Capitolo 17

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Itachi entra in camera mia sul fare della notte. Mi posa una mano sulla spalla e mi fa cenno di prendere con me il rotolo della mia famiglia e le armi ninja.

Io eseguo non senza qualche sospetto. Spero soltanto che vada tutto bene, qualsiasi cosa abbia in mente di fare. Le sue parole continuano a ronzarmi per la testa e l'idea che ci sia qualcosa fuori posto mi tortura.

Indossiamo le nostre uniformi da ninja e il coprifronte, poi passiamo per il corridoio e ci fermiamo al piccolo tempio nel cuore della residenza per porgere le nostre preghiere ai Kami. Anche se non so per quale motivo sto chiedendo il loro aiuto, mi auguro con tutto il cuore che stiano al nostro fianco.

Usciamo dalla porta sul retro e ci guardiamo intorno come due ladri con il bottino sulle spalle, pronti a svignarcela non appena la strada sarà completamente sgombra.

Camminiamo in silenzio fino a raggiungere il limitare del quartiere Uchiha e ci fermiamo davanti alla porta che ci divide dal villaggio vero e proprio. Un corvo si ferma sulla lanterna accesa che penzola dall'alto del monumento commemorativo.

Ho una strana sensazione.

Itachi sospira.

«Tra poco questo posto sarà vuoto.» mormora assorto.

«Cosa intendi dire?» chiedo confusa.

Lui mi tende la mano e mi guarda con quegli occhi magici pieni di potere.

«Resta vicina a me, qualsiasi cosa accada.»

Afferra con la mano libera la katana che porta legata sulla schiena e la tiene dritta davanti al petto con fierezza, passandosi la lingua tra le labbra mentre il suo sguardo languido scivola lungo la lama. Di solito la usa solamente quando è in missione.

Forse... Anche questa è una missione, per lui?

«Prendi i kunai.» mi impartisce senza mai distogliere le pupille da quell'arma affilata e letale.

Annuisco e infilo la mani nella tasca contenente il mio equipaggiamento, estraendo tre kunai legati insieme con un filo nero molto robusto. Li tengo così per controllare la loro traiettoria tramite un filo di chakra.

«Staccali. È inutile controllarli. Li lancerai normalmente, dritto davanti a te.» mi ordina.

Le nostre dita si lasciano e in poco tempo mi libero della corda, reggendo un pugnale in ogni mano.

«Mi dispiace dovertelo dire così, Yumi.» mormora sottovoce.

Per un secondo il suo volto sembra assumere lo stesso riflesso pallido e latteo della luna. Le sue labbra si tendono in una smorfia di dolore.

«Dobbiamo eliminarli.» sussurra trattenendo un singhiozzo. «Tutti.»

«A chi ti riferisci?»

Lui evita di rispondere per qualche secondo, tenendo il capo reclinato verso il basso.

«Agli Uchiha.»

«Perché? Perché dovremmo eliminarli?» domando non lasciandogli nemmeno un secondo per riprendere fiato.

«Questi, purtroppo, sono ordini superiori. Non posso dirti altro. Vieni con me e non guardarti indietro. Per favore.»

Momenti ‣ Itachi UchihaWhere stories live. Discover now