Dopo quello successo con Arianna uscii da scuola, avevo bisogno di riflettere e soprattutto starmene da sola.
Andai al parco più vicino e iniziai a fissare il cielo limpido sopra di me.
Con tutto il casino che avevo in testa iniziai a vedere puntini neri ovunque.
Assenza di zuccheri bene.
Quand'è stata l'ultima volta che ho mangiato?
E dormito?
Nico ormai occupava tutto il tempo la mia mente, facendomi dimenticare anche le cose più comuni.
Iniziai a sentire le palpebre pesanti e poi più niente.
«Alice!Alicee!»
Vidi un ragazzo avvicinarsi a me in modo inquietante, l'unico colore che si distingueva in mezzo a tutto quel buio erano dei capelli biondi.
Iniziò ad avvicinarsi sempre di più ed io cominciai a spaventarmi.
Chi poteva essere?
Un ladro, un maniaco, uno psicopatico?
Mi maledissi mentalmente per non aver dato retta a mia madre e non avere con me lo spray al peperoncino.
Cazzarola.
Okey, stiamo calmi, mira al punto debole e sarà subito a terra a contorcersi dal dolore.
Mi girai indietro per vedere solo il vuoto, il nulla, tutto è nero a parte una leggera luce che illuminava i movimenti dello sconosciuto.
«Dai Alice fai la brava e vieni. Sono stanco di giocare ho bisogno di qualcosa di più.»
Quella voce mi ricordava qualcuno.
Ma chi?
«Io.. Io.. Non so di cosa parli.»
La mia voce uscì soffocata e irriconoscibile perfino alle mie orecchie.
«Oh andiamo, come non lo sai. Eppure eri tu che mi volevi. Mi hai sempre voluto. Ora ti tiri indietro?»
Schioccò la lingua e sorrise divertito.
«Cosa vuoi da me?»
Urlai, in preda al panico più totale.
Ma che diamine stava dicendo?!
Mi arrivò di fronte e vidi che, quello che avevo scambiato per capelli biondi, in realtà erano castano scuro e due smeraldi mi fissavano intensamente.
«Chris?!»
Dissi incredula, con gli occhi e la bocca spalancati.
Perchè mi aspettavo che fosse un'altra persona?
Questo era di sicuro un sogno, non poteva essere vero.
Lui scoppiò a ridere e ribattè:
«Com'è che sei così sorpresa?»
«Che ci fai qui?»
Non rispose, si limitò a fissarmi.
Poi..
«Svegliati Idiota!»
Spalancai gli occhi e mi ritrovai davanti un ragazzo in piedi di fronte a me.
Mi guardava in modo strano e confuso, ma con un sorriso divertito sulle labbra.
«Cosa dovrei volere da te?»
Disse in tono derisorio cercando di non scoppiarmi a ridere in faccia. Senza successo aggiungerei.
«Cosa?»
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Un bacio tra amore e odio
Teen FictionAttratti come due poli opposti, strafatti nei brutti posti. -questa storia è il disagio, non leggetela- [presto o tardi sarà riscritta]