二十七 (twenty seven)

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Osservo il mare grigio mentre inghiottisce la sabbia e il vento mi sposta i capelli verso sinistra.

Non so perché ci troviamo qui su questa strada vicino al confine della regione, fa un freddo boia, mi stringo nel cappotto.
<<Perché siamo qui?>> pensavo che Yoongi mi avrebbe portato, che ne so, in spiaggia, ma mi sarebbe andato bene anche fare questo "appuntamento" a casa sua.

Mi poggio sulla porteria anteriore dell'auto mentre sento Yoongi smanettare nel portabagagli.

<<Perché devo insegnarti a fare una cosa>> mi giro verso di lui e sbarro gli occhi.
<<Te lo scordi che io salga su su quella cosa!>> sbotto indicando la bicicletta laccata blu cielo.
Sono caduto da piccolo e ho giurato che non ci sarei più salito, e ho intenzione di tener fede alla mia promessa.

Tiene la bici per il manubrio, mi tende la mano <<Jimin, fidati di me, ce la puoi fare>> rimango a fissarlo per un pò, finchè con uno sbuffo mi decido ad afferrare la sua mano e lui stringe la mia prontamente.

Yoongi mi avvicina a sè per un abbraccio, tuffo la testa nel suo petto, stringe il braccio intorno alle mie spalle <<Io non ti lascerò per un secondo, hai capito?>> annuisco mentre mi allontano da lui.

<<Va bene>>.

Prendo la bici per il manubrio e la porto verso il centro della strada, quest'ultima non è praticata da tantissimi anni a causa di un passato incidente.

Con un sospiro mi siedo sul sellino, Yoongi ha la mano sulla mia schiena <<Non ricordo come si fa>> mugugno.

Yoongi mi sorride e mi bacia <<Ce la puoi fare, ne sono sicuro>> annuisco e guardo davanti a me, metto i piedi sui pedali, con un sospiro faccio la prima pedalata e già sto per slittare e cadere rovinosamente a terra se non fosse per Yoongi che mi tiene il manubrio e mi afferra per il braccio.

<<Oddio, ommiodio>> borbotto, Yoongi mi lascia un bacio sulla tempia <<Tranquillo, riprova>> sospiro, un'altra pedalata, tentenno sul manubrio, la mano di Yoongi non abbandona la mia schiena.

Pedalata su pedalata riesco a percorrere la strada sterrata, lentamente perché ho una grande paura di cadere, di farmi male e di non sentire più la presenza di Yoongi affianco a me.

<<Stai andando benissimo>> mi dice, questo mi spinge ad aumentare la velocità, lascio che il vento mi arrivi in faccia, respiro a pieni polmoni e finalmente mi sento libero.

Tiro i freni per fermarmi, mi volto e vedo Yoongi poco distante da me, con la testa inclinata e il più bel sorriso che abbia mai visto.

Fa una piccola corsetta per raggiungermi, stringo le braccia intorno al suo collo e poggio la mia fronte sulla sua, lui mi tiene i fianchi.

<<Sapevo che ce l'avresti fatta>> dice mentre mi guarda negli occhi.

Apro la bocca per dire qualcosa, ma la richiudo subito, non volendo dir niente. Yoongi ha la fronte corrucciata.

<<Che c'è?>> scuoto la testa mentre cerco di concentrarmi sul verso dei gabbiani.

<<Niente>> Yoongi allenta la presa e mi solleva il mento col pollice e l'indice per guardarmi negli occhi.

Mi sento come se stessi annegando in quegli occhi scuri, mi accarezza il labbro inferiore con il pollice <<Stavi per dirmi qualcosa. Forza, dimmi>> sento gli occhi pizzicare, lo stomaco inizia a farmi male.

<<Ti amo>> gli dico mentre ho gli occhi fissi nei suoi, <<Ti penso ogni secondo, il tuo profumo mi piace troppo e se ti assenti per pochi minuti sento che tutto il mio mondo si sgretola e... ti amo, ti amo davvero, davvero tanto>> Yoongi addolcisce lo sguardo.

Mi accarezza le guance <<Ti amo anche io, più di quanto immagini>> poggio la testa sul suo petto e lascio che mi accarezzi i capelli.

Davvero non ci credo, ridacchio sul suo petto e lui mi pizzica i fianchi, lancio un urletto.

Le sue braccia mi stringono a lui e socchiudo gli occhi <<Ti amo>> sussurra sui miei capelli, gli prendo la mano fredda e incrocio le nostre dita.

<<Non hai idea di quanto mi fa felice sentirtelo dire>>

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Donde viven las historias. Descúbrelo ahora