bere un altro sorso. "Ma direi che tu hai bevuto abbastanza! Vieni al banco, ti faccio fare un caffè, come torni a casa?"
"Eheh, se vuoi a casa ci torno con te!"
"Non credo proprio che succederà, ma grazie del pensiero. Vieni!"
"E perché no?" Disse lei senza spostarsi.
"Non sono interessato... a queste...cose!" Disse lui non molto convinto.
"Oh mio Dio!" Esclamò la ragazza, continuando a rifiutarsi di camminare. "Sei gay!"
"Cosa? No io non..."
"Allora perché non torni a casa con me?"
"Perché primo, come ho già detto, non sono interessato e secondo vivo con dei miei amici e non mi va che mi rompano le balle. Quindi per piacere vieni al bancone, prenditi un caffè e vai a casa!" La ragazza obbedì sbuffando.

"Quindi tu sei laureata in criminologia!" Disse Galvano stupito. Cindy annuì. "Ma sei finita a fare l'insegnante del liceo di letteratura."
"Così pare." Rispose lei.
"Wow! Certo che la vita è un covo di sorprese, voglio dire, non sai mai cosa succederà domani e anche se lo hai immaginato o ne sei convinta, la vita ti manda comunque una sorpresa e qualcosa di inaspettato."
"È questa la parte divertente."
"Già..." Cindy finí il suo drink, mentre Galvano la fissava intensamente, ma lei guardò l'orologio, saltando in piedi.
"Oh mamma! È tardissimo!" Disse mettendosi la giacca.
"Ma... sono solo le dieci!"
"No invece è tardi, lo sapevo che non dovevo fermarmi, Mike mi ucciderà!"
"Aspetta! Chi è Mike?"
"Il mio fidanzato! Avevamo appuntamento a casa un'ora fa!"
"Aspetta, sei fidanzata?" Disse lui deluso alzandosi in piedi a sua volta.
"Si! Perché non l'avevi visto questo?" Disse lei, mostrando un anello di fidanzamento bellissimo, con un diamante enorme. Galvano non rispose e Cindy uscì dal locale in fretta e furia, lasciando il cavaliere con un dolore lacerante, mai provato prima.
"E questo da dove viene?"

Merlin: una guida nel mondo moderno || MerthurWhere stories live. Discover now