Matrimoni con bandiere arcobaleno

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Kilgarah ci aveva messo meno di una settimana a trovare e completare un corso online per avere la qualifica di "prete".
Si erano sposati nel giardino della casa dove tutto era iniziato, col lago sullo sfondo.
I primi ad arrivare all'altare furono Lancillotto e Nimue.
"Miei cari compagni." Esclamò Kilgarah. "Siamo qui riuniti oggi, per celebrare l'unione tra Sir Lancillotto e Miss Nimue. Volete recitare i vostri voti?"
"Si, inizierei io. Se per te va bene." Nimue annuì e Lancillotto continuò. "Ehm... non ho mai saputo cosa fosse effettivamente l'amore. Certo avevo l'amore per mia madre, per la mia famiglia. Poi ho incontrato un ragazzo, di nome Merlino." I due si guardarono mentre le dita di Lancillotto e Nimue sfregavano l'una sull'altra. "Lui mi ha fatto scoprire cos'è l'amore dell'amicizia. E così ho incontrato tutti i miei compagni. Una serie di avvenimenti mi ha portato a te, Nimue. Grazie a te ora so cos'è l'amore vero e sono onorato di poterlo provare con te."
Nimue sospirò e poi parlò.
"Mio caro Sir Lancillotto. Ormai mio marito. Te dici di aver avuto amici, io ho avuto sempre e solo me stessa. Ho sempre odiato tutto e tutti, tanto da tradire Morgana e incantare la regina. Mi hai fatto innamorare di te col tuo discorso, ma è stato un amore che è cresciuto lentamente nel tempo, come dovrebbe essere. Ed è un amore bellissimo, a cui non potrei mai rinunciare."
Kilgarah si asciugò una lacrima.
"Nimue, vuoi prendere il qui presente Lancillotto, come tuo legittimo sposo?"
"Come potrei dire di no?"
"E vuoi tu, Lancillotto, prendere la qui presente Nimue, come tua legittima sposa?"
"Il più bel si della mia vita."
"Allora, per i poteri da me conferiti, grazie sito online, io vi dichiaro marito e moglie. Puoi baciare la sposa."
Semplice. Breve. Vero. Queste tre parole descrivevano il matrimonio di Nimue e Lancillotto. La compagnia balzò in piedi, esultando. Merlino era stato scelto come testimone per Lancillotto, mentre Morgana e Ginevra lo erano per Nimue. I testimoni abbracciarono forte i due sposi e apportarono le firme sui documenti, ufficializzando il loro legame.
Una volta che i due si sedettero, fu il turno di Morgana e Ginevra.
Entrambe avevano un vestito bianco, semplice ma che le rappresentava a pieno.
"Non trovo le parole per descrivere la mia sorpresa nel vedere questa coppia davanti a me." Disse Kilgarah. "Sono stato in quella grotta abbastanza a lungo da credere che nessuna delle due sarebbe corsa in soccorso dell'altra. Ma a quanto pare avevo torto. Non avrei mai pensato che una strega spietata, come era la vecchia Morgana Pendragon, potesse innamorarsi di una umile ragazza dal cuore d'oro. Ed è quindi, con tutta la mia gioia, che vi lascio dire i vostri voti."
Le ragazze si guardarono, stringendosi le mani. Parlò prima Ginevra.
"Mi hai regalato sin da subito la più bella delle amicizie. Grazie a te ho sempre avuto una spalla su cui piangere, una psicologa a cui raccontare i miei problemi, un'amica di cui potermi fidare. Anche quando sei andata via, hai sempre avuto una piccola parte nel mio cuore. L'ho sempre ascoltato, mi diceva di non smettere di sperare di credere in te. E cavolo se aveva ragione. Sono la ragazza più fortunata del mondo."
"Gwen, mia cara Gwen, tu dici di aver ascoltato il tuo cuore e ti ringrazio per tutto quello che hai fatto per me. Io invece ti dico che da oggi in poi, il mio cuore appartiene a te, perché se c'è una cosa che amo sei proprio tu e sono pronta ad affidarti la mia vita. Grazie a te mi è rimasta quella piccola fiammella nel petto che mi faceva ripensare a casa, a te. Vorrei averla ascoltata sin da subito, forse avrei risparmiato molto dolore e Camelot esisterebbe ancora, eppure l'unica parola che mi viene da dire al destino è grazie, perché forse non sarei mai arrivata da te. Quindi grazie, destino, e grazie Ginevra per avermi scaldato il cuore d'amore." Guardarono Kilgarah.
"Spero che nessuno dei presenti voglia obbiettare la loro unione." Un coro di "noooo" si alzò e il vecchio drago rise assieme alle spose. "Ed è allora con immensa gioia, stupore, brividi e molto altro, che vi dichiaro moglie e moglie. Potete baciarvi."
Le due si scambiarono un bacio affettuoso mentre il pubblico si alzava un'altra volta per esultare.
Mordred, testimone di Morgana, piangeva mentre apportava le firme sui documenti. Anche Artù non era da meno: vedere Ginevra ancora più felice di quanto fosse quando era con lui gli scaldava il cuore. Essere il suo testimone per lui era un onore di cui si sentirà sempre in debito.
Il momento tanto atteso arrivò. Artù e Merlino erano in piedi davanti a Kilgarah. Prima di iniziare, il loro cerimoniere fece un lungo sospiro di emozioni e parlò.
"Possiamo dire tutti che ci aspettavamo questa coppia." La folla ridacchiò. "Il gay vibe, in fondo, era ovvio. L'amore che vi ha sempre legati è indescrivibile, così come quello che provo io che sto per unirvi nel sacro matrimonio. Non credo ci sia altro da aggiungere, dite pure i vostri voti." Iniziò Artù.
"Ricordo ancora il nostro primo incontro. Quando tu hai difeso quel ragazzo e io ti ho fatto lanciare le verdure in faccia." I due sposi risero al ricordo. "Grazie a te sono diventato un guerriero. Prima ero un principe che andava in giro a vantarsi del suo potere. Ma da quando sei arrivato a corte è cambiato tutto, tu mi hai cambiato. Mi hai aiutato a diventare il re che serviva a Camelot e non potrei mai ringraziarti abbastanza per ciò che hai fatto. Sei rimasto con me fino alle fine, fino al mio ultimo respiro. Hai combattuto al mio fianco, mi hai aiutato nei momenti più bui, mi hai fatto ridere quando volevo piangere. Sei davvero speciale Merlino, non solo sei una gran testa di fagiolo, ma sei anche un ottimo migliore amico, un ottimo consigliere, un ottimo capo di lavoro e, da oggi, anche un ottimo marito. Anche se ho avuto una donna cazzuta come moglie, non potrei chiedere marito migliore per far crescere questa Albion. Insieme."
Galvano, testimone di Merlino, gli tirò due pacche sulla spalla e il mago capì che era arrivato il suo turno. Si schiarì la gola e iniziò.
"Ammetto che ti odiavo un po' all'inizio." Artù ridacchiò. "Ho letto da qualche parte che le relazioni migliori partono dall'odio, e credo che, chiunque l'abbia scritto, abbia ragione. Siamo passati dall'essere due asini, a due teste di fagiolo, a due amici, a due compagni di avventura, a due inseparabili partner in crime, a mariti. Non me la sento di aggiungere nient'altro a quello che hai detto te, perché in quelle parole hai racchiuso tutti i miei pensieri nei tuoi confronti. Non mi sono innamorato di te per i tuoi muscoli, o i tuoi occhi, mi sono innamorato della tua lieve intelligenza, del fatto che non vedi l'ora di aiutare gli altri, della tua bontà d'animo e molto altro. Hai un cuore così grande che Albion sarà la terra più pura di tutte. Hai tenuto su una Camelot che stava crollando, hai creato una compagnia di squilibrati per combattere una strega che ora è imparentata con entrambi. E ora partiamo, per questa nuova avventura, io e te. Partiamo."
"Inutile aggiungere altro, io vi dichiaro marito e marito. Potete baciarvi."
Kilgarah si fece da parte, lasciando spazio ai due nuovi coniugi. I due si baciarono con passione e il gruppo esultò più forte che mai.
Galvano e Morgana apportarono le firme sui documenti e anche loro adesso erano ufficiali.

"Stanno bene, vedi? Merlino è davvero felice, per una volta." Disse Gaius.
"Così come merita." Aggiunse la Morte. "Tutti voi lo meritate. Anche tu."
Gaius la guardò e le sorrise con le lacrime agli occhi.
"Sai da una parte vorrei essere la con loro, a festeggiare, ma dall'altra non oso immaginare il casino che stanno facendo."
"Ma Gaius... il linguaggio."
"Oh suvvia, non scandalizzarti. Con quelle teste di fagiolo che ti aspettavi?" E così risero anche loro.

Le tre coppie ora ballavano in centro, mentre Elian e Lion erano un pochino più in disparte, a godersi lo spettacolo.
"La renderà felice?" Chiese Lion.
"Oh sono sicuro di si. L'ho vista solo una volta felice sai? Felice davvero, come lo è adesso intendo."
"Ah si? E quando?"
"Quando l'hanno presa come serva di Morgana."
Elian sorrise al ricordo della sorella che esultava per il suo nuovo lavoro. "Si renderanno felici a vicenda."
"Credi che anche noi troveremo qualcuno che ci farà sentire così?"
"Siamo sette bilioni su questo pianeta. E chissà quante altre persone ci sono nell'universo. Quindi si, arriverà, ne sono sicuro Lion." Elian diede due pacche sulla schiena del compagno. "Basta avere un po' di pazienza."

Parsifal si staccò dal gruppo, stanco morto dalla danza e al suo posto andò Kilgarah.
Parsifal raggiunse Galvano, il quale gli lanciò subito un bicchiere di champagne in mano.
"Sei sopravvissuto?" Rise Galvano.
"La mia parte l'ho fatta. Tra poco tocca a te."
"Preferisco ubriacarmi che ballare."
"E dai, fallo per Merlino."
"Gli ho fatto da testimone, per una settimana non dovrà chiedermi favori." Parsifal rise spensierato.
"Posso dirti una cosa, Parsi?"
"Certo che si." Galvano teneva gli occhi sul gruppo danzante, Parsifal invece guardava il suo amico.
"Mi sento davvero fortunato ad averti come compagno di avventura. Voglio dire stiamo gestendo una locanda da soli, per noi è tantissimo!" Parsifal rise. "E spero che non rovinerà la nostra amicizia, ma... ho come l'impressione che sia tu quello a cui voglio donare il mio cuore. Non so se comprendi." Questa volta Galvano lo guardò e Parsifal sorrise.
"Mi chiedevo quando me l'avresti chiesto."
"Come prego?"
"Mi hai chiesto di servire i tavoli senza la maglietta! E scusami eh, ma davvero non vedevi quanto ero geloso di te e Cindy? Davvero Gal, se non esistessi bisognerebbe inventarti."
"È un si, quindi?"
"È più di un si." Galvano gli sorrise e stava per baciarlo, ma Parsifal lo fermò. "Però per me è tutto nuovo. Ho bisogno di tempo per capire e scoprire tutte queste cose nuove."
"Certo, sono d'accordo." Tornarono a guardare il gruppo. "Però dai, almeno hai imparato qualcosa di nuovo."
"Si. Ho imparato un sacco di parole nuove."

Merlin: una guida nel mondo moderno || MerthurWhere stories live. Discover now