メロディー.

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メロディー: Melodia.

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You know, my thoughts are running loose,
It's just a thing you make me do.

Jimin si trovava nel limbo. «Hyung?» Lo chiamò. «Dove sei?»

Seokjin apparve dalla nebbia. L'angelo non era più in grado di distinguere quest'ultimo dalla nebbia. Più Seokjin passava il suo tempo in quel luogo, più sembrava difficile mantenere la propria natura. Si stava dissolvendo in nebbia? Forse, era questa la ragione per cui quel luogo appariva così desolato.

«Jimin?»

«Hyung, sono io.» Confermò nonostante l'altro l'avesse intravisto. Cominciava ad avere paura che quello strano mutamento intaccasse anche la sua memoria.

Seokjin parve ansioso. Jimin non era abituato ad intravedere questa sua sfumatura, in realtà non l'aveva mai vista. La sua compostezza si era frantumata.

«Qualcosa non va?» Azzardò. Non era ancora pronto a vederlo sparire completamente dalla sua vita.

Il corvino sollevò una mano aggraziatamente indicando il loro solito luogo di riposo. «Non vorrei risultare scortese, ma ho da chiederti un favore.» Si sforzò di chiedere, si sentiva umiliato.

Jimin si accoccolò contro il suo corpo. «Hyung, puoi chiedermi di tutto, lo sai.»

«Quand'ero un'angelo stagista, come te-» Prese ad accarezzargli leggermente la chioma. «Mi era stato assegnato un umano, Kim Namjoon.» Jimin percepì esitazione e malinconia nel pronunciare quel nome. «Era un orfano, soffriva così tanto..» La sua voce si spezzò. «Venni a sapere della sua morte. Noi angeli siamo informati della nascita dei nostri umani, ma anche delle loro morti programmate. E nulla, proprio nulla, è in grado di fermare uno di questi avvenimenti. Passando del tempo al suo fianco, mi invaghì di lui. Ebbene sì, mi innamorai.» la sua mano si bloccò. «Non riuscì a sostenere il pensiero che fra un paio di giorni sarebbe morto, così mi infiltrai nella biblioteca celestiale e rovistai fra gli archivi proibiti, venendo a conoscenza delle circostanze in cui sarebbe morto. Un incidente stradale. Lo seguì dappertutto, quella settimana. Ma il Fato, non ammette trasgressioni. Nonostante la mia conoscenza riguardo al futuro, fui come blindato. La macchina apparve all'improvviso, non ebbi il tempo di ragionare e mi trasformai all'improvviso spingendo via Namjoon.»

Jimin si morse il labbro. Sapeva bene cosa sarebbe successo, era inevitabile. Era il rischio che correvano ogni qualvolta si trasformassero.

«Credetti di averlo salvato, ma in realtà lo condannai. Mi aveva visto durante la trasformazione.. Impazzì. Lo portarono al manicomio.» Continuò ad accarezzargli la chioma. «Fui punito perché desiderai che mantenesse il mio ricordo, perché violai il suo libero arbitrio.»

운명;; Ÿööńṃïń.Where stories live. Discover now