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"Non un perché
al mio incessabile bisogno di te
mi sento così
come una scelta da non prendere
non so stare a guardare"

Perchè hai questo effetto su di me?
Nessuno è mai riuscito a togliermi il respiro come fai tu, a mandarmi in panna il cervello con un semplice sguardo.
E non so stare a guardare, no, combatterò con le unghie e con i denti, fanculo Arianna, si è sempre in due a combinare casini.

"Amore inaccettabile
sei sempre inarrivabile
mi chiedo se sia giusto
averti ad un passo
senza averti mai
mi chiedo se sia giusto
averti addosso
senza averti mai "

Averti addosso e non averti mai.
Ti avrò perchè ti voglio.
Se lui non mi vorrà, bene, mi farò da parte, ma se non è così, è lei che dovrà scomparire.
Quando tutto questo finirà, non so se sarò in grado di perdonarla, di fare finta di niente.
Posso perdonare ma dimenticare, mai.

Con questi pensieri che mi giravano in testa, uscii coraggiosamente dalla porta dello spogliatoio, cercando di assumere un'aria normale, né imbarazzata, né infastidita, né sorpresa, una maschera di ferro sarebbe stata più utile a nascondere il mio turbamento.

Mi sembrava di essere il gladiatore che va davvero in guerra, lotta per la propria patria, per avere gloria, grida "scatenate l'inferno", ma io avevo il fuoco dentro, e non voleva spegnersi.

Alzai lo sguardo e tutti gli occhi erano puntati su di lei, che era più nuda che vestita, e dovetti ammettere che stava bene, era perfetta, sicura di sé, dell'effetto che aveva sugli altri, soprattutto su di lui che la guardava attentamente.

Chiusi gli occhi e deglutii l'amaro in gola, mi dimenticavo che loro erano stati a letto insieme, ubriachi o no, l'avevano fatto, si erano visti, sfiorati, toccati, presi.

E io invece niente, non lo avevo visto, né l'avevo avuto in nessun modo, solo baci voraci e forti, al solo pensiero mi sentivo crollare.

Volevo baciarlo, sentire di nuovo la morbidezza delle sue labbra, il suo profumo, le sue mani che mi sfioravano..

«Bucci, vuoi stare lì tutto il giorno? Datti una mossa e raggiungi i tuoi compagni.»

Cazzo, morite male.
Mi ero distratta, e ora tutti mi stavano guardando, tutti tranne lui.

Arianna sorrideva soddisfatta e compiaciuta, le avrei tirato volentieri un calcio nello stomaco.

Abassai lo sguardo sul pavimento e corsi timidamente verso gli altri, appoggiati al muretto della palestra.

Il professore mi lanciò un'occhiataccia e poi esordì tuonando:
«Allora, oggi giocheremo a calcio!»
E si udirono i soliti urletti scatenati dei ragazzi, salvo poi sbuffare sonoramente quando scoprirono che avrebbero dovuto avere in squadra anche le ragazze.

Maschilisti del cazzo.
Cosa farebbero senza di noi?
Idioti.

Ovviamente finii in squadra con lui.
E lei no.
Uno a zero per me.

Iniziammo a giocare e io a guardare lui.

Ogni tanto mi lanciava occhiate distratte, sorrideva e poi si voltava.

Quando lo faceva mi sentivo mancare l'aria.

Arianna però mi faceva salire il crimine a mille.

Lo faceva apposta ad andargli addosso, a toccarlo ovunque, sul petto, sulle spalle, sulle braccia, sulla testa, a sfiorarlo quasi innocentemente, come se fosse qualcosa di casuale, di non voluto, di non progettato.
Uno a uno, pari.

La rabbia mi stava montando dentro, si stava espandendo senza lasciarmi via d'uscita, in testa mi saltellava solo una parola: guerra.

Iniziai a correre, senza un senso logico visto che la palla stava andando nella direzione opposta, ma con un unico obiettivo.

E meno di tre secondi dopo mi ritrovai a terra, e la faccia stupita e furiosa di Arianna sotto.
Sorrisi malefica.
Avevo abbattuto il nemico, letteralmente.
Due a uno.

«Bucci e Villa, che state combinando!»
Tuonò e si udì un fischio, e un coro che incitava alla rissa.

Non avevo mai sentito urlare così il prof, e prima che me ne accorgessi due braccia forti mi tirarono su.

Riconobbi il tocco, delicato ma deciso, e sentii una stretta al fianco.

«Che cazzo volevi fare?»
La voce dura ma gli vidi spuntare un sorriso sghembo, mi mancava,

Scossi le spalle e guardai Ari che si rialzava e mi trucidava con lo sguardo.

Alzai un sopracciglio in segno di sfida e lei mi alzò il dito medio.
Simpatica la mia migliore amica.

«Che sta succedendo?»
Di nuovo, fui presa da un polso e girata verso di lui.

«In che senso?»
Chiesi, cercando di assumere un'espressione più innocente possibile.

Sbuffò e alzò gli occhi al cielo.
«Non prendermi per il culo, la stavi per ammazzare!»

Esagerato, volevo solo spaccargli la testa.

«Lascia stare.»
Borbottai e feci per allontanarmi, ma lui mi riprese ancora.

«Perché si è conciata in quel modo?»
Chiese e io distolsi lo sguardo.
Che domanda del cazzo era?

«Vuole fare conquiste.»
Dissi distrattamente e lo sentii ridere.

«Immagino già su chi.»
Sospirò e si passò una mano tra i capelli, e mi persi a fissarlo inebetita.

«E ci è riuscita?»
Sputai fuori quando mi ripresi da quello stato comatoso.

«Ho in mente altro in questo momento, un groviglio da cui non riesco a uscire.»
Sorrise e si morse il labbro, non doveva fare quel gesto davanti a me, stavo andando in iperventilazione cazzo.

«Beh, allora liberati di quel groviglio.»

«Non posso, è troppo importante.»
Concluse e si avviò verso gli altri che stavano palleggiando tra di loro.

Mi guardai in giro e vidi Arianna e il prof parlare fitto fitto, e le occhiate che mi lanciavano non mi sembravano nulla di buono.

«Ha fatto un volo assurdo, così impara a mettersi in mezzo ai coglioni.»
Gaia mi stava tenendo per le spalle e sorrideva con una strana luce negli occhi.

«Credo che finirò in presidenza.»
Dissi amareggiata.

«Nah, basta che dici che le sei casualmente caduta addosso.»
Abbozzò un sorriso e mi strizzò l'occhio.

Era tutto così facile per lei, io vedevo ostacoli ovunque.

«Comunque non ti ha tolto gli occhi di dosso, neanche andare in giro mezza nuda gli farà cambiare idea.»
Rise e mi diede una pacca sulla spalla che mi fece vacillare.

Ma perché se ne esce con queste freddure?
Dovrebbe avvertirmi prima di spararne una, mi aggrapperei a qualcosa per non cadere a terra con il cuore impazzito.

ANGOLO AUTRICE
si Gaia ha capito tutto ahahah vi piace come personaggio?
E Alice che a momenti ammazza Arianna?

Un bacio tra amore e odioWhere stories live. Discover now