七 (seven)

2.1K 212 91
                                    

Rientrare in casa con le spalle leggere è qualcosa di nuovo e piacevole.

Mio padre è davanti al computer con la sua solita tazza di caffè in mano, mio fratello scende le scale e guarda prima me poi papà.

Si poggia con la spalla al muro, <<Mamma non ti lascerà andare via così facilmente>> afferma rivolto a me.

A questo punto mi metto sulla difensiva <<Già ma mamma non vuole nemmeno portare la questione davanti al giudice>> rispondo io.

Papà sospira. <<Mamma non avrà entrambe le cose. Porteremo la questione davanti al giudice se serve>> affermo deciso.

Jihyun mi lancia uno sguardo di fuoco, <<Stai cospirando alle spalle di tua madre, la persona che ti ha messo al mondo! Come puoi farle questo?!>> guardo mio padre, lui osserva Jihyun affranto.

Perché non pensa che tutto questo possa ferire papà? Perché è sempre considerato lui il cattivo della situazione?

<<Io sto voltando le spalle alla causa delle mie insicurezze>> rivolgo a mio fratello un sguardo gelido e senza dirgli più niente mi rifugio in camera.

Chiudo la porta a chiave e mi butto sul letto, rifugiandomi sotto le coperte. Il cellulare squilla, Taehyung mi ha inviato un messaggio.
Sono quattro numeri di telefono.

Ci ha scritto accanto il nome, Seokjin, Namjoon, Hoseok, Yoongi.
Trattengo il respiro. Il numero di telefono di Yoongi.

Li registro in rubrica. Mi metto il cuscino in testa e cerco di addormentarmi. Morfeo mi accoglie fra le sue braccia.

Mi risveglio, guardo l'ora sul cellulare, le 4:22, del mattino. Grazie a Dio è Sabato.

Non ho intenzione di restare nel mio letto quando sono pieno di energie, e quando ho fame.

Mi tiro sù e la velocità con cui mi sono alzato mi fa ricadere sul letto.
Cristo.

Mi viene un'idea, e se chiamassi Yoongi?

Prendo il cellulare, spero che risponda anche se è un orario improponibile.

Metto il telefono all'orecchio e aspetto che risponda, 1, 2, 3 squilli poi sento un mugolio, sorrido attorcigliando un ciuffo di capelli attorno al mio indice.

<<Yoongi? Sono Jimin>> dall'altra parte sento dei borbottii soffocati e un strisciare di lenzuola, l'ho svegliato mentre dormiva.

<<Come fai ad avere il mio
numero?>> domanda con la voce impastata dal sonno. La sua voce è dolcissima.

<<Me lo ha dato Taehyung>> Yoongi borbotta qualcos'altro.

<<Perché cazzo mi chiami alle 4 del mattino?!>> sbraita, allontano il cellulare dall'orecchio per colpa della sua voce acuta.

Rido <<Non riesco a dormire. Ti va se ci vediamo?>> sento Yoongi imprecare e ridacchio.

<<So che sto per pentirmi di quello che sto per dire... dove?>> do un pugno sul materasso, sento un pò d'ansia montarmi dentro.

<<Non lo so...>> lo sento sbuffare.

<<Dimmi il tuo indirizzo che ti vengo a prendere>> avvampo, sulla linea opposta sento silenzio.

Mi affretto a dirgli l'indirizzo presso cui abito, termino la chiamata subito dopo e sospiro.
Che cazzo mi è preso?

Sono andato nel pallone e per cosa poi?

Mi alzo dal letto e prendo il mio jeans nero preferito, le vans basse e una felpa blu. Cammino piano mentre mi dirigo in bagno per sciacquarmi la faccia e lavarmi i denti.

Mi sistemo i ciuffi dei miei capelli castano chiaro, dovrei tagliarli non appena vedrò la ricrescita.

Ritorno in camera mia e metto i miei anfibi, poi il mio bomber assieme al cappello nero con la visiera.
Chiavi, cellulare e sono fuori.

Respiro, le luci sono spente, tutto tace, i lampioni illuminano la strada e mi prendo un pò di tempo per pensare.

Perché ho chiamato Yoongi?
Come mai il mio cuore palpita quando penso a lui?
Perché tutte queste sensazioni mi investono così, all'improvviso?

Yoongi se ne sarà accorto?

Non ho tempo per rispondere a nessuna di queste domande perché Yoongi si ferma con la sua macchina proprio davanti a me, ha le occhiaie e mi sento in colpa, <<Salta sù>> mi dice; io corro verso il sedile del passeggero e mi siedo accanto a lui.

Mette subito in moto e fra noi cala il silenzio, mi prendo il tempo di guardarlo senza che lui se ne accorga, i capelli biondi sono in disordine, gli occhi stanchi, le labbra serrate, le spalle sono rilassate, addosso ha una maglietta a mezze maniche e una giacca pesante infilata malamente, e i pantaloni grigi della tuta.

È arrivato a casa mia in un batter d'occhio. Perché?

<<Cosa vuoi chiedermi Jimin?>> strabuzzo gli occhi, distolgo lo sguardo dal suo profilo perfetto e morbido e guardo fuori dal finestrino <<Mi stavo chidendo perché sei arrivato così in fretta, sono le 4 del mattino, dopo tutto>> borbotto.

<<Perché mi hai chiamato e ho capito che avevi bisogno di me>> arrossisco, mi giro verso di lui, lo guardo.
È bello, anzi, bellissimo.

La presenza di Yoongi mi calma, mi sento al sicuro quando c'è lui.

Pian piano ci allontaniamo dalla città, ci stiamo avvicinando al mare, sorrido istintivamente.

<<Dove mi porti?>> lui sorride di sottecchi <<Sulla spiaggia>> porto le ginocchia al petto e mi sporgo fuori dal finestrino, la salsedine mi solletica piacevolmente le narici.

Yoongi svolta a destra in una piccola discesa dove - Poi mi accorgo - porta alla spiaggia.
Parcheggia l'auto in uno spazio piccolo vicino alla salita. Guardo il mare scuro come le tenebre portarsi via la sabbia poi lasciarla andare.

Yoongi mi apre la portiera senza che io mi accorga che lui sia sceso dall'abitacolo. Mi porge una coperta con gli occhi che gli luccicano <<Perché hai delle coperte in macchina?>> chiedo mentre lo seguo e camminiamo sulla sabbia.

Lui ridacchia e mi accarezza i capelli <<Perché quando io, Hoseok, Namjoon e Seokjin beviamo non possiamo guidare per tornare a casa, così ci accampiamo nella mia auto e ci dormiamo>> scoppio a ridere dandogli uno spintone, lui ride con me.

La luna riflette sui suoi occhi, vedo milioni di luci in essi. È come se avesse dentro una galassia perché ha gli occhi nero pece ma tante pagliuzze chiare che sembrano stelle.

Stende la coperta sulla sabbia e si mette sopra, rivolgendo lo sguardo al cielo notturno.
Mi stendo accanto a lui e ci copro con la coperta.

Yoongi mette un braccio sotto al mio collo e mi attira più vicino a lui.
Io metto il viso nell'incavo del suo collo e piano piano, mi addormento.

Resterei qui per sempre.


𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Where stories live. Discover now