Prossimi alla fine - Giorno 25

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"Cosa accadrà a Giulia in questi giorni?"

Domanda, spaventato, Mario, guardando torvo William, che cancella la frase precedente dalla sua lavagnetta e riscrivendo immediatamente:

"Una volta sono finito dal capo e lui, non so se per minacciarmi o detto con tono serio, ha detto che Giulia verrà giustiziata a sorpresa, pochi giorni prima di me."

"E quanto cazzo aspettavi a dirmelo?!"

"1) Non alzare la voce 2) Eri troppo occupato a picchiarmi per potertelo dire. Poi non è che siamo amici o altri. E comunque anche a me sta a cuore Giulia, quindi non è una cosa positiva neanche per me. Te lo dico."

Mario si stringe i capelli tra le dita, mentre William lo guarda:

"Posso aiutarti a scoprirlo, ma io sono troppo conosciuto e non posso permettermi errori o di far dubitare di me, ma so come fare a scoprire che giorno sarà giustiziata"

"Spiegamelo. Ci penso io. Sono bravo in queste cose. Non pensi però possa essere tardi?"

Nayt scuote la testa e sorride, mostrando la lavagna:

"Non è mai troppo tardi per l'amicizia."

Mario sorride:

"Ma allora la hai la testa apposto. O te la sta mettendo a posto Giulia? Non saresti la prima persona, anche a Gionata è riuscita a sistemarla un minimo"

"Non cambio per una persona" Risponde William serio, costantemente sulla difensiva.
Mario lo guarda, attentamente, e Nayt, se non fosse abituato ad essere osservato da chiunque e analizzato da mille sguardi, si sentirebbe estremamente fuori luogo, completamente squadrato da uno conosciuto.

Il genovese gli sorride:

"Ti sei preso una cottarella per la mia amica, vero?"

Nayt scuote la testa e Mario scoppia a ridere:

"Va bene, va bene, facciamo che mi parli del piano, hai la mia piena attenzione"

Lo informa, incrociando le gambe sotto il tavolo e guardandolo negli occhi. Nayt annuisce:

"Hai la mappa della prigione?"

"Circa"

Mario si guarda attorno, sicuro di non essere visto, e gliela apre sotto gli occhi, William la osserva, prendendo matita e gomma e correggendo scritte e disegni:

"Oh, piano, i miei disegni!"

Gli grida dispiaciuto Mario, appoggiandosi alle sue braccia:

"Devi essere preciso nelle cose, non posso lasciare che Giulia rischi di non sopravvivere a causa di questi errori." Fa un bel respiro, correggendo altre cose, per poi piantare la matita in un punto:

"Qua ci stanno i computer con dentro i dati, tutto ciò che è scritto qua è legge, il ricordo delle persone non frega a nessuno, te basta che correggi la data di morte di Giulia e tutto andrà bene, capito?"

Mario annuisce, attento e preso da questo ragazzo misterioso di cui Giulia parla tanto, è intelligente, ha ragione, e sembra anche abbastanza simpatico, seppur silenzioso e freddo:

"E se non fosse scritta dentro?"

"Nulla, ti dovrai allontanare. Oggi hai il corso di sport?" Mario annuisce: "Ti passo tutti gli orari delle guardie e farai da te il tuo piano, se vuoi consigli, chiedimeli, cercherò di aiutarti"

"Va bene, grazie"

Nayt guarda l'orario:

"Devo andare ora, viene a trovarmi una persona, ci vediamo nel pomeriggio"

"Sì. Comunque davvero, trattamela bene Giulia, penso che lei sia presa da te. Chi incontri?"

"Peggio per lei :)"

Mario sorride, addolcito dall'ultima faccina usata:

"Comunque incontro Lulu, penso te ne abbia parlato, vedendo come siete legati, buona giornata Tedua ;)"

E si allontana, tirando fuori la lingua nella direzione del ragazzo, scioccato da essere stato riconosciuto, ma anche da quel nome che ha sentito.
Giulia gliene ha parlato di questa "Lulu" e non ha una bella idea di lei.


Giorno 25.30

Cosa fate quando qualcosa va storto?
Ma storto tanto intendo. Quando una
persona che amate vi delude, quando
chi vi ha promosso che ci sarebbe
sempre stato, vi abbandona nei vostri
dolori e alle vostre paure?

Lasciate andare tutto? Lasciate che la
vita scorra via da voi solo per una
 delusione quando sappiamo che nel
corso della vita ne subiremo chissà
quante altre?

No, dovremmo imparare a voltare
pagina senza farci troppi problemi, è
solo un capitolo, un capitolo che si 
chiude e che non va riletto, se non
per ricordarsi le cose importanti.

Ricordiamoci che la vita non è
 un capitolo, ma è un libro intero.


Tra le sbarre della mente | NaytDove le storie prendono vita. Scoprilo ora