Capitolo 6

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Io e la signora Mikoto prepariamo insieme la cena mentre Sasuke prova in tutti i modi ad attirare l'attenzione di suo padre. Fugaku, dal canto suo, è comodamente seduto in divano con il giornale sulle ginocchia e gli occhiali che gli penzolano dalla punta del naso. A giudicare dalla sua espressione, direi che le notizie di oggi non sono poi tanto positive.

«Siamo sul punto di far scoppiare un'altra guerra.» mormora distrattamente.

Mikoto lo guarda con apprensione, mentre Sasuke si ferma e il suo sorriso svanisce.

Nominare la parola "guerra" fa sempre effetto in questa famiglia. È così strano...

Io continuo a mescolare la zuppa di verdure mentre la signora Mikoto torna a tagliare dei pomodori freschi per Sasuke. Non capisco come mai gli piacciano così tanto.

«Mm–che sbadata.» esclama a un certo punto guardandosi l'indice della mano sinistra.

I miei occhi si posano sulla ferita arrossata.

Dev'essersi tagliata con il coltello.

Allungo la mano verso la sua e la osservo in silenzio. Il suo volto si tinge di stupore.

«Non devi preoccuparti, Yumi. Mi basterà fasciarlo. Non è niente.» mi rassicura con un sorriso.

Io scuoto la testa. «Per favore, lasci che la aiuti.» insisto guardando il sangue che cola sul tagliere.

Le stringo con delicatezza il punto dolorante e lo curo senza problemi grazie alle arti mediche. Lei osserva stupefatta senza più provare a dissuadermi.

«Grazie, Yumi.» sussurra infine.

«Non c'è di che. Sono felice di essere d'aiuto.»

Sasuke nel frattempo è venuto verso di noi a controllare la situazione e si è aggrappato al mio kimono con affetto.

«Sorellona Yumi!» si lamenta cercando di allontanarmi dal piano di lavoro.

«Cosa c'è, Sasuke?» gli chiedo dolcemente.

«Sasuke, ormai dovresti smetterla di chiamare così Yumi. So che ci sei molto affezionato, ma quella ragazza non fa parte della nostra famiglia.» lo riprende da distante Fugaku.

Sasuke abbassa la testa e gonfia le guance. Il colgo l'occasione per scompigliargli i capelli.

«Ma io le voglio bene come se fosse una sorella.» bofonchia sottovoce.

Sua madre si mette a ridere di fronte alla sua immensa tenerezza.

«Lascialo fare, Fugaku. In fondo, è come se Yumi fosse nostra figlia, no?» prova a dissuaderlo con voce dolce.

«Tch.» sbuffa lui di ritorno. «Questo non cambia il fatto che lei non è un'Uchiha.»

«Quand'è che torna Itachi?» chiede poi Sasuke.

«Tra poco, stai tranquillo.» lo rassicuro.

Proprio in quell'istante sentiamo la porta principale aprirsi e dietro di essa compare Itachi. Ha la fronte sudata e il respiro corto.

Deve aver corso.

«Non era mia intenzione fare tardi.» si scusa lui accennando a un rapido saluto.

«Dove sei stato?» chiede vigile Fugaku.

«Ero con degli amici.» risponde evasivo incamminandosi verso il corridoio. «Vado a fare una doccia.»

«D'accordo, caro. Fai presto. È quasi pronto.» gli dice Mikoto mandandogli un bacio.

Durante la cena c'è il solito silenzio. Sasuke sposta continuamente lo sguardo da me a Itachi e viceversa, suo fratello fissa il piatto con disinteresse, Fugaku è immerso nei suoi pensieri e Mikoto sembra essere troppo stanca anche solo per sorridere. La giornata è stata estenuante per tutti.

«Papà!» esclama a un certo punto Sasuke.

«Mh?» mormora l'altro.

«Oggi mi sono allenato con i kunai e con gli shuriken! Sto migliorando tantissimo! Ti prego, potresti allenarmi tu per una volta?» lo supplica congiungendo i palmi delle mani.

Fugaku non cambia espressione e grugnisce qualcosa che dovrebbe essere un no.

«Per favore, papà.» insiste Sasuke.

«Lo farò io. Non disturbare nostro padre.» interviene Itachi prima che il genitore possa iniziare a perdere la pazienza.

«Ricordati che non devi rimanere indietro con gli studi solo per allenare tuo fratello, Itachi.» ribatte Fugaku.

«Davvero, per me non è un problema. Posso fare entrambe le cose.» risponde con un cenno del capo.

«Davvero, fratellone?» chiede entusiasta Sasuke.

«Ma certo, Sasuke. Per te questo e altro.»

«Evviva! Sono così felice!»

«E tu, Yumi? Perché non vai con loro, qualche volta?» propone Mikoto con un sorriso. «Sei un ninja anche tu, no?»

«Beh, ecco, io...» mormoro arrossendo.

«No, voglio che Yumi si concentri sulla scuola prima di tutto.» mi interrompe Fugaku con uno sguardo diretto. «Non può permettersi di divertirsi. E poi, Yumi è un ninja medico. Non le serve a niente esercitarsi nelle arti marziali se poi il suo ruolo sarà quello di curare i feriti.»

Io abbasso lo sguardo su ciò che rimane della mia zuppa. La fame mi è completamente passata.

«Beh, un allenamento di tanto in tanto non le farà male. E poi, da quello che ho sentito ha il massimo dei voti in ogni disciplina. Uscire con noi non farà altro che aiutarla.» dice all'improvviso Itachi.

Alzo gli occhi nei suoi. Sta sorridendo di nuovo.

«Ci penserò.» termina prendendo di nuovo il piatto e dando fondo alla zuppa.

«Ora sarà meglio finire la cena.» ci riprende Mikoto.

Io, Sasuke e Itachi terminiamo i nostri piatti e poi raduniamo le ciotole in una pila ordinata.

Sto per alzarmi e andarli a lavare quando la signora Mikoto mi prende la mano e scuote la testa.

«Lo faccio io.» mi promette. «Tu va' di là con Sasuke e Itachi.»

Le sorrido e mi alzo insieme ai due fratelli. Ci dirigiamo insieme in soggiorno e ci posizioniamo in divano, io e Itachi ai lati e Sasuke al centro.

«Com'è andata la festa?» chiedo a Itachi un po' titubante.

Lui annuisce. «Bene. Anche se mi hanno fatto dannare con una caccia al tesoro per tutta Konoha.»

«Allora è per questo che hai fatto tardi.» commento.

«Già. Il patto diceva che non potevo usare lo sharingan, così ho fatto più difficoltà a esaminare certi posti. Ma alla fine ce l'ho fatta.»

«Lo sapevo che tu sei il migliore, fratellone.» sussurra Sasuke infilandosi tra le sue braccia.

«Voi cos'avete fatto, invece? Siete usciti?» domanda lui.

Sasuke annuisce e poi si avvicina al suo orecchio per confidargli il nostro segreto. Meglio essere prudenti. Non vogliamo che Fugaku scopra che sono uscita di casa senza permesso.

«Ottimo lavoro!» esclama poi il più grande pettinandogli i capelli.

«Devo assolutamente farti vedere il tiro combinato di shuriken che abbiamo inventato.» dice poi il più piccolo.

«Non vedo l'ora. Allora me lo mostrerai domani.»

Spazio autrice

Ehi, questo pomeriggio se ho tempo vado avanti con le one-shots :3

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Momenti ‣ Itachi UchihaWhere stories live. Discover now