Ha conosciuto qualcuno?

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24/09/17

"Ha festeggiato il suo compleanno?"-chiesi subito alla signorina Rossi, proprio appena aver iniziato la seconda seduta di terapia.

Era passata una settimana dal nostro primo incontro.
Questa volta aveva i capelli più corti e scuri, e notai anche un leggero cambio nel suo modo di vestire.

"Crede che restare nella mia misera stanza, sdraiata a letto, a mangiare gelato preconfezionato e guardare American Dad possa essere ritenuto 'festeggiare'?"-mi rispose, sarcasticamente all'apparenza.
Ma non riuscii a capire se quel suo tono tendeva più all'ironico o al serio.

Alzai un sopracciglio, il sinistro.

"Non ha conosciuto nessuno?"
Speravo ardentemente in una risposta positiva da parte sua.

"No"

Non le credetti.
Vidi sin da subito che lei tentò di distogliere lo sguardo, e il tono freddo con il quale aveva pronunciato quel 'no' non era convincente.
Riposi ancora la domanda.

"Ha conosciuto qualcuno?"

Questa volta accennò un sorriso, e lo fermò velocemente arricciando le
labbra.

"Ho parlato con un ragazzo, dopo la prima seduta. Era un ragazzo dell'accademia".
Fece una pausa di circa due secondi, nella quale si sfregò le mani lentamente.

"Veramente"-continuò espirando -"non è stata una conversazione normale, come ci si può aspettare"

-"Cosa intende?"
-"Beh, è un ragazzo originale, non saprei descriverlo altrimenti".
Sorrise e si morse il labbro inferiore.

Mi incuriosii. Non mi seppi spiegare il perché, ma il modo in cui parlava di quel ragazzo...Dio, quello non me lo scorderò mai.

"Alexa parlava di Spencer esattamente come io parlavo di te Augustus.
Ma con chi avrei potuto parlare di te?
Con i miei compagni di stanza forse?
No.
Di te, io parlavo con me stessa.
Con me stessa e basta.
Eri il mio piccolo grande segreto, e io ti portavo dentro di me ogni giorno della mia vita.
Mi mettevo di fronte a me stessa con il cuore in mano, parlando apertamente di te,
esattamente con gli stessi occhi di Alexa in quel momento: gli occhi dell'amore.
Ora, Augustus, sapresti definire la parola amore, se ti venisse chiesto di farlo?
Sapresti racchiudere in poche parole un concetto così infinitamente grande?
Sapresti racchiudere in una parola le sensazioni che si provano nel cosiddetto amore?
Sono sicura che tu non abbia mai provato, in vita tua, una sensazione più forte di un orgasmo, mi sbaglio?
Eri un donnaiolo, Augustus, e l'unica sensazione più vicina all'amore che riuscivi a provare era l'eccitazione.
Ma qui, ci arriveremo più avanti."

"Se ne avesse l'occasione, incontrerebbe ancora Augustus?"-chiesi, soprappensiero.

"Mi scusi, chi?"

La sua domanda mi riportò alla realtà.
Scossi la testa per pochi attimi e mi portai la mano al volto.

"Mi dispiace, intendevo il ragazzo di cui mi stava parlando prima". Cercai di giustificarmi, ma nemmeno io stessa riuscivo a credermi in quell'istante.

Stavo seriamente ancora pensando all'uomo che mi aveva rovinato la vita?

electra | spencer reidDove le storie prendono vita. Scoprilo ora