傲慢.

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傲慢 : Superbia.

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I might never be your knight in shining armour.

«Pazzo di un demone, rallenta sta cazzo di macchina.» Ringhiò Jimin tenendosi forte al sedile.

Yoongi si limitò a sorridere realizzato.
«Più imprechi, più mi avrai ai tuoi piedi, tesoro. Ci sai proprio fare eh.»

❝'Cause I'm not good at making promises.

«Demone, rallenta sta merda.»
Chiuse gli occhi preso dalla paura a causa dell'eccessiva velocità.

«Mi dispiace ma non ti sento, piccoletto..»

«COSÌ JUNGKOOK FINIRÀ PER AVERE UN INCIDENTE, DEMENTE.» Gridò sempre con gli occhi chiusi cosa che intenerì inspiegabilmente il demone.

«Mi dispiace ribadirtelo ma oggi sei proprio incastrato qui con me finché non mi sarò stancato della tua presenza. Perciò, non puoi fare proprio nulla per aiutarlo.» Si voltò giusto un secondo per riservargli un occhiolino per poi riporre lo sguardo sulla strada.

If you like having secret little rendezvous,
if you like to do the things you know that we shouldn't do,
Then baby, I'm perfect.

Jimin si indispettì.

Come era riuscito ad intrappolarlo lì con sé?

Non poteva permettersi di certo che Jungkook avesse un incidente.
Così, decise di mandare a fanculo tutto e trasgredire le regole.

Fulminò letteralmente con lo sguardo le mani del demone.
Il quale a causa della scottatura fu costretto a liberare la presa dal volante.

Solo allora Jimin poté afferrare il volante  e svoltare verso il lato opposto della strada sparendo dalla visuale dell'umano.

Tirò un sospiro di sollievo fin quando sentì un improvviso applauso.

«Complimenti, così mi piaci, biondino.» Lo guardò sorpreso. «Un angelo che trasgredisce le regole, niente male.»

«Ho solo evitato che facesse una cazzata.» Si passò una mano fra i capelli. «Se è per salvare la sua vita, posso rischiare la mia carica.»

«Che nobile.» Lo prese in giro. «Però vedi, potrei tranquillamente far ripartire il veicolo e proseguire con la mia tentazione, in fin dei conti tu rimarresti imprigionato qui.»

«Prima che tu possa raggiungerlo, lui si sarà già fermato.» Gli rivolse l'altro un sorriso vittorioso. «Non so che opinione tu ti sia fatto di me. Ma, di certo, non sono qualcuno che tu possa comandare a bacchetta men che meno tentare con uno dei tuoi trucchetti.»

Yoongi inarcò un sopracciglio infervorato dalla propria superbia.

«Hai perso ancora, Yoongi.»

And if you like going places we can't even pronounce.

Fu il demone a sparire in preda alla rabbia. Non avrebbe sostenuto un'altra sconfitta.

Jimin d'altra parte finalmente libero, decise di andar a visitare il suo hyung.

Volò sospeso fra le nuvole per quella che parve un'eternità, fino a giungere ad un confine.

Un confine vietato a qualsiasi creatura, terrena ed ultraterrena.

Il limbo.

Il limbo, citato in precedenza da Dante, stava ad indicare una località imprecisa, tra l'inferno e il paradiso.

La leggenda narra che nel limbo vi siano intrappolati gli angeli peccatori e i demoni benevoli. Qualsiasi creatura che abbia dimenticato la propria natura per assecondare i propri capricci.

Jimin giunse ai cancelli invisibili del limbo, tra le soffici nuvole, per poi entrare oltrepassandoli.

«Jin hyung, sei qua?» Lo chiamò l'angelo cercandolo con lo sguardo sebbene la nebbia non gli permettesse di distinguere granché.

«Dimmi.» Rispose pacatamente apparendo alle spalle del minore.

«Eccoti qua!» Sorrise Jimin. A volte sembrava un bambino per la sua ingenuità. «Ho davvero bisogno di un tuo consiglio.»

Jin abbozzò un sorriso annuendo.
Sollevò poi la mano indicandogli la via.
«Rechiamoci là, sedendoci potremo risalire ad una soluzione, non credi anche tu?»

Jimin agitò le ali pronto a volare per poi bloccarsi ricordandosi della presenza dell'altro.

Agli angeli peccatori non era permesso volare e ciò era datato dal fatto che una catena circondava le loro cupe ali, imbrattate del peccato commesso.

Piume cedevano col tempo a causa della stretta salda..

Così, Jimin si limitò a mantenere il passo del suo hyung fino a giungere davanti ad una panchina.

Si sedettero e Jimin ne approfittò per sdraiarsi poggiando il capo sulle cosce del maggiore lasciandosi accarezzare la folta chioma.

«Non riesco a controllare la mia fermezza a causa di un demone.» Sussurrò confessandogli il suo segreto.
Tuttavia, tali parole echeggiarono nel limbo come se volessero denunciare la sua prima trasgressione.

So let's start right now.

운명;; Ÿööńṃïń.Where stories live. Discover now