𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]

五 (five)

La mattina arrivo a scuola grazie alla sola forza delle mie gambe.
I miei amici e i quattro ragazzi di ieri sono riuniti davanti alla macchina di Taehyung.

Sbuffo e mi tolgo di dosso lo zaino e lo butto per terra, sedendomici sopra, alzo lo sguardo e mi ritrovo 6 paia di occhi che mi osservano. Alzo la mano per salutarli <<'Giorno>>.

Jungkook scoppia a ridere <<Questa mi è nuova Jimin!>> poggio gli avambracci sulle ginocchia e alzo lo sguardo <<Prega che non ti prenda a pugni entro la fine della giornata Kook>> ringhio.

Con la coda dell'occhio vedo Yoongi sorridermi. Ieri ho detto a mio padre di voler vivere con lui e non con mamma.
Penso che gliel'abbia detto perché stamattina mi ha completamente ignorato.

<<Oggi dopo scuola ci volevamo vedere, Jimin sei dei nostri?>> alzo lo sguardo per rivolgerlo a Hoseok <<Certo>> Taehyung e Jungkook si danno il cinque.

Vedo Yoongi accennare un sorriso, sollevo lo sguardo per guardarlo negli occhi scuri.
Il vento mi frusta le guance, la campanella inizia a suonare.

Con uno sbuffo mi alzo e prendo il mio zaino mettendomelo in spalla, <<Ci vediamo dopo>> borbotto, la mia frangetta mi impedisce di vedere quel che mi circonda, mi passo una mano fra i capelli mentre sento il cuore palpitare e uno strano calore alla bocca dello stomaco.

Qualcuno mi avvolge un braccio intorno al collo <<Jimin? Cos'era quello?>> rivolgo la mia attenzione a Taehyung che mi guarda con aria curiosa e inquisitoria.

<<Cosa?>> in risposta lui mi scuote le spalle e sbuffa <<Quello sguardo fra te e Yoongi. Cos'era?>> mi giro verso il moro che mi da le spalle, sta parlando con Namjoon.

Il freddo mi penetra nelle ossa, devo entrare <<Niente>>.

Lascio il mio amico nel mezzo del parcheggio e mi dirigo in classe.
Sono già esausto.

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Ho molte idee per questa storia.
Mi dispiace solo che
sono un piccolo concentrato di rabbia, ansia e gentilezza.
Suppongo che la mia scrittura vi farà piangere con una carezza.