Capitolo 52

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Potei ricordare solamente l'inebriante sensazione di pienezza, una volta che -il dì seguente- mi svegliai, in preda ad un'insolita agitazione, che, tuttavia, la vista di un Bradley dolcemente dormiente fece svanire.

Persino la sua nuditá era accattivante!

Egli sembrava lottare con le lenzuola, in quanto le sue gambe si agitavano freneticamente, costantemente in cerca di una pace fisica, che trovarono solamente trascorsi alcuni istanti di battaglia.

Le sue labbra apparivano pallide, il fuoco dipinto su di esse era -evidentemente- svanito nella passione della notte precedente, ed io -benché avvertissi ancora le fauci del sonno tese sulla mia figura- non potei fare proprio a meno di ammirare anche quello che si apprestava ad essere un particolare insignificante, in una simile concentrazione di bellezza.

Come amavo la sua capigliatura scapestrata! Questa conferiva alla sua immagine solennitá e autorevolezza -caratteristiche che, di certo, nessun uomo sano di spirito avrebbe negato Bradley avesse- dunque la mia anima era indiscutibilmente più protetta da qualunque avversità.

Le sue dita erano poggiate sul mio seno e, di tanto in tanto, descrivevano cerchi concentrici, eppure i suoi occhi non si aprivano.

Il suo volto era troppo fanciullo per essere destato bruscamente!

Dopodiché, il mio sguardo scivolò sul suo petto, ancora graziosamente nudo, e ringraziai segretamente il buon Dio per aver inviato uno dei suoi angeli al mo fianco.

O forse dovevo ringraziare Lucifero per avermi donato uno dei suoi demoni?

In ogni caso, quale creatura meravigliosa!

Con un lieve cenno del capo, decisi di accantonare la mia salda venerazione, e mi vestii con un semplice abito in taffetà grigio, eppure fui costretta ad irrompere nello stanzino di Dorothy per chiedere il suo ausilio.

La donna sosteneva nei miei occhi brillasse una gioiosa luce differente, e sembrava -inoltre- molto ligia a scoprirne la ragione, ma glielo impedii ben presto replicando che questa era solo una sua futile impressione.

Oh, l'effetto dell'amore!

Tanto dolce per brillare e tanto malsano per distruggere!

Rabbonii i miei sensi con qualche minuto di lettura nel salone, tuttavia, quando udii alcuni veloci passi scendere dalle contorte scale, mi ricomposi e mi alzai velocemente, chinando il capo e avvolgendo il volume attorno al mio indice.

Solamente alzando lo sguardo potei ammirare un Bradley appena desto -pertanto il suo volto era dipinto di una tesa luce offuscata, la quale lo rendeva tenebroso- eppure i suoi occhi furono abbastanza vigili per osservarmi scrupolosamente.

Mi squadrarono.

Avvampai, dunque.

Ed egli si avvicinò.

Con un indice alzò il mio mento: "Suvvia, non essere così maledettamente timida, mia cara." Voce grave miscelata all'enfasi che inserì nel pronunciare simili parole.

Oh, come potevo non arrossire a ricordi tanto vicini, mio Dio?

Quando deglutii, egli aggiunse: "Non è nulla che tu reputerai ancora sconosciuto per molto..."

Ah, santa Vergine!

Desiderio celato tra le parole!

I sussulti del mio petto riverberarono tra le mie orecchie, tantoché non riuscii ad udire ciò che egli mormoró poco dopo, forse perché la mia concentrazione era ferrea sulle sue labbra, o forse per qualche altra ignota ragione!

Rifiuto e seduzioneWhere stories live. Discover now