Capitolo 59

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Due settimane dopo io e Deidara siamo di ritorno dall'ennesima missione di spionaggio. Ormai è diventata una routine. Partiamo, ci infiltriamo nel villaggio che ci è stato indicato, ci fingiamo ragazzini in fuga e ascoltiamo ogni singola parola che riusciamo a captare. Al nostro rientro facciamo rapporto, usciamo fuori ad allenarci con la spada e poi dormiamo come ghiri fino alla missione successiva.

Non vedo Itachi da un po'. Konan, che sembra essersi trasferita permanentemente nella nostra base, mi ha detto che lui e Kisame sono via da qualche giorno, anche se non sa di preciso cosa stiano facendo o dove siano.

Io e Deidara ci mettiamo a preparare la cena. Mentre lui si dedica al taglio e alla preparazione io penso ai fornelli e alle varie cotture.

«Mmh! Il profumo è davvero speciale!» commenta Deidara.

«Si può dire che è buono, già, ma ora mi potreste dire cosa state cucinando?» risponde la donna seduta al tavolo con le gambe incrociate.

«Stufato di verdure e salmone alla piastra!» risponde entusiasta Deidara.

Io annuisco e giro i tranci di pesce sulla padella aiutandomi con un cucchiaio di legno.

Sentiamo bussare alla porta.

«Chi è?» chiede Konan alzandosi e dirigendosi verso l'ingresso.

Poco dopo vediamo la donna barcollare all'indietro. Spalanco gli occhi a mia volta e per poco non mi scotto con uno schizzo d'olio bollente.

«Itachi!» esclamo sconvolta. «Dov'è Kisame?»

«È impegnato.» mormora soltanto. «Ti va di uscire un momento?»

Deidara mi posa una mano sulla spalla sinistra e rivolge all'altro un'occhiata di fuoco.

«Perché dovrebbe venire con te, un?» mi difende con rabbia.

«Credo che Yumi sia abbastanza grande da rispondere da sola.» insiste Itachi spingendo la porta ancora più verso il muro.

«Che ne dici di entrare e mangiare qualcosa?» propongo io con un sorriso timido e impacciato.

Lui scuote la testa. «Per favore. Sii ragionevole.»

Konan sospira e incrocia le braccia.

«Mi sembra più che evidente che non vuole venire con te.» afferma scagliandogli un'occhiata di fuoco.

«Fa' come credi. Ma tieni a mente le mie parole. Quando mi cercherai sarà troppo tardi.»

Mi giro di nuovo verso il piano cottura e tolgo il salmone ormai cotto dal fuoco per posarlo al centro di un piatto già contornato dalle verdure che Deidara ha messo poco fa. Itachi, invece, ci saluta con un cenno della mano e sparisce di nuovo nella foresta, lasciando la porta spalancata.

«Quel ragazzo ultimamente mi preoccupa.» mormora Konan.

«Solo ultimamente?» insiste Deidara con un 'tch' di indignazione.

«Non dovete prendervela con lui. È a causa mia che si comporta così.» dico loro andandomi a sedere a tavola portando con me uno dei piatti.

Il biondo prende gli altri due e li posiziona davanti alle sedie sua e di Konan.

«Mangiamo adesso! Non voglio che si raffreddi!»

La donna dai capelli indaco richiude la porta e si sistema di fronte a me.

«Buon appetito, allora.» affermo senza alcuna intonazione.

«Buon appetito.» rispondono gli altri due.

Momenti ‣ Itachi UchihaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora