三十 (thirty)

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<<Allora uomini, ho preparato le costolette di maiale e una bella insalata con riso mh?>> annuncia la madre di Yoongi mentre mette a tavola le costolette.

<<A te piacciono vero Jiminie?>> chiede mentre si siede, annuisco un pò imbarazzato.

Yoongi mi ha rivolto un invito del tutto inaspettato, se me l'avesse detto prima avrei portato qualcosa e mi sarei potuto presentare più decentemente.

Yoongi ha preso posto alla mia sinistra, qualche volta la sua mano accarezza la mia coscia per infondermi un pò di coraggio anche se non ne dovrei aver bisogno, Jaesang e sua madre sono persone deliziose e simpatiche.

<<Non ti preoccupare>> sussurra Yoongi, annuisco e inizio a mangiare.

<<Dimmi Jimin, hai fratelli ho
sorelle?>> chiede Jae, annuisco <<Si ho un fratello più grande>> Yoongi, al mio fianco, ha irrigidito la mascella.

<<E come va con la scuola?>> chiede lei, tamburello le dita sul tavolo <<Bene, ho dei buoni voti>> lei annuisce mentre mastica l'insalata.

<<Hai qualche hobby particolare...?>> continua lei, sorrido, <<Il disegno, mi piace da morire>>

Yoongi agita le mani <<Ok tregua, fatelo mangiare!>> sbotta, scoppio a ridere.

Continuiamo a mangiare ed io e Yoongi ci scambiamo qualche occhiata.

<<Vado a prendere dell'altro riso>> dice Jae, si alza e pochi attimi dopo torna con una grande ciotola.

<<Allora Jiminie, come stanno i tuoi genitori? Scommetto che sono una coppia molto affiatata!>> sbarro leggermente gli occhi, mi mordo il labbro inferiore a sangue.

<<Mamma non->> dice rigido Yoongi, sospiro mentre osservo le espressioni confuse degli adulti avanti a me.

<<I miei genitori... si sono separati poche settimane fa>> e non lo so ma dirlo a loro mi da una consapevolezza dolorosa, la mia famiglia non sarà più come prima.

Yoongi è subito vicino a me e mi bacia la tempia mentre sento le lacrime rigarmi le guance <<Va tutto bene, ci sono io>> mi sussurra vicino, annuisco e asciugo una lacrima.

<<Jimin mi dispiace così tanto>> dice lei mentre mi guarda negli occhi, il suo sguardo si alterna a me e a suo figlio, poggio la testa sul petto di Yoongi e lui mi bacia i capelli.

Jae mi rivolge un sorriso desolato e da una carezza alla madre di Yoongi, mentre il corvino mi culla leggermente fra le sue braccia.

<<Non fa niente, è tutto a posto>> assicuro io, lei annuisce, ha gli occhi lucidi <<E vivi con tua madre e tuo fratello?>> chiede, nego, amaro, <<No, sto con papà>> lei socchiude gli occhi e increspa le labbra.

Yoongi si gira nella mia direzione, <<Alzati dai, ti porto in un posto che mi piace>> borbotta, lancio un'occhiata alla donna visibilmente scossa davanti a me, Jae mi fa un segno di assenso <<Andate pure, qui ci pensiamo noi>> detto questo io e Yoongi ci alziamo.

Usciamo dalla sala da pranzo e seguo Yoongi che si infila le scarpe ed io faccio lo stesso, prende la sua giacca e la mia me la lancia in faccia, provocandomi una risata, apre la porta e ci ritroviamo nell'androne del terzo piano, mi afferra la mano e cammina a passo svelto verso quella che penso sia una porta chiusa, laccata di blu.

<<Yoongs ma cosa...>> tira fuori dalla tasca della giacca un mazzo di chiavi, ne prende una e la infila nella serratura.

<<Ti fidi di me?>> spalanca la porta e davanti mi ritrovo una scala a chiocciola, laccata anch'essa di blu, mando giù il nodo in gola e sento l'adrenalina corrodermi le vene.

<<Si>> Yoongi sale le scalette per primo e arrivato alla fine traffica di nuovo col mazzo di chiavi per trovare quella che apre la porta cui siamo davanti.

<<Eccola qui!>> esclama e con gesti veloci spalanca la porta e l'aria fredda della sera mi investe.
Siamo sul terrazzo del palazzo.

Yoongi mi afferra la mano e intreccia le nostre dita, mi soffermo ad osservare il paesaggio, da qui si vede gran parte della città, riesco a scorgere persino i palazzi del centro.

La luna brilla alta accompagnata da tantissime altre stelle, rimango a bocca aperta.
Increspo le labbra e stringo più forte la mano di Yoongi, lui mi guida verso la ringhiera.

Mi appoggio e guardo in basso vedendo le macchine correre sulla strada e le persone camminare verso le loro mete.
Due braccia mi avvolgono, Yoongi mi stampa moltitudini di baci sulla testa e sorrido di sottecchi, godendomi questa bella sensazione.

<<Mi dispiace per prima>> mormora, porto una mano all'indietro per accarezzargli la faccia <<Non preoccuparti>>.

E non voglio approfondire l'argomento perché tutta questa situazione per quanto mi faccia male, so che è peggio per lui e che sente di starla vivendo una seconda volta, con me.

Perché non voglio litigare e perché non voglio farlo soffrire.

Butto fuori aria e una nuvoletta si libera davanti a me e pian piano svanisce nel buio <<Per ogni cosa brutta che succede, ce n'è una bella dietro l'angolo>> dico.

Yoongi mi stringe la mani, <<Tu sei la mia cosa bella dopo una vita passata al buio>> mi dice.

Io non gli rispondo perché altrimenti potrei scoppiare a piangere, ma lo sa che penso lo stesso di lui, non glielo riesco a dire, ma lo sa.

𝐒𝐈𝐀𝐌𝐎 𝐋𝐈𝐋𝐋𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄 𝐋𝐄 𝐎𝐍𝐃𝐄 𝐃𝐄𝐋 𝐌𝐀𝐑𝐄 [M.Yg, P.Jm]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora