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ANGOLO AUTRICE
vaa bene, di solito scrivo alla fine ma questa volta vi rompo le scatole qua, qualcuno farà il bravo e leggerà invece altri passeranno subito al capitolo, ma poco importa.

volevo dirvi che vi ringrazio per il sostegno, per i sempre bellissimi commenti e per tutto il resto, anche se mi stressate non poco ahah ma vi capisco, e un po' è colpa mia che non ho più tempo di far nulla.

comunque parlando del capitolo avevo in mente altro sinceramente ma ieri sera iniziando a scrivere è uscita sta roba quindi ditemi voi, sono stata ferma dieci minuti per decidere se tenere un pezzo della parte finale o meno, alla fine l'ho lasciata perché serve a capire di più che il bel fusto fa seriamente, si spera insomma xD

bene, ora non so che fare ahahah praticamente hanno già raggiunto il loro scopo principale ahahah mentre io avevo in mente qualcos'altro ma pazienza, ci penserò, credo il prossimo capitolo sia l'ultimo!

ora non mi ammazzate, so che vorreste che questa storia non finisse mai come l'estate e che mi metta a scrivere un seguito ma non saprei che scrivere ahahah

baci baci
Alice






«Era ora, ci voleva molto? No, ma dico, sento perfino suonare le campane, anche i muri stanno ballando»

«Gaia, non fare la scema» dissi non trattenendomi però dal sorridere divertita.
Quella ragazza era unica.

«Ho detto solo la verità cara, mi stava crescendo la barba» sbuffò alzando gli occhi al cielo.

«Si ti stavi trasformando in Babbo Natale!» socchiusi gli occhi e mi voltai, incontrando quello sguardo che mi avrebbe sempre tolto il fiato.

«Ritorna sul pianeta terra, avrai tempo dopo per mangiartelo tutto» esclamò lei schioccandomi le dita davanti agli occhi.

Boccheggiai imbarazzata e la guardai con gli occhi sbarrati.
«E non guardarmi così, lo so che sogni sconci ti fai e non hai bisogno di dirmelo, te lo si legge in faccia, non vedi l'ora di saltargli addosso» ammiccò soddisfatta e sorridente.

«Tu sei pazza» dissi cercando di prendere un certo contegno senza trasformarmi in una melanzana viola animata.

«Sei tu quella che non ce la fa più ad aspettare, io sono normalissima» ribattè quasi stizzita.

«Ma non dire cavolate, a te non ispira nessuno?» chiesi curiosa di estorcere qualche segreto nascosto.

Lei girò lo sguardo e si perse a guardare il vuoto, ghignai soddisfatta, avevo azzeccato in pieno.
«Nessuno degno di essere al mio cospetto» rispose quasi in un sussurro.

«Certo come no, e io ci credo» sbuffai e sorrisi scuotendo la testa.

«Fai come ti pare» scrollò le spalle e aggiunse «Prima sistemati te e vedi di non fare casini. Buttati tra le sue braccia, rischia o non lo saprai mai, non voglio più vederti così depressa, e poi devi farla pagare a quella stronzetta» disse seria e mi lasciò un bacio sulla guancia.

*********

Durante l'ultima ora di quella giornata interminabile mi arrivò un bigliettino di carta, stropicciato, accartocciato e con una scritta maschile che mi fece mozzare il respiro.

Vieni al vicoletto dietro scuola se mi vuoi ancora.
Spero tu mi abbia sognato stanotte come ho fatto io.
Se vuoi un anticipo, ora vado in bagno.

Lessi tutto d'un fiato e tossii rumorosamente rischiando di strozzarmi proprio nel momento in cui lui stava uscendo dall'aula strizzandomi l'occhio.
«Stronzo» sibilai a denti stretti.

Un bacio tra amore e odioΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα