Capitolo 12

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I quattro rimangono fuori a discutere ancora per qualche minuto. Nessuno sembra aver intenzione di cedere. Io resto lì impalata come un baccalà finché non sento un rumore di passi provenire dal corridoio.

Mi avvicino ai fornelli e prendo il sacchetto della farina come se nulla fosse. Farò delle crepes di grano, così occuperò un po' di tempo.

«Stanno discutendo...» sussurra la voce preoccupata di Mikoto. «Oh, Yumi, sei sveglia.»

Io annuisco continuando a darle le spalle mentre rompo un uovo sul bordo di un bicchiere e lascio cadere il contenuto su una montagna di farina.

«Sì, sono sveglia.» dico solamente.

La sento venire verso di me e posarmi una mano sulla spalla.

«Mi dispiace per ieri sera. Fugaku ha esagerato come sempre. Era convinto che tu e Sasuke sapeste qualcosa. Che sciocco.» mi sussurra.

Io scuoto la testa provando a ignorare il dolore pulsante proveniente dal mio stomaco. Ho molta fame e non vedo l'ora di mettere qualcosa sotto i denti.

«Non è niente.» rispondo con un cenno del capo.

«Sei davvero una ragazza d'oro.» commenta lei mostrandomi un sorriso che non riesce a nascondere la preoccupazione per ciò che sta accadendo sulla soglia di casa.

«Itachi non c'entra.» mormoro fra me.

«Ti ha detto qualcosa ieri sera?» mi domanda lei.

Scuoto la testa. «No, però lo conosco bene. Lui non ucciderebbe mai... Un amico.» biascico mentre le mie guance si tingono di rosa.

Lei si mette a ridere di fronte alla mia reazione.

«Ti piace, non è vero?» chiede con una punta di malizia pizzicandomi in naso come è solita fare con i figli.

Arrossisco ancora di più e provo inutilmente a nascondere il volto tra i capelli mentre le mie mani spostano l'impasto in una terrina.

La signora Mikoto mi stringe un braccio intorno alle spalle con dolcezza.

«Non lo ammetterà mai, ma lui è perso di te. Gli si illuminano gli occhi quando ti guarda.» mi sussurra all'orecchio.

Un brivido mi percorre la schiena. Un mare di domande mi invade la testa. Vorrei chiederle come lo sa, se ne è sicura, da quanto le cose stanno così e perché ha deciso di dirmelo, eppure non riesco a trovare le parole per rispondere. La mia voce e il mio coraggio sembrano essere completamente scomparsi.

Riempio la terrina di acqua e ci aggiungo lo zucchero, iniziando ad ammorbidire la pasta. Ora dovrò aspettare circa un quarto d'ora prima di mescolare il tutto.

In quel momento vedo Fugaku e Itachi rientrare senza mai scambiarsi uno sguardo.

«Buongiorno.» mormora il più grande prendendo posto in tavola.

L'altro, invece, mi lancia una rapida occhiata e poi torna verso le camere.

«Itachi, caro, potresti svegliare tuo fratello?» domanda la signora Mikoto.

«Mmh.» mugola lui senza rispondere.

«Sono davvero deluso...» commenta Fugaku aprendo il giornale che teneva arrotolato in una mano e inforcando gli occhiali. «Sta diventando fin troppo arrogante. Bisognerebbe fargli una bella lavata di capo.»

«Oh, Fugaku, non essere troppo duro con lui. È solo un ragazzo, vedrai che con il tempo si renderà conto dei suoi errori. Porta un po' di pazienza.» gli dice la moglie con affetto.

«E tu, ragazzina senza famiglia...» esclama poi l'altro.

Giro di colpo la testa verso di lui. Anche se so che non la pensa davvero in questo modo, sentirmi chiamare così mi spezza il cuore.

«Impegnati di più. Stiamo perdendo fin troppo tempo con la tua formazione. Voglio che inizi ad andare in missione e a portare a casa i primi soldi. Non puoi continuare a vivere con i nostri risparmi, d'accordo? Sei un ninja medico. Sei stata istruita per questo.»

Il mio cuore si stringe in una morsa.

«Sissignore.» dico solamente con un filo di voce.

«Caro, non essere precipitoso. Se Yumi inizierà ad andare in missione, chi si prenderà cura di Sasuke e della casa?»

«Ormai Sasuke è grande. Saprà stare da solo un paio d'ore senza combinare guai.» termina Fugaku.

Itachi torna in cucina insieme a Sasuke, il quale sbadiglia assonnato.

«Buongiorno.» esclama andandosi a sedere a sua volta.

Lo osservo con le lacrime sul punto di cadere. Le cose stanno per cambiare e io non posso fare nulla per impedirlo.

«Itachi, quando esci voglio che tu vada a incontrare l'Hokage.» riprende Fugaku. «Gli chiederai di trovare una squadra per Yumi.»

Itachi rimane interdetto per qualche secondo con le braccia incrociate e lo sguardo serio. Non l'ho mai visto così freddo e indifferente.

«Ho capito.» si limita a rispondere. «E Sasuke?»

«Saprà cavarsela.» lo liquida il più grande.

«Papà, cosa intendi dire?» domanda il diretto interessato smettendo di dondolarsi sulla sedia.

«Ormai sei grande, Sasuke. Puoi benissimo stare da solo per qualche ora. Yumi deve iniziare a fare esperienza sul campo.»

«E chi mi preparerà il pranzo?»

«Lo farò io. Ti preparerò un bento tutto speciale, d'accordo?» intervengo prima che Fugaku perda le staffe.

«Ma sorellona Yumi!»

«Sta' tranquillo, Sasuke. Prima o poi doveva succedere, no?» lo rassicuro con un sorriso falso.

«E poi, sono sicuro che Yumi sarà di ritorno molto presto, conoscendo la sua incredibile abilità.» aggiunge Itachi per calmarlo.

Sasuke sposta lo sguardo su tutti noi e poi sorride a sua volta. Le nostre bugie sono riuscite a dargli sicurezza.

Mi dispiace così tanto...

Spazio autrice

Ciao a tutti! Sono ferma da un paio di giorni al capitolo 36, quindi forse domani non aggiorno (so che è una decisione preventiva, ma siccome non potrò scrivere per tutto il periodo degli esami voglio almeno essere sicura di avere delle "riserve" per tutto quel mese)

Comunque se oggi riesco a stendere qualcosina potrò tranquillamente pubblicare XD

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Momenti ‣ Itachi UchihaUnde poveștirile trăiesc. Descoperă acum