Capitolo 25 - 3 ore prima

743 51 6
                                    

Morgana si staccò dall'abbraccio di Mordred e guardò la regina. La donna era a terra, seria e tremante: nonostante tutto voleva risultare forte, e questo sorprese Morgana.
"Ordinate alle vostre guardie di portare qui la famiglia reale." Disse la strega. "Assieme a tutte le guardie che sono entrate in contatto con i prigionieri."
"Siete voi la regina, ordinatelo voi." Fu la risposta.
Morgana si sentì invadere dalla rabbia: pure in quella posizione, la regina Elisabetta aveva il coraggio di risponderle a tono.
La porta si aprì ed Harry entrò di corsa, mentre Meghan ansimava dietro di lui. Il principe si fermò, la mano sull'elsa della spada, e osservò la scena. Guardò Morgana con ira e lei quasi alzò gli occhi al cielo.
"Rimetti la corona al suo posto e vattene. Forse non ci saranno conseguenze, se collaborerai." Disse serio Harry.
"Oh, Harry." Morgana aveva usato un tono triste, quasi come se fosse dispiaciuta per lui. "Sei sempre stato l'anello debole della famiglia vero? Ma guardati, sei l'unico qui dentro che non vedrà mai il trono. E questo ti fa arrabbiare vero? Ti fa arrabbiare perché tuo fratello avrà tutta la gloria, una volta che tua nonna non ci sarà più. Sarà lui a prendersi tutti gli applausi, tutte le urla di gioia. Mentre tu cosa avrai?" Si stava avvicinando e gli occhi di Meghan stavano iniziando a tornare colorati. L'incantesimo funzionava solo se Morgana si concentrava su di esso: in quel momento la strega stava puntando ad altro.
"Non ascoltarla Harry, hai il diritto di prendere da solo le tue decisioni." Disse seria la regina. "Io ti sosterrò comunque."
"Awww." Morgana guardò la regina. "Adesso lo sostenete? Che dolce che è, vero Harry? Ma allora perché non darti il suo sostegno fin da subito?" William entrò nella sala, sguainando la spada e osservò Morgana. Meghan gli mise una mano sul petto, ormai aveva ripreso totalmente il senno, e avvicinò la bocca al suo orecchio.
"Mi controllava. Sta cercando di farlo anche con Harry, se l'attacchi ti metterà contro tuo fratello." Parlò veloce e sottovoce, ma William la capì lo stesso, per fortuna.
"Io posso darti la gloria che meriti." Disse Morgana. Mordred andò al suo fianco, sguainò la spada e si preparò ad attaccare William. "Vieni con me Harry, insieme non solo conquisteremo questo paese, ma il mondo intero." Allungò una mano verso di lui e rimase a fissarlo.
"Harry no!" Disse Meghan dolcemente. "Non importa se non sarai re. Ci sono cose molto più importanti, come tuo figlio. Pensa a lui, pensa a come dovrebbe sentirsi mentre cresce in un mondo dove sua padre si è rivoltato contro il suo paese." Harry guardò sua moglie e Morgana allungò ancora di più la mano, ritrovando l'attenzione del principe.
"Tuo figlio avrà il potere che gli spetta." Disse Morgana.
"Harry." William gli mise una mano sulla spalla, ma il fratello non lo guardò. "So come ti senti. Ti senti privato di tutto e ora che hai incontrato Meghan pensi di poter avere quella libertà. Beh l'avrai, è una promessa che ti faccio da fratello. Ho sempre saputo che non volevi far parte di questa famiglia, anche la mamma era così. Ho sempre visto lei in te." Harry lo guardò. "Nei tuoi occhi vedo il suo sorriso, quando ci rimboccava le coperte prima di dormire. Era una donna straordinaria e sei proprio come lei. Non farti ingannare, le sue possono essere solo che parole. Fidati di chi ti è stato accanto da nascita, fidati di Meghan, di Kate, della nonna..."
"Di sua altezza reale!" Esclamò Elisabetta e William rise.
"Fidati di sua altezza reale, la regina." Continuò. "Fidati di me." Allungò un braccio. "Ritorniamo a essere i fratelli che questo palazzo ricorda: quelli allegri, quelli uniti. Torniamo a essere un noi."
Meghan aveva le lacrime agli occhi e dei passi entrarono nella sala. Morgana guardò Kate osservare la scena e allora si che alzò gli occhi al cielo.
Harry strinse la mano del fratello. Questa volta Morgana si sentì con le spalle al muro. Indietreggiò mentre anche Harry sguainava la spada e allungava l'altro braccio verso la sua testa.
"Questa la prendo io!" Afferrò la corona e la fece rotolare verso sua nonna.
La donna la prese e le guardie l'aiutarono a mettersi in piedi. Morgana guardò spaventata la regina che riprendeva il suo potere. Indossò la corona con orgoglio, assaporando il suo potere.
"Tocca a noi ora!" Esclamò la regina.
Harry e William si lanciarono su Morgana e Mordred, mentre Kate tirava via Meghan, portandola al sicuro dietro alle guardie. Anche loro avevano sguainato le spade e stavano pronti a difendere le donne.
Mordred si lanciò sui principi, ma Morgana lo tirò a se, abbracciandolo e proteggendolo.
"Non controlli più nessuno ora!" Esclamò Harry.
"Davvero?" Gli chiese Morgana. Sussurrò un incantesimo, i suoi occhi brillarono di giallo e i due principi volarono addosso alle guardie. Kate urlò mentre soccorreva il marito svenuto.
Morgana lasciò Mordred e si avvicinò. Meghan, vedendo che il marito stava bene, afferrò una spada e l'alzò sulla strega. Mordred le parò il colpo, ma la duchessa di svelta e con un colpo secco, gli tagliò la gamba a livello della coscia. Mordred urlò e si ritirò accanto a Morgana.
"Incosciente di un bambino!" Disse la strega. Meghan arretrò e inciampò nei piedi di William, finendo sulle regina. "Siete così teneri quando vi unite."
"Che cosa vuoi da noi?" Urlò Kate. "Perché non puoi lasciarci in pace?"
"Non c'è bisogno di urlare principessa! Vorrei, infatti, darvi un consiglio! Avete costruito un nuovo regno sui detriti di Camelot, avete distrutto il mio castello, il mio popolo e ora io rivoglio il mio trono. È sempre stato mio, anche quando quell'idiota di mio fratello era vivo! Andate a farvi un ripasso della storia, potreste scoprire cose molto importanti e spiacevoli."
"Non so cosa sia Camelot." Disse la regina. "Ne chi sia tu. Ma non darò mai il mio trono a una pazza come te!"
"Oh, che peccato. In fondo, io volevo solo un esercito. Devo uccidere qualcuno, sapete come funziona la guerra no?"
"Uccidilo te, non sporcare di sangue le mani di persone innocenti." Disse Harry ansimando.
"Sei un mostro!" William sussurrò la frase, rinvenendo, e Morgana si accigliò.
"Tanto domattina ci risveglierete e penserete sia stato tutto un brutto sogno." Disse la strega.
Pronunciò l'incantesimo e tutti, guardie comprese, si strinsero tra loro.
Irritata fino all'osso, Morgana andò via dal castello con Mordred che zoppicava dietro di lei. Molti la guardarono uscire e curare la ferita di Mordred.
Andò nella foresta, il cappuccio tirato su, come quello sì Mordred.
"Issiah tunral biukul." La radici degli alberi si mossero. Uscirono dal terreno, i rami più alti si piegarono su se stessi, formarono curve, forme.
Le foglie si alzarono da terra, avvolsero le pietre. L'esercito di Morgana si formava al suo passaggio, uomini della natura, pronti ad uccidere al suo comando.
Era pronta.

Merlin: una guida nel mondo moderno || MerthurOnde histórias criam vida. Descubra agora