四十一 (fourthy one)

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Sono passate quasi otto ore da quando Yoongi è corso via per andare a trovare suo padre. Mi ha mandato un messaggio quando stava partendo, poi silenzio totale.

Quindi eccoci qui, nel salotto di casa di Yoongi, riuniti sul divano con in mano delle tazze fumanti di cioccolata calda mentre fuori il tempo rispecchia i nostri umori.
Dei cuori in ansia in balia di una tempesta.

<<Non ci posso credere! Lei-lei gli mandava delle lettere! Gli parlava della vita con suo padre e dio mio hanno due bambini! E se n'è andato! E Yoongi non riesce ancora ad andare avanti a causa sua!>> urla Chaeun inorridita e piena di rabbia, tiene alcune delle lettere che Yoongi aveva ricevuto, in un pugno, ed in faccia un'espressione che più ferita di così non si poteva.

<<Mi dispiace non esser stata una madre migliore...>> singhiozza, zia le accarezza una spalla, <<Sei una brava madre Chaeun, non hai niente di cui incolparti>>.

Ed io sento come se una voragine mi si fosse aperta al centro del petto.
Sarebbe dovuto rimanere con noi, ma non l'ha fatto e comunque non riesco ad arrabbiarmi come vorrei perché la scelta è sua.
È solo che quando tornerà non voglio raccogliere i pezzi.
Lo abbiamo fatto troppe l'uno per l'altro.
Meritiamo un pò di serenità.

Perché devi alzare le mani, fare segno di resa davanti a ciò che non puoi cambiare e concentrarti su ciò che può.
E quello è qualcosa che Yoongi non può cambiare, ma può solo andare peggio.

Socchiudo gli occhi <<F-forse dovrei chiamare... Hoseok, Yoongi gli avrà di sicuro detto qualcosa riguardo il viaggio in treno>>.

<<E non a te?>> scuoto la testa amareggiato, ora come ora Yoongi si è allontanato, parlare con Hoseok gli porta un altro tipo di conforto.

<<Hoseok è diverso da me, per questo>> borbotto mentre tiro il mio cellulare fuori dalla tasca dei jeans e compongo il numero di Hoseok.

<<Pronto? Jimin?>> risponde in tono grave, <<Mh... ciao Hoseok hai-hai sentito Yoongi?>> mormoro, per pochi secondi la linea rimane muta <<Si un paio di ore fa, mi ha detto che andava a Daegu a trovare i nonn->>

<<Non è andato a trovare i nonni>>

<<E da chi è andato allor- no, no no no no no dimmi che non è andato da lui>> il panico che gli sento nella voce è pari al mio.

<<Vorrei paterlo dire>> silenzio, di nuovo.

<<E come-come diavolo è
successo?!>> Esclama fuori di sé, non lo biasimo, se vedesse come siamo ridotti noi qui si unirebbe all'allarmismo totale.

<<Ha ricevuto una lettera dalla sua nuova moglie chi gli chiedeva di andare a Daegu, dovevamo festeggiare il Natale assieme e se n'è andato...>> ho la voce rotta dai singhiozzi e mi tremano le mani.
<<Oh... Jimin mi dispiace. Yoongi mi ha scritto un messaggio, ha preso il treno, sta tornando>>.

Il mio cuore perde un battito.

























☁️






















Vedo sul tabellone che il treno proveniente da Daegu arriverà in stazione fra pochi minuti.

Ho in mano il suo regalo, in tasca le chiavi della sua auto, mi ha accompagnato Jae assieme a Chaeun che ora aspettano assieme a me. I miei zii e papà sono alla caffetteria per prendere qualcosa di caldo.

Siamo rimasti separati poche ore, ma sembra un'eternità. Non ce la faccio a stare senza di lui.

Non capisco come faccia a voler vedere l'uomo che lo ha abbandonato quando era ancora un bambino indifeso; e non mi capacito di come abbia deciso di prendere e andare da lui, in una giornata così speciale.

Lui ora dovrebbe essere qui con me, a casa sua, mentre le nostre famiglie si scambiano battute imbarazzanti mentre io gli accarezzo il collo e lui mi bacia la fronte.
Tutto qui.

Perché non è qui?

Il treno è arrivato in stazione, binario 11, inizio a camminare a passo svelto <<È arrivato!>> urlo per farmi sentire.

Chaeun e Jaesang mi affiancano mentre vedo mio padre e gli zii arrivare, gli faccio cenno di seguirci.

<<È arrivato? Muovetevi voi due Yoongi è arrivato!>> strilla in preda all'euforia zia.
<<Giuro che quando lo vedo lo concio per le feste!>> borbotta Chaeun, la sua espressione mi provoca una risatina.

Superiamo un sacco di persone a suon di gomitate e di "permesso" detti ad alta voce perché qui la gente non ti sente, e finalmente arriviamo sulla piattaforma del binario 11.

Mi immobilizzo mentre cerco di cogliere una chioma scura e degli occhi felini fra tutte le persone che stanno scendendo.

Mi sposto più a destra mentre sento il cuore palpitare e finalmente lo vedo, ha gli occhi stanchi, lucidi, la pelle bianchissima come la neve, e mi sorride.

Mi muovo senza accorgermene, il mio corpo si fionda nella sua direzione e corro velocissimo.

Apro le braccia per stringerlo a me e lui, senza che me lo aspettassi, mi prende in braccio, gli circondo il collo con le braccia mentre lascio che lacrime mi bagnino la faccia.

<<Avevi ragione tu>> borbotta sulla mia spalla, i miei singhiozzi si fanno più forti, il solo pensare che lui abbia sofferto e che io non c'ero mi lacera dentro.

Mi mette giù mentre mi tiene il viso tra le mani, una lacrima gli riga la guancia, socchiudo gli occhi mentre poggio la testa sul suo palmo <<Sei tu la mia famiglia>> fa scontrare le nostre labbra per pochi secondi per poi stringermi in un abbraccio.

<<Tu sei tutto quello di cui ho bisogno>> dico sul suo petto, mi lascia delle carezze sui capelli.

Mi bacia la fronte talmente tante volte che ho smesso di contarle, le nostre mani si incrociano e non si lasciano più.
Finalmente ho capito, "casa" non è un posto, non sono quattro mura dipinte di bianco o di beige, non è il letto caldo quando fuori fa freddo.
"Casa" è una persona, ovunque tu vada puoi star certo che per te ci sarà sempre, che non ti lascerà mai andare.
Yoongi è la mia casa.





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EHEHEHEHEHE SIETE PRONTI??????
SIAMO ALLA RESA DEI CONTIIII.
ily♡

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Where stories live. Discover now