운명 : Destino.
Secondo la tradizione ogni persona porta, fin dalla nascita, un invisibile filo rosso indistruttibile legato al mignolo della mano sinistra che la lega alla propria anima gemella.
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❝Look at me now, I'm falling I can't even talk, still stuttering.❞
Il demone irruppe in una risata fragorosa.
«Non ti scaldare tanto, angioletto. Serviva per rendere più realistica la recita.»
Jimin si morse il labbro sentendosi quasi umiliato. Stare nei paraggi del demone aveva implicato il fatto che quest'ultimo avesse potuto giocare col suo cervello riuscendo ad incasinarlo in un solo giorno.
❝I used to wanna be Living like there's only me.❞
Se avesse continuato così, cosa sarebbe successo?
❝And now I spend my time Thinking 'bout a way to get you off my mind.❞
«La serata finisce qui, demone.» Si trasformò immediatamente assumendo la sua forma angelica ed innalzandosi da terra prima che l'altro potesse acchiapparlo. «Si torna a lavoro.»
Yoongi assottigliò lo sguardo. Jimin aveva sentito l'esigenza di fuggire. Si sentì realizzato per quel piccolo traguardo.
«D'accordo, ma la prima mossa spetta a me.» Continuò il demone. «Non hai completato la serata.»
«D'accordo.» Fece spallucce Jimin. «Sono sicuro che i miei umani sapranno resistere alle tue tentazioni.»
[• • •]
Il demone, poco dopo quella conversazione, apparve nella camera di Taehyung. «Questo ragazzino è proprio un alieno.» Constatò notando l'oscurità che si celava in quella stanza.
Svolazzò nei dintorni sbattendo le cremisi ali finché non scorse la figura di Taehyung raggomitolata nelle coperte del letto come un verme a pancia in giù.
«Eccoti qua..» Ma, avvicinandosi notò una strana luce riflettersi sul suo viso. «Non dovresti avere scuola domani, alieno?» Ghignò andandosi a posizionare vicino Taehyung.
«Uh. Come hai fatto a procurarti il suo numero?»
A quanto pare, l'umano era riuscito a farsi coraggio e scoprire il numero di Jungkook.
Questa cotta andava avanti da mesi. Sinceramente, Yoongi non riusciva a capacitarsene. Erano così differenti i due. Totalmente. Non avevano nulla in comune. Perciò, com'era mai possibile che fosse nato un sentimento del genere?
Ew, il solo pensiero faceva rivoltare lo stomaco al demone. Che sciocchezza, l'amore.
«Voi umani siete davvero stupidi. Vi innamorate così facilmente.»
Taehyung continuò ad osservare lo schermo che gli illuminava il viso. Ciocche blu ricadevano sui suoi occhi, probabilmente per la sua noncuranza. Infatti in preda all'ansia, non si era nemmeno asciugato i capelli gocciolanti.
«Che dovrei fare? Scrivergli?» Si domandò mordendosi il labbro. «Che scusa potrei mai inventarmi?»
❝I used to be so tough Never really gave enough.❞
«E così, sei già dubbioso di tuo..» Il demone constatò inumidendosi le labbra. «Ah, mio Park Jimin sapessi cosa ti stai perdendo..»
Taehyung si mise a sedere scompigliandosi i capelli incapace di mantenere la calma. «Aaaish. Ti odio Jungook-ah.»
❝And then you caught my eye Giving me the feeling of a lightning strike.❞
Yoongi se la rise di gusto. «Hey, piccolo alieno. Ti sei per caso dimenticato di essere un assassino?» Gli sussurrò nell'orecchio notando il drastico cambiamento d'umore.
Infatti, Taehyung si ricoprì immediatamente con la coperta stringendo le gambe al petto e rabbrividendo nel suo posto. «Ho ucciso..»
«Già. Solo perché tua sorella ti ha favorito nel processo mandando avanti la questione della difesa personale, non vuol dire che non hai commesso l'omicidio.» Continuò il demone senza preoccuparsi dello stato dell'umano.
Egli infatti doveva la sua celebrità nel regno degli inferi non solo alla sua capacità di seduzione ma anche alla sua brutale crudeltà.
«Chissà cosa penserebbe di me Jungkook, se lo sapesse..» Mormorò stringendosi ancor di più.
«Visto che sei sveglio, alieno?» Si complimentò. «Se mai lo venisse a sapere, sarebbe terrorizzato al sol pensiero di ritrovarsi di fronte ad un assassino come te.»
❝You have always worn your flaws upon your sleeve And I have always buried them deep beneath the ground.❞
