운명 : Destino.
Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso indistruttibile legato al mignolo della mano sinistra che la lega alla propria anima gemella.
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❝I'm so lonely, You never know how it is.❞
Sollevò il volto ritrovandosi la sua persona di fronte a sè. Il suo mignolo era legato al filo rosso, lo stesso di cui aveva seguito il tragitto.
«Credevo di averti ucciso, Park..» Biascicò con la testa calata.
❝I can't get out out here.❞
La visione del maggiore in quello stato fu opprimente per l'arancione. Le ciocche color menta ricadevano sui suoi occhi oscurandogli la vista.
L'aveva perdonato in passato, e l'avrebbe perdonato ancora una volta. L'aveva sempre fatto.
La sua anima aveva sempre tentato di proteggere Yoongi, anche una volta abbandonato il suo corpo umano. Sarebbe potuto sembrare lui il cristallo della situazione, ma in realtà era sempre stato il maggiore ad esserlo. Il maggiore era quello a necessitare della presenza di Park Jimin. Erano la ragione del suo respiro : la luce nei suoi occhi, la risata ormai familiare, il calore a riscaldarlo nei giorni più invernali.
Il pel di carota si lasciò cadere di fronte a lui, e portando le braccia attorno al suo collo, lo attirò a sé.
Yoongi affondò il suo volto nell'incavo dell'altro tentando di soffocare quei singhiozzi. «C-credevo davvero di averti privato del tuo r-respiro.» Inalò il familiare profumo che aveva sempre accompagnato il ragazzino. «Mi sei mancato, moccioso. Ogni giorno, ogni ora, ogni instante. Ti ho sempre sognato. Non mi hai mai abbandonato. Nell'inferno in cui vivevo, sei stato la mia luce..»
Jimin si limitò ad accarezzargli la schiena. «Ti ho sempre amato, hyung. L'avrei fatto ancora, e ancora, per tutte le volte in cui si saremmo reincarnati.»
Gli asciugò le lacrime con entrambi i palmi.
È sempre stato così. Il minore a prendersi cura del disastro che era il menta.
All'improvviso, la terra tremò.
Yoongi strinse protettivamente a sé il minore.
«Avete osato trasgredire le leggi dell'universo!» Rimbombò una voce imponente, accompagnata da una luce sfavillante. «Non vi saranno revocate le cariche, in quanto questa conoscenza vi sarà di abbastanza peso. Avrete modo di constatare il perché vi fu omessa la memoria della vostra vita precedente, a tempo debito.»
Jimin guardò con uno sguardo interrogativo Yoongi. «Stai bene?»
Che l'avesse sentito solo lui?
Si risvegliò da quell'attimo di trance, ritornando ad essere inondato dal calore del suo ragazzo. «Andrà tutto bene.»
