Capitolo 54

14.2K 775 51
                                    

Silenzio.

"Io le ho detto che..." Le parole mi morivano in gola. "che ti amo." conclusi.

Bradley non replicò; solamente il suo sguardo esternò la gioia della quale il suo cuore, ora, aveva iniziato a sussultare, dunque accennò un sorriso, innocuo e gratificante, e prese le mie mani tra le sue.

Come si confacevano perfettamente le nostre dita!

D'improvviso, esse erano calde, ardenti, quasi la mia rivelazione avesse lacerato il mare ghiacciato che imperversava nella sua anima.

E fui gaia, pertanto, di un tale effetto!

Chinai il capo, allibita e talmente esterrefatta, che non riuscii proprio ad alzare lo sguardo se non mi avesse costretta il giovane, il quale posò un indice sotto il mio mento e indirizzò i miei occhi verso i suoi.

Ero certa mi avrebbe baciata, eppure egli si limitò a schiudere le labbra e a dire: "Vedi come l'amore trionfa sull'odio?" I suoi occhi brillavano di una luce di soffusa letizia, e il suo voltò si illuminò così intensamente da contrastare con il suo abbigliamento scuro e funereo.

Rallegrati, cuor mio, a tanta gioia! esclamai.

Aprii la mano ed intrecciai le mie dita alle sue, giacché ero certa che se avessi schiuso le labbra per esternare la mia congiunta felicità, queste velocemente si sarebbero richiuse, poiché le mie emozioni erano bagnate di lacrime commosse.

Dopodiché, egli si alzò lesto e raggiunse nuovamente la finestra, e al davanzale interno di questa resse le sue braccia, possenti e divinamente salde nella forza giovanile.

Il suo sguardo era diretto alle fauci della boscaglia ad Occidente, e le movenze dei suoi occhi curiosi apparivano quasi sincronizzate al suo respiro.

La sua immagine era stata resa perfetta, sì, -dannatamente perfetta!- dalla generositá di Madre Natura, poiché non avevo mai ammirato nulla di una tale bellezza estremamente glaciale e bollente di desiderio al medesimo tempo.

Se solo avesse saputo realmente ogni singolo dettaglio delle emozioni che nutrivo in sua presenza!

E la sua figura così apparentemente felicemente tormentata mi rammentò quei momenti in cui credevo egli vivesse in un profondo agio spirituale, dunque -ahimè!- da sciocca ero sempre pronta a schernire i suoi umori.

Ma ora, oh ora! La situazione era molto differente! Poiché la comprensione che nutrivo nei suoi riguardi mi donava un accesso più consono ai pensieri del suo cuore.

"Le tue dolci parole hanno bruciato i carboni ardenti che troneggiavano sul suo capo, pertanto ella non ha potuto replicare con altro, se non con una dichiarazione di arresa." La sua voce divenne grave e risoluta, ma molto espressiva. "Devi sapere, Allyson," Egli girò sui tacchi e posò un indice sulle sue labbra, in una movenza riflessiva. "che mia madre è sempre stata, sin da giovinetta, una donna molto orgogliosa, restia a condannare i suoi peccati per sua mano, nonostante devo ammettere che -al tempo- ella non commetteva nulla potesse renderla meno affabile di quanto apparisse. Ma" Si posizionò dinanzi a me, le mani nelle tasche, e la voce improvvisamente acuta. "la vita ha saputo ricompensarla in quanto a errori. Il primo è stato quello di abbandonarmi. Di lì, mia cara -e te ne parlo per evitare tu possa intraprendere la medesima strada- dinanzi a lei si è aperta una via buia e oscura, quella che tu, da buona religiosa, definiresti un artiglio di Lucifero." Detto ciò, piegò un ginocchio e si resse a questo, il capo alto ad osservare il mio volto. "E ha peccato, poiché la vita muta la nostra essenza. Così come ho peccato io, moglie mia." Rivolse un breve sguardo alla finestra, incapace di enunciare simili aspetti con lo sguardo saldo sulle mie pupille. "Non sono mai stato uno stinco di santo, poiché sono stato un maledetto perverso, un malizioso deviato sin dalla più innocua giovinezza, Allyson. Ma non avrei mai abbandonato mio figlio, nonostante ancora non conosca la sensazione di essere padre, e non azzardarti a pensare che i miei passati peccati possano influire sul nostro futuro." Alzò una mano e le sue dita carezzarono la mia guancia, e mi abbandonai a quel tocco caldo, che destò le mie sensazioni emozionali. "In ogni caso, la tua illibatezza saprà come destarmi, qualora io dovessi accennarti poco amore rispetto a quello immenso che in realtà provo per te. Forse, è proprio questo ciò che mi ha donato il desiderio di essere maritato con te."

Non riuscii a dimostrare indifferenza o agio dinanzi alle sue parole, poiché il mio cuore era tanto emotivo che le mie ciglia iniziarono ad inumidirsi ulteriormente, sotto la spinta dell'incredulità frammista alla commozione.

Piegato sulle ginocchia, Bradley mi osservava scrupolosamente, quasi fossi una fanciulla richiedente affetto e attenzioni, dunque le sue labbra -molto spesso- si aprivano in una morsa tenera, e il suo piglio mi scaldò il petto, tanto era veritiero il suo amore, compresi.

"Vuoi amore, la tua anima lo desidera soavemente, tuttavia non lo pretende con superbia. Ti lasci amare per la tua prontezza innocente, e no, oh! Non chinare lo sguardo!" Egli si avvicinò, alzandosi leggermente e accarezzò la mia capigliatura.

Poco mi importava, davvero, della mia acconciatura disordinata, se a renderla discola erano state le sue carezze!

"Mi domando come tu sia riuscita ad adoperare con una simile abilità la tua calma nei confronti di una donna tanto impulsiva" Sospirò. "e a renderla tentennante ai suoi stessi propositi, quando ella credeva io non potessi mai meritare l'affetto di altre donne se non il suo, in quanto mia madre." Voce tenue! "E si è molto adirata -è evidente- quando ha dedotto fossi ben accetto dal tuo amore, rifiutando così il suo."

Dopodiché, con mio grande stupore e gioia -poiché la sua vicinanza creava in me una sorta di barriera invalicabile con le mie emozioni- egli si alzò ed iniziò a camminare in circolo per le nostre stanze, e sembrava aver riacquistato la pienezza della sua tranquillitá. "Dunque, ti ripeto che io non avverto alcun bisogno possa derivare dalle mani di quella donna. Dio me ne ha privato e io ho sviluppato rassegnazione." disse, poi inarcò le sopracciglia, perplesso, e si rivolse a me. "Io sono felice. E tu? E tu lo sei?"

Tempo addietro avrei scosso il capo, negato con tutta la mia audacia, ma ora, come potevo dissentire all'evidenza? Quale gioia mi era donata dalle sue buone parole! Attenzioni amorevoli e qualunque altro profondo e onorevole gesto il buon Signore avesse permesso egli dispensasse!

Annuii. "Sì, Bradley. Io sono felice con te."

Egli sorrise, celando la sua immensa gioia. "E domani lo sarai ancor di più, dunque."

**********

Rivelazioni, uh uh.

Dove la porterà?

Votate e commentate!

Il prossimo sarà l'epilogo.

Rifiuto e seduzioneWhere stories live. Discover now