三十四 (thirty four)

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Quando la sera cala, Yoongi mi accompagna a casa, e quando entro in camera mia, lui è seduto vicino alla finestra, ad aspettarmi.

<<Sei stato veloce stavolta!>> mi congratulo, lui fa spalluce, modestamente, <<Le scale antincendio non sono molto ripide>> abbozza.

Roteo gli occhi <<Si certo>> lascio la giacca sul gancetto dietro la porta, mi sfilo la maglietta, poi anche i jeans rimanendo in intimo e rovistando nel mio armadio che a guardarlo ora, sembra che qualcuno ci abbia fatto la guerra.

Afferro finalmente una vecchia maglietta dei Nirvana, con il famoso disegno della faccina gialla, e mi butto sul letto, non curandomi dello sguardo di Yoongi su di me.

<<Te l'ho mai detto che sei
bellissimo?>> chiede lui, imbambolato, gli sorrido, <<Vieni qui>> non se lo fa ripetere due volte e mi raggiunge sul letto con un sorrisetto in faccia, posa le sue labbra sulle mie con delicatezza, mi stringe i fianchi, io schiudo le labbra per approfondire il bacio e sospiro sulla sua bocca, <<Non te lo dico abbastanza>> Yoongi ha degli occhi stupendi, scuri e profondi, talmente tanto che potrebbero contenere una galassia, e quegli occhi guardano me.

Gli prendo il viso tra le mani, accarezzo le guance facendo movimenti circolari con i pollici e lui socchiude gli occhi rilassandosi <<Ti amo,>> sussurro flebilmente sul suo viso <<Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo>> continuo, Yoongi sorride godendosi le mie carezze <<Resterei così per sempre, basta che ci sei tu.>> Infilo il viso nell'incavo del collo e inspiro il suo profumo, nocciola, <<Basta che siamo insieme>> mormoro.

La porta della mia stanza viene aperta bruscamente, <<Jimin è pronto a tavo->> mio padre si ferma a metà frase, nessuno si muove, lui ha gli occhi sbarrati e ho paura che si metta ad urlare da un momento all'altro, mi alzo dal letto, <<Tu devi essere Yoongi>> dice, Yoongi è affianco a me, fa un inchino e allunga la mano, <<Si signore, piacere di conoscerla>> papà gli prende la mano con fare sospetto, <<Piacere mio>>.

<<Oooh insomma, vi muovete la cena si fa fredda-... oh santo cielo!>> urla zia Moonbyul entrando in stanza con tanto di mestolo sporco di sugo di calamari, ha la bocca spalancata <<Tu devi essere il fidanzato di Jimin! Che piacere conoscerti!>> lo abbraccia salutandolo, Yoongi mi guarda chiedendomi aiuto, <<Ma che sta succeden- e lui chi è?>> si aggiunge zio, a quel punto, le mie guance sono rosse come pomodori, prendo timidamente la mano di Yoongi, <<È il mio ragazzo, Yoongi>>.

E lui non è da meno, <<S-salve...>> zia scoppia in una fragorosa risata <<Ma guardate, li avete imbarazzati! Come devo fare con voi...>> si lamenta rassegnata, Papà rotea gli occhi <<Yoongi, resti a cena?>> il biondo scuote la testa con forza, <<N-no io... mia madre mi aspetta, a casa. Anzi, meglio che vada prima che si preoccupi>> dice, Zio annuisce, papà sembra tranquillo, <<Ve bene, allora sarà per un'altra volta, magari quando conosceremo i tuoi mh?>> Per un attimo, gli occhi di Yoongi si fanno cupi gli stringo la mano.

Lui si volta verso di me, sorridendomi, <<Allora vado,>> mi da un bacio sulle labbra, troppo breve, <<Ti chiamo dopo>> saluta zio e papà con una salda stretta di mano, zia con un abbraccio, e proprio quando sta per uscire dalla finestra, papà lo ferma, <<Non è che ti serve un passaggio, Yoongi?>> nega, <<Ho la macchina qui sotto Signor Park,>> papà lo guarda con occhi sbarrati, <<Tu guidi?>>

<<Certo>>

<<Oh, okay. Allora... ciao>> Yoongi sorride e esce dalla finestra e scende le scale antincendio, sparendo nel buio.

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Where stories live. Discover now