Capitolo 16

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Quando Itachi e Sasuke ritornano trovano la tavola già preparata e i loro genitori seduti in divano ad aspettare. Osservo il forno con gli occhi luccicanti per l'orgoglio. Il pesce sarà pronto a momenti.

«Com'è andata a scuola, Yumi?» domanda Mikoto.

«Bene, grazie. Ho conosciuto gli amici di Itachi.» rispondo con un sorriso.

«Sono felice di sentirtelo dire.»

«Le lezioni sono al tuo livello?» si preoccupa di domandare Fugaku.

Annuisco. «Non ho avuto problemi a seguirle.»

«Ottimo. Quindi farti saltare altri due anni è stata una scelta azzeccata.»

Itachi e Sasuke si siedono sulle poltrone e iniziano a stuzzicarsi come sempre. Li invidio molto. Io, purtroppo, non farò mai veramente parte di questa famiglia. L'ha detto anche lui oggi a scuola. Non sono la sua sorellastra, sono solo una ragazza che abita sotto il suo stesso tetto. Una specie di coinquilina indesiderata costantemente sotto osservazione.

Mi abbasso, apro il forno ed estraggo le carpe al sale. Vado a posare il vassoio al centro del tavolo.

«È pronto.» affermo decisa.

Loro mi osservano e poi si riuniscono a tavola.

«Quando sarà la sua prima missione?» chiede Fugaku a Itachi riferendosi a me.

«Venerdì.» risponde l'altro.

«Bene. Chi saranno i suoi compagni?»

«Obito e Kakashi. Due amici. Mi fido ciecamente di loro. Si sono rivelati abili avversari.» replica Itachi servendosi due filetti senza tentennare.

«Capisco. Allora sarà una passeggiata.»

«Lo spero.» intervengo io con voce flebile, guadagnandomi un'occhiata veloce da parte di Itachi.

Perché ogni volta che mi guarda mi sento sotto esame?

Il giorno dopo al mio ritorno da scuola mi dirigo direttamente al lago, dove trovo ben tre secchi pieni d'acqua, ognuno contenente due carpe di specie diversa. Un sorriso dolce mi si dipinge sulle labbra. Sasuke dev'essere stato qui prima di andare ad allenarsi.

Ora che ci penso non lo vedo. Sarà andato nella foresta per avere un po' di tranquillità.

Mi abbasso di fronte al primo secchio e osservo il mio riflesso sulla superficie dell'acqua. Sento che oggi riuscirò a completare la tecnica. Mi impegnerò al massimo.

Senza più attendere immergo le mani in acqua e afferro con gentilezza le due carpe stringendo le dita intorno alla testa. Questa volta mi assicuro di non premere troppo per impedire alle loro branchie di bloccarsi. Non vorrei provocare un'altra morte per asfissia.

«Iniziamo.»

Mi concentro e controllo il chakra come richiesto dalla tecnica. Prima del rilascio finale trattengo il respiro e conto fino a tre. Ho notato che l'ultima volta che l'ho fatto il risultato è stato migliore.

Chiudo gli occhi e poi lascio andare il colpo. Rimango immobile per qualche attimo e poi rimuovo le mani, affacciandomi a guardare il risultato.

Sospiro. Le carpe sono vive e vegete e non hanno alcun problema a muoversi, ma il problema di fondo sussiste. Ho scambiato un solo occhio. Mi chiedo dove stia sbagliando, visto che eseguo ogni passaggio alla perfezione.

Momenti ‣ Itachi Uchihaحيث تعيش القصص. اكتشف الآن