降伏.

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降伏: Arresa.

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First kiss just like a drug,
Under your influence.

L'angelo sapeva bene cosa avrebbe comportato quell'azione.

Sapeva cosa sarebbe accaduto in seguito. Era in grado di prevederlo.

I genitori avrebbero litigato, divorziato e i figli sarebbero stati separati.

Doveva fare qualcosa.
Schioccò precipitosamente le dita causando l'apparizione di nuove banconote all'interno della cassaforte, tante quante le precedenti.

Tuttavia, nell'istante in cui apparvero, lui venne richiamato dai cieli sparendo dalla terra.

Fu teletrasportato all'interno della celestiale biblioteca. «Cos'è accaduto?» Si domandò ispezionando la zona.

Quella che era inizialmente apparsa come una biblioteca, si rivelò essere in realtà una sala. Solo in quell'istante, s'accorse degli infiniti ritratti che lo circondavano.

Erano ritratti di esseri umani. Ognuno con un'espressione benevola o maligna a seconda dell'ultima azione compiuta.
Hoseok apparteneva al secondo genere.

Jimin volò leggermente in alto approcciando incredulo il quadro di Hoseok.

«C-com'è possibile? Io ho evitato che si avessero delle conseguenze..» Mormorò accarezzando il ritratto e nutrendo una genuina preoccupazione per il futuro del suo umano quando all'improvviso una voce poderosa rimbombò facendo risultare quel luogo, fragile, precario.

«Dopo aver scagliato Lucifero in terra, in seguito alla sua arroganza, mi richiese che gli venisse esaudito un ultimo desiderio.»

L'angelo si voltò all'istante alla ricerca del proprietario di quella voce.
Poi, la consapevolezza del suo possessore lo investì bruscamente. «Signore. Le chiedo perdono.» Scandì bene le parole inchinandosi.

Ma la voce continuò, come se non fosse mai stata interrotta. «Quello di donargli un regno, gli inferi, dove poter raccogliere i suoi seguaci e punirli in eterno per puro diletto. Ha sempre trovato un non so che di gustoso nella sofferenza altrui, Lucifero..» Mormorò fra sé lasciando trasparire una nota nostalgica nella sua voce ferma. Per un essere perfetto, qual era, comprendere tali sentimenti non era di certo una preoccupazione, sperimentarli tuttavia era qualcosa di prettamente umano. Ma, Lucifero era sempre stato la sua debolezza. Il suo angelo favorito, ma ciò si rilevò essere poi la causa della sua alterazione. L'aveva viziato. «Ovviamente, dovvetti concederglielo e di conseguenza si vennero a creare due eserciti, uno angelico e uno demoniaco.»

Jimin si innalzò dal suolo deponendo la sua completa attenzione in quelle parole. L'aula sembrava estendersi sino all'infinito, non sarebbe bastata né la vita dell'angelo né l'eternità perché si potesse raggiungerne il limite.

운명;; Ÿööńṃïń.Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt