結語 (epilogue)

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Sento il telefono squillare e come una molla balzo seduto sul materasso per lo spavento, cerco di adattare la vista al buio della stanza e alla cieca afferro il mio cellulare, rispondo senza leggere chi sia il mittente della chiamata.

<<Pronto?>> Mormoro con voce impastata dal sonno, mi stropiccio gli occhi e cerco con lo sguardo la mia sveglia sul comodino <<Minnie>>

Tiro un sospiro divertito, <<Yoon->> e poi vedo l'orario <<Perché cazzo mi hai chiamato alle quattro del mattino?!>> Lo sento ridere dall'altro capo del telefono e scuoto la testa mentre riaffiorano i ricordi di mesi fa, quando lo chiamai io a quest'ora e lui mi rispose con un brontolio sommosso.

<<Mi chiedevo se ti andasse di fare un giro...>> mi metto in piedi in un battibaleno mentre sento il mio cuore palpitare e combattere per uscirmi dal petto, <<Andiamo a vedere l'alba>> dice con un tono soffice come il velluto <<Si si uhm, dove-dove
sei?>> borbotto.

<<Sotto casa tua>> sorrido istintivamente.

<<Scendo subito>>.

Attacco e afferro un pantalone della tuta grigio tanto, troppo, largo per me e tiro fuori dall'armadio una maglietta a mezze maniche colorata ad acquarelli e filo in bagno per darmi una sciacquata.

Apro il rubinetto per l'acqua fredda con cautela per non svegliare papà e gli zii e cerco di sistemare i capelli che ancora portano i segni del sonno come i miei occhi.

Esco dal bagno e mi spruzzo due dita di colonia e mi allaccio le scarpe strette, infine prendo il mio zaino e ci ficco dentro la macchina fotografica e il pacchetto di sigarette nuovo.

Socchiudo la porta della mia camera e a passo lento scendo le scale attento a non toccare i punti dove scricchiolano.
Varco la soglia di casa e mi chiudo la porta alle spalle e ciò che mi ritrovo davanti mi lascia a bocca aperta.
Yoongi è davanti al vialetto di casa mia, in sella ad una bicicletta mentre mi sorride sornione.

Gli vado incontro mentre fisso quello che spero non sarà il nostro mezzo di trasporto, nel frattempo Yoongi si è acceso una sigaretta.
<<E la macchina?>>

Lui ridacchia <<Ho deciso di cambiare, è più bello quando ti arriva il vento il faccia>> non posso fare altro che dargli ragione, la sensazione del vento freddo sul viso che ti frusta i capelli e ti toglie pian piano il fiato non si riesce a provare quando ti affacci fuori dal finestrino di un auto.

<<Allora, che fai? Sali?>>

Non me lo faccio ripetere due volte, mi siedo sul portapacchi della ruota posteriore e noto che sull'asse di questa ci sono delle pedane poggiapiedi, così non devo per forza rimanere seduto.

Prima che Yoongi riparta, nonostante io abbia un pacchetto nuovo, gli rubo la sigaretta e lui non protesta minimamente.























☁️



























Il vento mi scompiglia i capelli mentre Yoongi accellera la corsa sulla bicicletta.
Fa freddo e il mare inghiottisce gli scogli.

Urlo svuotando i miei polmoni, alleggerendo la mia mente dai problemi.

Respirare, compiere quest'azione, è probabilmente una delle cose più importanti che faccio, apro gli occhi, il sole fra un pò sorgerà.
Non è troppo buio qui e le orecchie mi fischiano mentre una canzone che conosco a memoria mi ronza nel cervello.

Le ruote della bici stridono sull'asfalto mentre Yoongi si avvicina di poco ai guardrail, in modo da farmi affacciare per vedere meglio il mare.
Sorrido e con movimenti lenti stringo le spalle di Yoongi e cerco di restare in equilibrio mentre mi metto in piedi sulle pedane della ruota posteriore.

Yoongi rallenta di poco ed io colgo l'occasione per mollare la presa e afferrare il cielo.

E con le mani in aria mi sembra di prendere il vento tra i palmi e intrappolarlo.

E poi lo vedo, il sole, quella sfera infuocata che fa capolino da dietro il mare, che si fa spazio all'orizzonte e mi illumina la faccia, le mie labbra si schiudono lasciandosi sfuggire un urlo liberatorio.

<<Quando sto con te mi sento più vivo che mai sai?>> Urlo, sono sicuro che in questo momento Yoongi stia sorridendo, non dice niente, inclina leggermente la testa all'indietro.

Viaggiando fra i miei pensieri, ricordo di quando pochi giorni fa mia madre mi abbia mandato una e-mail dicendo che le mancavo e che voleva che tornassi a casa da lei, io le ho risposto di no, che sto bene nell'appartamento che papà ha comprato, sto bene con gli zii, che sto bene con Yoongi anche se lei non ha idea di chi lui sia.
Ho capito grazie a Yoongi quale fosse la cosa giusta da fare, le persone che non ti fanno bene, che ti fanno sentire costantemente sbagliato, inadeguato, che ti feriscono costantemente; vanno tagliate fuori.

Non importa chi siano, a volte il legame di sangue non è sinonimo di famiglia perfetta ed io e lui lo sappiamo fin troppo bene.

Infondo, va bene così.

<<Queste onde appartengono a Min Yoongi e pure il mio cuore gli appartiene!>> Urlò al vento che mi fa accapponare la pelle, Yoongi lascia la presa dal manubrio con una mano e cerca la mia per stringerla, emetto un risolino.

<<Ed io appartengo a Park Jimin e a nessun altro su questo pianeta!>>

Chiudo gli occhi mentre la salsedine mi solletica le narici.

<<Jimin! Dimmi un colore che ti piace!>> dice il biondo, urla anche lui mentre percorre la curva. Libero una mano e la sollevo in aria, fra le dita sento il vento mentre con l'altra stringo la mano di Yoongi come appoggio, come se fosse la mia ancora.

Il buio sta facendo spazio ad una mattinata soleggiata.

<<Il lilla!>> urlo.

<<Come le onde del mare?>> ride a squarciagola e io alzo un sopracciglio anche se lui non può vedermi.

<<Cosa? Le onde non sono lilla! Non ha senso!>> esclamo. Siamo vicinissimi alla costa, qualche goccia del mare che si infrange sugli scogli mi finisce addosso, Yoongi pedala ancora più forte.

<<Tu credi in noi?>> urla, gli carezzo i capelli che il vento spinge indietro e sorrido <<Certo che ci credo!>>

<<Allora puoi anche credere che le onde del mare siano lilla!>> rido, gli credo, credo in noi e nelle onde.

Urlo ancora più forte, <<Ti credo Min Yoongi!!>>

Prendiamo la strada più lunga per arrivare sulla costa, il nostro posto, e sorrido, con il vento che mi avvolge le guance, a casa ci siamo già.

Ed ho gli occhi rossi, Yoongi ride mentre io urlo come un matto e capisco che gli crederò per tutta la vita.












FINE.

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Where stories live. Discover now