Capitolo 22

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Presi fiato e schiacciai il pulsante del campanello di casa Grouver, facendo respiri profondi per controllare l'ansia.

Erano le quattro e un quarto di giovedì pomeriggio. Oggi e a quest'ora dovevano essere tutti nel giardino sul retro ad allenarsi con le spade.

Quando la porta si aprì, trattenni il respiro. Niente panico, era ovvio che fosse Sebastian.

-Buongiorno, signorina Grest. Gli altri sono in giardino ad aspettarla- mi informò, facendomi passare con un cenno della mano.

-Grazie.- Mi stavano aspettando?

Quando mi presentai di fronte a loro, mi accorsi che in cortile c'erano solo Gwen e Sindy.

-Buongiorno- salutai, maledicendo il tremolio nella mia voce.

-Ciao.- Gwen alzò lievemente una mano, mentre l'altra si limitò a fare un cenno con la testa. Mi avvicinai a loro, aspettandomi che mi rimproverassero, ma Sindy riprese ad allenarsi mentre Gwen mi guardava un po' preoccupata.

Dopo un paio di minuti nei quali mi ignorava volontariamente, mi schiarii la gola e presi coraggio.

-Scusami? Voglio parlarti. E se possibile anche a Diana.-

-Non hai niente da dirci- disse subito Sindy, facendo volteggiare la spada con incredibile abilità.

-Sì, invece.- Questa sua reazione di perfetta indifferenza mi feriva. Nonostante io il giorno prima non mi fossi comportata nel migliore dei modi, non aveva il diritto di trattarmi così. In fondo ero pur sempre una di loro, una Sky Warden.

-Voglio scusarmi per tutto quello che è successo ieri. Mi sono mostrata negligente e irrispettosa, soprattutto nei confronti della regina e della saggia.-

Sindy mi guardò socchiudendo gli occhi. -Devi chiedere scusa a loro due, non a noi.-

-Invece lo dico anche a voi, perché non mi sono comportata bene nemmeno con voi- replicai, cercando di mantenere un tono di voce fermo.

-Ti scuso.- Gwen mi sorrise, facendo sciogliere qualcosa dentro di me. -Perché posso capirti. Anche a me sembrava che alle volte mi mettessero alle strette, e non tutti reagiscono nel mio modo pacato.-

-Grazie, Gwen.- Quest'ultima frase la feci senza emettere suono, solo col labiale. Lei capì comunque e mi fece l'occhiolino per risposta.

Sindy assunse un tono di voce sprezzante e asciutto.-Io invece non ti capisco proprio, Fata del Sole...-

-Mi chiamo Zassy- la interruppi, decisa.

Lei mi scoccò un'occhiata infastidita, poi riprese:-Se proprio ti sentivi messa sotto pressione, lo dicevi a me e a Diana, ed evitavi di fare tutta quella scenata di fronte alle personalità più ragguardevoli del regno.-

-Scusate- ripetei, scandendo bene la parola. -Ma mi è venuto, non sono riuscita a trattenermi.-

-Beh, allora avresti dovuto farlo!- Sindy alzò la voce. -Hai idea di cosa hai combinato con questa tua sceneggiata istintiva? Di che figura ci abbiamo fatto?-

Sbattei le palpebre, indignata. -Ah, quindi per te l'importante è la figura che hai fatto?-

Sindy non rispose.

In quel momento apparve Diana, un'espressione imperturbabile in volto. -La visita non era esattamente di cortesia. Aveva lo scopo di esaminare le vostre reazioni di fronte ad una notizia come quella che vi aveva appena riferito la saggia Nana.-

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⏰ Last updated: Apr 11, 2019 ⏰

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