Capitolo 57

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Kakashi lancia a terra la spada, conficcandola tra i miei piedi. Si abbassa, aiuta Yamato ad alzarsi e poi mi rivolge un'occhiata di fuoco mentre inizia ad andarsene portando con sé l'amico.

«Kakuzu e Hidan sono morti.» mi spiega con un tono freddo. «Deidara è fuggito. E tu, ora, cosa farai? Scapperai da Itachi?»

Sento il cuore rimbombare nel petto con forza.

«N-Non posso.» balbetto mentre le lacrime si trasformano in lacrime di sangue. «Non posso muovermi. Il mio corpo...»

Kakashi si ferma e si volta di nuovo a guardarmi.

«Perché?» chiedo con un filo di voce. «Perché non mi hai uccisa? Faccio parte dell'Organizzazione Alba! Sono nemica di Konoha! Sono un ninja traditore!»

Yamato si agita e per poco Kakashi non lascia la presa.

«Perché non devo essere io a giustiziarti.» dice stringendo l'amico castano. «Io non ho alcun risentimento verso di te.»

Stento a credere a ciò che ho appena sentito. «Io...»

Kakashi mi fissa intensamente e poi lancia un kunai nella mia direzione, la cui punta si conficca esattamente al centro della formazione lignea che si avvolge intorno al mio corpo.

«Così dovresti riuscire a liberarti.»

Annuisco debolmente e uso le braccia per disintegrare il legno che si è rinsecchito di colpo. Crollo a terra e il mio mondo si tinge di nero.

«È in condizioni gravi.»

«Non toccatela.»

«Dobbiamo aiutarla.»

«Sì, ma come?»

Batto gli occhi insicura. Il primo che ha appena parlato è Itachi, ne sono sicura, ma le altre tre voci non riesco a riconoscerle. Chi sono questi individui? Dove mi trovo?

«Si sta svegliando.» osserva la seconda voce.

Prendo un respiro profondo. Sento un conato di sangue risalire lungo la gola e mi piego in avanti tossendo tutto il liquido rossastro. Inizio a distinguere tre sagome scure.

«Ti senti meglio?»

«Dei... Sei tu?» domando con voce roca.

«Sì, è lui. Non vedi? Qui ci siamo io, Deidara, Kisame e Konan.» replica la voce di Itachi.

Provo ad alzarmi ancora un po', ma un dolore pulsante all'altezza della schiena mi impedisce di muovermi.

«Oh, maledizione. Deidara, va' subito a prendere un asciugamano pulito.» esclama Kisame.

Sento la colonna vetrebrale pulsare. Devo avere un taglio piuttosto profondo per avvertire un tale fastidio.

«È davvero un peccato che Kakuzu sia stato eliminato.» esclama l'unica donna presente. «Ha perso completamente l'uso del braccio sinistro. Qualcuno deve averglielo reciso mentre era svenuta.»

Giro sconvolta la testa, provando ad accarezzarmi la gamba con la mano sinistra. Spalanco gli occhi invasa da un nuovo terrore. Non ho più un braccio. Cos'è successo?

Scatto in piedi senza pensarci due volte e inizio a tremare, ignorando completamente il dolore alla schiena.

«No, non è vero. Non è vero. Itachi, cos'è... Cos'è...» i miei occhi si riempiono di lacrime.

«Calmati, Yumi. Tu sei ancora qui. Non è questo quello che conta?» mi prega con la solita espressione piana.

«Come "sei ancora qui"!? Non vedi che non ho più un braccio!? Non vedi che sto morendo, Itachi? I-Ita...»

Barcollo sul posto, ma Itachi mi afferra prima che possa cadere. Mi aiuta a sedermi a terra e si leva il mantello, usandolo come cuscino per la mia testa dolorante.

«Dovresti essere grata a quel ninja di Konoha invece di stare qui a lamentarti per il tuo braccio.» mormora posandomi una mano sulla testa. «Ti ha lasciata vivere.»

Singhiozzo e infilo la testa tra la sua spalla e il suo collo mentre le lacrime continuano a cadere.

«Sono qui–ehi, ma!–cos'è successo?» balbetta Deidara inginocchiandosi accanto a me.

«Mi dispiace, Yumi.» afferma Itachi alzandosi. «Se non capisci la fortuna che hai avuto non posso farci niente.»

Provo ad alzarmi per andare verso di lui, ma quando allungo la mia unica mano è già scomparso. Sento le convusioni aumentare d'intensità e per poco non svengo.

«Prova a rimanere calma, Yumi. Mi hanno detto che sai essere molto ragionevole anche nelle situazioni di pericolo. Non avere paura.» mi dice Konan prendendo l'asciugamano dalle mani di Deidara e abbassandosi a posarmelo sulla schiena. «Sono sicura che Itachi è andato a calmare i nervi. Dev'essere frustrato quanto te.»

Chiudo gli occhi e prendo un respiro profondo.

«Deidara, tu, brutto idiota.» mormora Kisame.

Sento il rumore di un pugno sulla carne. Sollevo appena le palpebre e vedo che il biondo è steso a terra che si tiene la spalla.

«Ahia!»

«Per quale assurda motivazione l'hai lasciata da sola?»

«I-Io... Il ragazzo della volpe ha già tentato di uccidermi una volta. Probabilmente se fossi rimasto mi avrebbe fatto a pezzi.»

Kisame si inginocchia davanti a lui e gli scaglia un altro pugno allo stomaco.

«Basta...» sussurro con un filo di voce. «Per favore, basta.»

«Sentito, ragazzi?» interviene Konan. «Smettetela. Tu, Kisame, piuttosto, vai a vedere dov'è finito Itachi. Quel ragazzo mi preoccupa.»

Spazio autrice

Mi scuso per l'attesa e spero di non avervi sconvolti XD

La vera domanda è: cosa succederà adesso? Beh, dovrete aspettare ancora un po' prima di scoprirlo :P

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