Capitolo 15

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Quando Diana aveva detto a me e a Gwen che "Domani ci sarà una sorpresa per voi", io non ero tanto sicura che mi sarebbe piaciuta.

Stavamo salendo lungo la strada in leggera salita che portava alla villa, ognuna di noi guardando fuori dal proprio finestrino. La lussuosa auto si muoveva silenziosa e morbida, e quando arrivammo il chaffeur chiuse la portiera dietro di me con un tonfo vellutato.

Faceva piuttosto freddo e mi strinsi meglio la sciarpa attorno al collo. Il cielo prometteva pioggia, di nuovo.

Venne ad aprirci Sebastian, con i suoi soliti guanti bianchi da Topolino.

-Buongiorno, signorine. Da questa parte.-

Questa volta non ci condusse nella cucina o nello studio, ma per la prima volta salimmo i gradini della massiccia scalinata che dominava l'ingresso.

-Dove andiamo?- domandai, curiosa.

-In palestra, signorina- mi rispose sobrio Sebastian. Io e Gwen ci guardammo con occhi sgranati.

Perché dovevamo andare in palestra? Quello in teoria era il giorno in cui non avremmo avuto allenamento.

Diana ci stava aspettando. Era appoggiata ad un corrimano ed aveva in mano quello che aveva tutta l'aria di essere un cocktail.

Io non sapevo perché fossimo lì, ma una cosa era certa, non mi dispiacque vedere un carrellino con sopra dei pasticcini e altri due cocktail uguali a quello che Diana ora stava sorseggiando.

-Ah, eccovi qui, ragazze. Vi stavo aspettando.- Aveva indosso una maglietta candida quanto quella delle pubblicità dei detersivi e sopra una felpa grigia di marca coordinata ai pantaloni. Completava il look con un paio di scarpe da ginnastica dall'aria costosa. Non mi sembrava nemmeno lei vestita in quel modo informale.

Gwen accennò a Diana. -E quell'abbigliamento?-

-Ecco vedete... oggi balleremo- disse lei.

Io rimasi di sasso.

B...ballare?

B...ballare?!

-Chi vuole ballare con me?- domandò Diana un attimo prima che Gwen alzasse la mano.

-Allora tu Zassy ballerai con lui.- Diana mi sorrise incoraggiante mentre qualcuno, dietro di me, si schiariva la voce. Lo riconobbi all'istante.

Come un automa, mi voltai lentamente verso Sebastian.

-A sua completa disposizione, signorina Grest-.

Tentai di imbastire un sorriso.

Ecco, oltre a dover ballare, cosa che non avevo mai fatto prima in modo serio, dovevo pure farlo vestita da completa idiota con questa orribile uniforme scolastica color verde marcio. E non potevo contare neppure sul fatto che il mio partner potesse allietarmi la vista in qualche modo: era un uomo di mezza età! Non che Sebastian non fosse un bell'uomo, ma mi sarei trovata di gran lunga meno in imbarazzo a ballare con Diana.

Con una certa gelosia dovetti rassegnarmi a cederla a Gwen.

-La festa a cui assisterete sarà una serata di gala molto importante e molto formale.- Diana era in vena di predicozzi, a quanto vedevo. -Ci sarà la regina, se non l'avete dimenticato.-

Mentre lei parlava Sebastian pensò bene di offrire a me e a Gwendolyn un pasticcino e il cocktail.

Io li presi senza fare troppi complimenti. L'unica cosa piacevole di questa situazione erano proprio i pasticcini.

Cronache celestiWhere stories live. Discover now